Nel Rapporto “L’Italia in 10 selfie 2021” la Fondazione Symbola presenta i primati del nostro Paese che molti non conoscono. Un insieme di qualità, sostenibilità, innovazione e tradizione capaci di legare la coesione sociale allo sviluppo del territorio in un’ottica verde
di Isabella Ceccarini
(Rinnovabili.it) – Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha sottolineato un concetto che da tanti anni Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola, non si stanca di ripetere: l’Italia è un Paese che ha di sé un’opinione peggiore di quella che hanno all’estero. Tanti sono i nostri punti di forza, ripartiamo da quelli e valorizziamoli, ma ci dobbiamo credere noi per primi. “L’Italia in 10 selfie 2021” presenta i primati del nostro Paese: economia circolare, energie rinnovabili, Made in Italy, green economy, design, nautica di diporta, legno arredo, agricoltura sostenibile, produzione farmaceutica, biciclette.
La pandemia, che ha portato lutti, incertezze e crisi economica, ha coinciso – forse per la prima volta – con una visione unitaria dell’Europa che chiama tutti a un’azione per il cambiamento e si è concretizzata con la mobilitazione di ingenti risorse che hanno come obiettivo i temi della coesione, della transizione verde, dell’economia digitale e dell’innovazione. Senza un’assunzione di responsabilità di tutti i Paesi europei sarà impossibile raggiungere l’obiettivo di azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050.
Qualcuno rimarrà sbalordito dalla qualità e dalla sostenibilità delle nostre aziende nel contesto europeo: tanti piccoli gioielli che Symbola scova in giro per l’Italia e mette in rete. È l’Italia che fa l’Italia, come la definisce Realacci, «presente sui mercati internazionali grazie ad una capacità di tenere insieme competitività, ambiente e coesione sociale, innovazione e tradizioni antiche, empatia e tecnologia, bellezza, capitale umano e comunità».
La pandemia ha imposto un arresto forzato che ha mostrato l’indispensabile necessità di un cambiamento su vari livelli a un mondo dove salute, economia e ambiente sono intersecati tra loro.
Come ha detto Papa Francesco, «peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla». Ebbene, il ritratto che esce dal Rapporto “L’Italia in 10 selfie 2021” è quello di un Paese che vuole crescere e andare avanti con uno spirito nuovo e più green, che ha imparato che dalla crisi può nascere un’opportunità. La sostenibilità può essere un asset strategico per il futuro del Made in Italy e l’Italia può essere un esempio trainante per l’Europa e giocare un ruolo chiave nella transizione verde.
Alcune cifre sulle qualità italiane
Vogliamo riportare alcuni dati citati da Symbola in “L’Italia in 10 selfie 2021” magari per convincere gli scettici di quelle capacità italiane che proprio gli italiani ignorano.
Economia circolare: l’Italia è il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti. Con il 79% battiamo perfino la Germania (42,7%) che molti di noi considerano sempre la prima della classe.
Rinnovabili: il più grande operatore privato al mondo nelle energie rinnovabili è l’italiana Enel con la controllata Green Power.
Made in Italy: il 31,2% delle imprese dell’industria e dei servizi ha investito in prodotti e tecnologie green. Nelle imprese guidate da imprenditori under 35 la percentuale sale al 47%. Ma non basta: le imprese che investono nel green esportano di più, innovano di più e creano più posti di lavoro. Possiamo tranquillamente affermare che essere green conviene.
Green economy: l’Italia è al secondo posto nel Green Complexity Index stilato dall’Università di Oxford, grazie al numero di brevetti depositati, basse emissioni di CO2 e rigorose politiche ambientali.
Design: l’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di imprese di design, una galassia di 34mila imprese che offre lavoro a 64.551 addetti e genera un valore aggiunto superiore a 3 miliardi di euro.
Nautica: la nautica da diporto è da sempre un settore leader in Italia con un fatturato di 4,78 miliardi di euro che corrisponde al 2,2% del Pil.
Legno arredo: questa industria è prima in Europa nell’economia circolare e produce meno emissioni climalteranti degli altri Paesi UE.
Agricoltura: tra le più sostenibili in Europa, ha ridotto del 20% l’uso di pesticidi, aumentato il ricorso alle rinnovabili e diminuito i consumi di acqua. Le eccellenze dell’agricoltura italiana non finiscono qui: l’Italia ha 305 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 524 vini Dop/Igp, 5.155 prodotti tradizionali regionali e il maggior numero di aziende agricole biologiche. Nel 2020 il settore agroalimentare ha segnato un record storico nelle esportazioni con un valore di 46,1 mld (+1,8% rispetto 2019). L’Italia ha il primato comunitario di giovani (56mila under 35 alla guida di un’impresa agricola) e donne in agricoltura (quasi 210mila imprenditrici).
Farmaceutica: l’Italia è al secondo posto in Europa per produzione farmaceutica dopo la Germania. Vogliamo sottolineare anche che negli ultimi dieci anni il settore ha ridotto del 50% i consumi energetici e le emissioni di gas climalteranti.
Biciclette: l’Italia è il primo esportatore europeo di biciclette per un valore complessivo di 609 mln di euro e una crescita del 15,2% rispetto all’anno precedente. È italiano il 16,6 % del totale dell’export europeo e siamo i primi esportatori di selle (il 53,9% del totale a livello mondiale). Un fiore all’occhiello da un punto di vista della produzione che offre un contributo alla mobilità sostenibile.