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Le catene di fornitura non strozzano gli investimenti nelle rinnovabili: nel 2022 è già record

A trainare la corsa delle fer è l’incrocio tra crisi climatica e crisi energetica, sostiene il rapporto Renewable Energy Investment Tracker 2H 2022 pubblicato da BloombergNEF

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Nel 1° semestre 2022, gli investimenti nelle rinnovabili sono arrivati a 226 mld $

(Rinnovabili.it) – Nonostante i problemi delle catene di fornitura, gli investimenti nelle rinnovabili hanno raggiunto un nuovo record assoluto: nei primi 6 mesi del 2022 sono arrivati alla cifra di 226 miliardi di dollari a livello globale, +11% sul 2021. A trainare la corsa delle fer è l’incrocio tra crisi climatica e crisi energetica. Lo sostiene il rapporto Renewable Energy Investment Tracker 2H 2022 pubblicato da BloombergNEF.

Il solare domina gli investimenti nelle rinnovabili

La prima metà dell’anno ha visto ancora una volta il solare dominare gli investimenti nelle rinnovabili nel mondo. Sia in termini assoluti sia considerando l’aumento relativo anno su anno. Contando sia gli investimenti in progetti a larga e piccola scala, il totale raccolto dall’energia dal sole è la cifra record di 120 miliardi di dollari. Ben il 33% in più dello stesso periodo del 2021.

Anche l’eolico ottiene buoni risultati. Il totale degli investimenti catalizzati nei primi 6 mesi dell’anno si ferma a 84 miliardi, cifra che corrisponde a un incremento del 16% rispetto al primo semestre dell’anno scorso.

Gli investimenti in altri settori, come le biomasse, la termovalorizzazione e le piccole centrali idroelettriche, sono invece diminuiti.

“I responsabili politici riconoscono sempre più che le energie rinnovabili sono la chiave per sbloccare gli obiettivi di sicurezza energetica e ridurre la dipendenza da materie prime energetiche volatili”, commenta Albert Cheung, responsabile delle analisi di BloombergNEF. “Nonostante i venti contrari rappresentati dalla continua inflazione dei costi e dalle sfide della catena di approvvigionamento, la domanda di fonti energetiche pulite non è mai stata così alta e prevediamo che la crisi energetica globale continuerà a fungere da acceleratore della transizione energetica pulita”.

Cina e Asia-Pacifico si confermano i mercati di riferimento

Dietro ai volumi da record di investimenti nelle rinnovabili c’è una crescita dei capitali mobilitati in Cina. Crescita vertiginosa che, per il solare, è passata da 15 mld di dollari nel 1° semestre 2021 ai 41 mld di quest’anno: un sonoro +173%. Il secondo mercato più dinamico è quello statunitense, che ha comunque investito 5 volte e mezza meno di Pechino con appena 7,5 mld di dollari. Terzo il Giappone con 3,9 mld.

A imbrigliare di più l’energia dal vento nella prima metà del 2022 è stata invece la regione dell’Asia-Pacifico. Su un totale globale di 124,5 mld questa regione sfiora il 50% con 66,8 mld, +72% sul 2021. Anche in questo caso è sempre la Cina a giocare il ruolo maggiore con ben 57,8 mld, un volume di investimenti nell’eolico che è quasi triplo rispetto a quello degli USA.