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Investimenti in tecnologie pulite, l’Europa segna un’accelerazione da record

Investimenti tecnologie pulite: UE recupera terreno sugli USA
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Nonostante il boom di investimenti in tecnologie pulite, resta ancora un gap “enorme”

L’Europa ha molti punti deboli nella corsa verso l’obiettivo emissioni zero, ma sta recuperando terreno sul fronte degli investimenti in tecnologie pulite, uno dei propulsori strutturali e abilitanti della transizione. Mai come in questi mesi il vecchio continente ha iniettato risorse in questi settori: 16,7 miliardi di euro solo nel primo trimestre dell’anno.

Tra prestiti, garanzie sui prestiti, project financing e debito strutturato, l’Europa ha mobilitato una “cifra record” che è più di sei volte superiore alla media trimestrale di 2,5 miliardi di euro nel biennio 2022-2023”. Lo afferma un rapporto di Cleantech for Europe rilasciato il 13 maggio che passa al vaglio la performance UE sugli investimenti nelle tecnologie pulite.

Un segnale positivo per la prossima Commissione, che si insedierà dopo le elezioni di giugno e avrà in cima all’agenda proprio l’aumento degli investimenti cleantech. È un nodo cruciale per la transizione e su cui l’UE non sta ancora procedendo con il passo giusto, come hanno rilevato di recente sia la stessa Commissione sia il rapporto di Enrico Letta sul mercato unico.

Il gap stimato, ad oggi, è “enorme”: mancano almeno investimenti per oltre 50 miliardi di euro solo in sei delle numerose tecnologie necessarie per raggiungere emissioni nette zero a metà secolo: solare, eolico, batterie e stoccaggio, pompe di calore ed energia geotermica, elettrolizzatori e celle a combustibile, biogas/biometano, cattura del carbonio e tecnologie correlate, e tecnologie di rete.

I numeri degli investimenti in tecnologie pulite

Dal rapporto di Cleantech for Europe emerge che l’Europa sta iniziando a tenere il passo dei principali concorrenti. I primi 3 mesi del 2024 hanno visto una mobilitazione di investimenti pari al 71% del volume messo in campo dagli Stati Uniti. Tutto questo mentre Washington sta continuando a crescere, con un +40% nei primi 9 mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022, soprattutto grazie all’effetto dell’Inflation Reduction Act.

A guidare l’accelerazione, nel 1° trimestre, sono stati soprattutto gli investimenti in tecnologie pulite nei settori dei trasporti e della logistica, che da soli rappresentano il 31% del totale. Dietro la crescita ci sono una serie di politiche UE, tra cui l’accordo sullo stop alle auto diesel e benzina entro il 2035, quello sulla decarbonizzazione del trasporto pesante, quello sull’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici, e altri sviluppi per le batterie EV e i minerali critici.

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