Il colosso finanziario controlla un portafoglio da 8.000 mld di dollari di investimenti. Tira le orecchie alle banche europee e dà la sua ricetta. Change Finance: un approccio leggero, continuano a sostenere che la finanza si può autoregolare
Pubblicato il rapporto di BlackRock per la Commissione su come potenziare la finanza sostenibile
(Rinnovabili.it) – Come rendere più verde il settore bancario europeo? La Commissione europea l’ha chiesto a BlackRock, la più grande società di investimento del mondo che controlla un portafoglio da 8.000 miliardi di dollari. E le indicazioni del colosso aiuteranno Bruxelles a plasmare la sua idea di finanza sostenibile. Una scelta criticatissima da larga parte della società civile per l’evidente conflitto di interessi dietro a questo rapporto.
Secondo BlackRock, le banche europee non stanno facendo abbastanza per integrare i cardini della finanza sostenibile nelle loro policy. Oltre a essere pigre sarebbero anche cieche o quasi. Sono ben pochi gli istituti che hanno un’idea della loro reale esposizione ai rischi collegati a fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).
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“Nonostante i maggiori sforzi da parte di banche e autorità di vigilanza, questo studio rileva che il ritmo di attuazione per raggiungere un’efficace integrazione ESG all’interno della gestione del rischio, della vigilanza prudenziale, delle strategie aziendali e delle politiche di investimento deve essere accelerato”, si legge nel rapporto.
Tra i punti più critici rilevati da BlackRock cioè la mancanza di una definizione comune di rischi ESG. Per questo, il fondo di investimento invita il settore bancario ognuna europea a sviluppare una definizione unica e granulare virgola in grado cioè di adattarsi a un panorama variegato.
Le dimensioni del colosso finanziario sono tali che ogni sua mossa è in grado di influenzare i mercati, le azioni dei concorrenti e le autorità politiche. Al punto che, quando la commissione aveva reso pubblica la scelta di affidarsi a BlackRock, anche il difensore civico europeo Emily O’Reilly aveva censurato Bruxelles per non aver dato abbastanza peso alle conseguenze del conflitto di interessi.
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Per Kenneth Haar, ricercatore del Corporate Europe Observatory e membro di Change Finance, “quando lasci che una società finanziaria con grandi investimenti in tutto, dal carbone al gas e petrolio, così come nelle banche, proponga misure politiche sul cambiamento climatico e le banche, ti ritroverai con un approccio leggero. Un approccio che molto probabilmente non farà molta differenza e ritarderà qualsiasi azione reale sul cambiamento climatico. Abbiamo visto BlackRock sostenere così tante volte che l’approccio migliore è quello che consente all’industria finanziaria di prendersi il suo tempo e di autoregolarsi, e qui ripetono questa formula”.