Il mercato globale dei cosmetici raggiungerà i 438,4 miliardi di dollari entro il 2026. L’obiettivo del progetto InnCoCells finanziato dal programma Horizon 2020 è realizzare cosmetici sicuri e sostenibili senza ricorrere alla sperimentazione animale bensì alle piante alimentari
(Rinnovabili.it) – Dalla cucina ai cosmetici. L’obiettivo del progetto InnCoCells (Innovative high-value cosmetic products from plants and plant cells) finanziato dal programma europeo Horizon 2020 con 7,9 milioni di euro, è realizzare cosmetici sicuri e sostenibili senza ricorrere alla sperimentazione animale bensì alle piante alimentari. Numerose le piante usate per la creazione di questi cosmetici naturali: zenzero, basilico, curcuma, kencur, peonia, mirtillo rosso, gelsomino e liquirizia, fino a scarti agricoli e cellule vegetali.
Il progetto InnCoCells, coordinato dal Technical Research Centre of Finland (VTT) coinvolge 11 Paesi europei e 17 partner; per l’Italia sono presenti, tra gli altri, ENEA e Arterra Bioscience, un’azienda biotech specializzata in ricerca e sviluppo nell’ambito delle biotecnologie. Gli altri Paesi partner del progetto sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Lettonia, Lussemburgo, Norvegia e Regno Unito.
Le potenzialità di sviluppo del mercato dei cosmetici
Stando alle previsioni, il mercato globale dei cosmetici raggiungerà i 438,4 miliardi di dollari entro il 2026 con un tasso di crescita annuale composto del 5,1%. Il mercato è diviso in varie tipologie (capelli, pelle, trucco, deodoranti e articoli da toeletta, cosmetici, profumi). Il grosso del mercato è suddiviso tra cura dei capelli, cura della pelle e trucco, rispettivamente con quote rispettivamente del 39%, 21% e 19%.
Gli ingredienti presenti nei cosmetici hanno funzioni diverse (fragranze, coloranti, idratanti, addensanti e stabilizzanti); i più importanti sono quelli per protezione solare, anti-invecchiamento, antirughe, sbiancanti e antimicrobici. Nel processo di produzione saranno utilizzate colture cellulari, aeroponica e coltivazione in serra o in campo.
Il ruolo dell’ENEA, in particolare, riguarda la caratterizzazione chimica delle specie e delle molecole bioattive con analisi metabolomiche (ovvero in grado di misurare la concentrazione di molecole molto piccole) e la messa a punto di colture cellulari e fuori suolo delle piante di kencur, zenzero, crescione, perilla, basilico e pomodoro.
Produzione sostenibile
La sperimentazione segue metodologie completamente nuove, spiega Gianfranco Diretto del Laboratorio Biotecnologie ENEA e responsabile del progetto: «È una rivoluzione nel modo in cui gli ingredienti cosmetici vengono scoperti, fabbricati e convertiti in prodotti validati e adatti al mercato che attirino i consumatori di oggi, sempre più attenti alla qualità e all’ambiente. Verranno infatti applicati approcci sostenibili e di produzione su scala industriale, senza ricorrere alla sperimentazione animale ma attraverso biosaggi su linee cellulari, un tipo di esperimento scientifico che prevede poi il test su volontari umani».
Arterra Bioscience si occuperà invece della messa a punto delle condizioni di crescita delle colture cellulari vegetali di interesse – mirtillo rosso, litchi, gelsomino, liquirizia, issopo e peonia – e della caratterizzazione dell’attività biologica degli estratti vegetali. «Il progetto InnCoCells è in linea con la missione della società sempre più impegnata nello sviluppo di principi attivi per il mercato cosmetico sostenibili e ad alta efficacia», dichiara Maria Gabriella Colucci, fondatrice e CEO di Arterra Bioscience.
Pur utilizzando molte piante, InnCoCells pone grande attenzione alla biodiversità, come sottolinea Kirsi-Marja Oksman, coordinatrice del progetto del VTT: «Le piante che rischiano un ipersfruttamento saranno coltivate in modo sostenibile ed economico per garantire che i nuovi ingredienti non comportino rischi per la biodiversità o la sicurezza ambientale. Uno dei principi fondamentali del progetto InnCoCells è convalidare l’attività biologica degli ingredienti sviluppati nel progetto grazie alla partecipazione di una serie di partner che effettueranno un’ampia gamma di saggi su diverse linee cellulari».
La valutazione tecnico-economica
L’obiettivo dei ricercatori è raggiungere alcuni obiettivi chiave, tra cui l’individuazione di dieci specie vegetali dotate di molecole di interesse e lo sviluppo di un processo di validazione della presenza di molecole naturali bioattive nelle piante, verificando l’attività di almeno cinquanta ingredienti; venti di questi saranno sottoposti a processi di produzione in colture cellulari o piante coltivate in serra, in campo o in condizioni idro-aeroponiche.
Il gruppo di ricerca svilupperà inoltre processi da almeno dieci filiere di scarti agricoli e di tecnologie innovative e sostenibili per la produzione, su scala pilota, di almeno dieci principi attivi. Nelle diverse fasi, i processi saranno sottoposti a una valutazione tecnico-economica e ad un’analisi del ciclo di vita per garantire la fattibilità economica e la ridotta impronta ambientale.
I risultati di InnCoCells saranno condivisi con industria cosmetica e utilizzatori finali per sviluppare prodotti in grado di soddisfare le richieste di sicurezza e sostenibilità dei consumatori.