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Horizon 2020, la chance europea per l’innovazione

Horizon 2020I programmi quadro di ricerca sono da sempre uno strumento indispensabile per lo sviluppo comune europeo sia a livello politico sia a livello di sviluppo e ricerca. La dimostrazione della loro funzionalità strategica si evidenzia nell’investimento che di programma in programma è stato fatto, con budget sempre maggiori.

Horizon 2020 è l’ottavo programma quadro che però segna (anche nel nome) una discontinuità con i precedenti programmi: viene cioè raggruppato in un quadro unico l’insieme degli investimenti che coinvolgono ricerca e innovazione. La Commissione tenta quindi di rendere ancora più competitiva l’Europa con finanziamenti che coinvolgono l’intero percorso che si snoda dalla ricerca alla produzione della soluzione studiata.

 

Nel precedente settennato si era creato un divario fra la fine della ricerca e il posizionamento sul mercato. Per questo motivo, con Horizon 2020 viene posto l’accento sulla conversione dei prodotti, processi e servizi innovativi che riescono a migliorare la produzione industriale e terziaria o la vita dei cittadini. Si hanno dunque finanziamenti di tre tipologie: ricerca (knowledge driven), traduzione in innovazione (technology driven), applicazioni industriali e commerciali (society driven).

Inoltre, esso prevede un unico insieme di regole (per tutti i tipi di finanziamenti) che coinvolge: partecipazione, audit, strutture di sostegno, divulgazione delle informazioni e dei sistemi di erogazione dei contributi.

La struttura di Horizon 2020 si compone innanzi tutto di tre pilastri principali:

 

 

Sono presenti altresì programmi di finanziamento trasversali:

 

 

 

L’Italia si è dotata di un quadro strategico coerente con quello europeo: Horizon 2020 Italia. Si è posta cioè l’obbiettivo di reinvestire sulla ricerca e l’innovazione, cercando di porre le basi per ricucire un divario rispetto agli altri paesi che in questi ultimi anni è stato sempre più evidente. Dare l’opportunità (almeno iniziando dalla carta) a istituti di ricerca, ricercatori e imprese di sviluppare le proprie idee e attitudini, molto spesso vincenti ma poco considerate.

 

 

di Valeria Brigliadori – Consulente Energie Rinnovabili, Diritto Ambientale valeriabrigliadori@bit-services.it

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