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È tempo d’investire nella finanza verde, boom di bond sostenibili nel 2021

investire nella finanza verde
Foto di Steve Buissinne da Pixabay

(Rinnovabili.it) – È tempo di investire nella finanza verde e più precisamente nel mercato del debito sostenibile. Il settore, dopo un 2020 di inaspettata crescita, si appresta a segnare un nuovo record per il 2021. A pronosticarlo è Moody’s Investors Service, organismo di rating statistico del credito obbligazionario. Secondo l’azienda quest’anno le emissioni di bond sostenibili, verdi e sociali da parte delle istituzioni finanziarie e delle banche di sviluppo raggiungeranno, a livello globale, la cifra di 300 miliardi di dollari. Ossia 75 miliardi in più del dato 2020, pari ad un aumento di quasi il 30%. Gli esperti di Moody’s prevedono un rinnovato slancio soprattutto grazie alle solide misure governative di sostegno nelle principali giurisdizioni. A premere sulla crescita sarà anche un mix di nuova domanda da parte degli investitori, misure politiche e standardizzazione delle normative.

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“Ci aspettiamo che l’emissione […]  raggiunga un nuovo record quest’anno, aiutata da una crescente attenzione normativa sui fattori ESG che incoraggia un maggior numero di istituzioni finanziarie a emettere bond sostenibili”, afferma Carola Schuler, Amministratore delegato della Moody’s Investors Service. Non si tratta di una vera sorpresa. Il previsto aumento di quest’anno arriva dopo i trend 2020, che hanno visto in correlazione con la pandemia una crescita dei collocamenti di social e sustainable bond rispetto agli storici green bond (il cui volume è calato).

A livello regionale, l’Europa continua a guidare il mercato delle obbligazioni verdi, rappresentando il 49% del totale del 2020 con 50,1 miliardi di dollari di emissioni. La quota di mercato globale del continente è aumentata ogni anno dal 2016, quando rappresentava solo il 22% del totale. D’altra parte, investire nella finanza verde è divenuto più semplice nell’Unione europea dopo la pubblicazione di una Strategia dedicata, dei Green Bond Standard e della nuova tassonomia.

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Nel contempo, le emissioni del Nord America e dell’Asia-Pacifico hanno rappresentato rispettivamente il 20% e il 19% del mercato totale delle obbligazioni verdi, lasciando ad America Latina, Medio Oriente ed Africa la fetta più piccola.

I nuovi requisiti di trasparenza incoraggeranno un maggior numero di investitori, banche e assicuratori ad abbandonare le partecipazioni legate ai combustibili fossili […] Il conseguente spostamento verso investimenti più sostenibili fornirà sostegno al credito per settori come infrastrutture verdi e tecnologia a basse emissioni di carbonio”.

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