Rinnovabili • fondo anti crisi climatica Rinnovabili • fondo anti crisi climatica

Dal WWF il fondo anti crisi climatica, per combattere l’emergenza dall’Amazzonia all’Artico

Arriva il Climate crisis fund per contrastare l’emergenza cambiamenti climatici. Azioni concrete in quattro macro aree.

fondo anti crisi climatica
Foto di 358611 da Pixabay

di Tommaso Tetro

(Rinnovabili.it) – Nasce il ‘Climate crisis fund’, il fondo anti crisi climatica del Wwf per contrastare l’emergenza ambientale. Alla base azioni concrete in quattro macro aree dall’Amazzonia all’Artico per fermare il cambiamento climatico.

Che la lotta al clima sia un’emergenza – viene spiegato – ce lo ha ricordato l’estate appena trascorsa: temperature record in Artico, ondate di calore devastanti in Siberia, alluvioni violente in Cina, India, Germania e Belgio, enormi incendi che hanno devastato il bacino del Mediterraneo e siccità gravi e prolungate in diverse aree del Pianeta. E’ per questo che proprio nell’anno chiave degli impegni internazionali per il clima, l’associazione ha deciso di creare il ‘Climate crisis fund’: un grande fondo del Wwf nato per contrastare la crisi climatica con azioni concrete.

Leggi anche Stato dell’Unione 2021, von der Leyen: Europa unita nella responsabilità climatica

La prima azione riguarda la tutela dell’Amazzionia, il grande polmone verde della Terra che assorbe carbonio dall’atmosfera giocando un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico. Ma tra deforestazione e incendi ogni minuto se ne va un pezzo di foresta amazzonica grande quanto 27 campi di calcio. Con il fondo saranno fornite alle comunità locali formazione e attrezzature per fare sorveglianza e monitoraggio.

La seconda azione del fondo anti crisi climatica è “ricostruire, rigenerare, riportare alla natura. Una corretta gestione degli ecosistemi, la nostra miglior difesa naturale contro l’impatto del cambiamento climatico, potrebbe far risparmiare ogni anno l’equivalente delle emissioni attuali degli Stati Uniti e dell’Unione europea insieme”. C’è anche la salvaguardia delle regioni polari. L’Artico si sta riscaldando a “una velocità più che doppia rispetto alla media globale, con conseguenze devastanti”. Il Wwf promuove la ricerca sugli impatti della crisi climatica su questa regione, con l’obiettivo di trovare soluzioni per affrontare il cambiamento. Inoltre è “necessario continuare con forza a coinvolgere ed esigere da governi, aziende e istituzioni che accelerino la riduzione delle emissioni, la dismissione dei combustibili fossili, l’impiego di energie rinnovabili, le buone pratiche”.

Leggi anche L’accordo di Parigi è ancora un miraggio: promesse scintillanti, pochi risultati