Rinnovabili • transizione energetica Rinnovabili • transizione energetica

La transizione energetica oltre gli incentivi pubblici 

L’energia eolica e fotovoltaica nel nostro paese non ha necessariamente bisogno di essere trainata dagli incentivi pubblici

transizione energetica

di Francesca Manso

Quando si parla di energia sostenibile, specialmente in questi giorni di caro energetico, la si associa spesso agli incentivi pubblici, alimentando una discussione sulle reali necessità di una transizione verde in un periodo di forte stress economico come quello attuale. Così facendo si rischia di ridurre l’intera questione sulle risorse rinnovabili in un dibattito su debito pubblico, scostamento di bilancio, e aumento delle tasse.    

La realtà è che la transizione energetica non deve essere trainata esclusivamente dagli incentivi pubblici. I primi a poter dare il buon esempio sono i produttori di energia rinnovabile, compiendo delle azioni proattive. Grazie a degli strumenti di natura contrattuale noti come Corporate PPA – Power Purchase Agreement – i produttori hanno la possibilità di stipulare dei contratti a medio o lungo termine con le aziende, garantendo loro la fornitura di energia elettrica a un prezzo fisso prestabilito. 

I Corporate PPA portano numerosi vantaggi per i consumatori. Le aziende che stipulano questo tipo di contratto possono programmare con largo anticipo le proprie spese energetiche, senza dover sostenere i costi legati alla costruzione di un impianto di produzione di energia rinnovabile in proprio. Inoltre, in un periodo di forte caro energetico come quello attuale, l’azienda può mitigare il rischio di un innalzamento dei prezzi della CO2; per non parlare dei benefici che il marchio dell’azienda riscontrerebbe in termini di reputazione se l’approvvigionamento di energia provenisse al 100% da una fonte sostenibile. 

Pur essendo più usuale parlare dei vantaggi che i Corporate PPA portano per i consumatori, non bisogna sottovalutare i benefici che questo tipo di soluzione porta ai produttori stessi. La collaborazione con aziende che si impegnano ad acquistare, per alcuni anni prestabiliti, l’energia generata, può aiutare il produttore ad acquisire stabilità e affidabilità, e come conseguenza avere più facilità nell’ottenere dei finanziamenti – qualora necessari – per l’ampliamento ulteriore del proprio portfolio di impianti eolici e fotovoltaici. I contratti PPA possono dunque innescare un meccanismo virtuoso capace di portare i produttori a costruire più impianti, generare più energia verde, e aiutare un sempre maggior numero di aziende ad intraprendere una transizione verso le fonti rinnovabili.  

Nonostante la stabilità garantita da questi contratti rispetto agli incentivi pubblici, che sono spesso affetti da fattori esogeni, in Italia il mercato dei PPA è ancora emergente. La crisi energetica ha sicuramente aumentato l’appetito per questa soluzione, ma alcuni fattori ne rendono ancora complicata l’adozione. In particolare, persiste una percezione di fondo, più accentuata da parte delle PMI, che vede i PPA come strumenti rischiosi e sofisticati. 

È qui che i produttori energetici possono entrare in gioco e svolgere un ruolo cruciale agendo come divulgatori per rendere noti i numerosi vantaggi dei corporate PPA per le imprese, spiegandone l’utilizzo come strumento efficace nell’avvio di una transizione verde in un periodo di forte innalzamento dei prezzi dell’energia.

di Francesca Manso – Managing Director di BayWa r.e. Power Solutions.