Poche sorprese nella fotografia scattata dal rapporto Green finance: A quantitative assessment of market trends preparato da TheCityUK insieme a BNP Paribas su dati Refinitiv. Cina e USA guidano la classifica dei singoli paesi, ma è l’Europa il centro di gravità
Il 93% del volume di finanza verde consiste in green bond
(Rinnovabili.it) – In 10 anni la finanza verde globale è cresciuta di 100 volte. Green bond, prestiti verdi e altre forme di finanziamento sostenibili sono lievitati dai 5,2 miliardi di dollari del 2012 ai 540,6 miliardi del 2021. Cifre che vanno prese come una stima di massima e un’indicazione del trend in atto, più che come dati precisi. Molti investimenti che avrebbero tutti i crismi per essere considerati verdi, infatti, non sono rendicontati come tali visto che manca una definizione standard, univoca, a livello mondiale.
Il grosso del boom della finanza verde nell’ultimo decennio è legato all’espansione incredibile delle obbligazioni verdi. I green bond passano infatti da 2,3 a 511,5 miliardi di dollari e pesano per più del 93% del green financing globale. È la fotografia che emerge dal rapporto Green finance: A quantitative assessment of market trends preparato da TheCityUK insieme a BNP Paribas su dati Refinitiv.
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Chi sono i campioni di green financing? “Quando si considerano i mercati globali della finanza verde, le più grandi economie del mondo (Stati Uniti e Cina), con i loro mercati sovradimensionati, tendono ad avere la maggior attività di finanza verde in termini assoluti”, spiegano gli autori del rapporto. Ma è all’Europa che bisogna guardare: “alcuni paesi europei – in particolare Svezia e Germania – si distinguono per avere una significativa attività di finanza verde nel contesto delle loro dimensioni relativamente più piccole”. E il vecchio continente, nel complesso, pesa per il 50% dei prestiti verdi globali.
La distanza dai due big non è poi molta. La Cina ha una fetta del 13,6% e gli Stati Uniti pesano per l’11,6%. Subito dopo, in classifica, si piazzano la Francia e la Germania con una quota vicina al 10%. Anche l’Olanda, al quinto posto, segue da vicino il gruppo di testa.
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Ciononostante, il green financing “rimane una parte molto piccola dell’attività di finanziamento, rappresentando meno del 2% dei finanziamenti totali (su base simile) nel periodo 2012-21 cumulativamente”, nota il rapporto.