Pubblicato il nuovo Protocollo della Net-Zero Asset Owner Alliance, un gruppo di 69 grandi investitori internazionali che vale 10mila mld di dollari. Compaiono target al 2030: -49-65% di emissioni nel proprio portafoglio
L’iniziativa per la finanza sostenibile è guidata dall’ONU
(Rinnovabili.it) – Dimezzare le “emissioni finanziate” presenti nel portafoglio degli investitori entro il 2030. È la promessa con cui la Net-Zero Asset Owner Alliance prova a scuotere il mondo della finanza sostenibile, piuttosto taciturno e immobile dopo l’exploit – almeno a parole – nelle settimane della COP26 di Glasgow lo scorso novembre.
L’alleanza riunisce 69 gestori finanziari come fondi pensione, assicurazioni, attori istituzionali (per l’Italia, Generali e Intesa Sanpaolo) che hanno un portafoglio complessivo di 10.000 miliardi di dollari. Un’iniziativa appoggiata dall’ONU che ha come obiettivo quello di sfruttare il proprio peso per orientare altri investitori in direzione della finanza sostenibile.
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L’annuncio di ieri riflette i nuovi target interni fissati dall’alleanza, che ovviamente si riverberano, a cascata, sui soggetti destinatari degli investimenti dei 69 membri. La riduzione delle emissioni assolute per il periodo 2020-2025 dovrebbe essere compresa tra il 22% e il 32%. “Ad oggi, 30 membri hanno già fissato obiettivi per il 2025”, fa sapere l’alleanza. Le riduzioni complessive delle emissioni assolute per il periodo 2020-2030, invece, dovrebbero andare dal 49% al 65% o oltre.
Obiettivi contenuti nell’aggiornamento del Protocollo dell’alleanza. Un documento che chiede anche ai gestori degli asset di impegnarsi pubblicamente a sostenere la transizione energetica e, inoltre, di allineare i loro interi portafogli con il target di 1,5°C e quello di emissioni nette zero entro il 2050.
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Non solo. Il nuovo Protocollo include una lista di richieste chiave da estendere agli asset manager relative al clima. Tra queste, la pubblicazione del loro approccio all’integrazione del rischio climatico nella valutazione del rischio finanziario complessivo.
Il Protocollo “aiuterà gli investitori che si sono già impegnati a diventare net-zero a intraprendere l’azione urgente a breve termine che la scienza del clima ci richiede”, spiega Guenther Thallinger, membro del cda di Allianz SE e presidente della Net-Zero Asset Owner Alliance. “Mentre la prima edizione di questo protocollo si concentrava sul 2020-2025, l’ambizione di oggi verso il 2030 sottolinea la necessità di un’azione potente, credibile e rapida per raggiungere un mondo a emissioni zero. L’azione è necessaria ora, e ogni azienda è sfidata a seguire l’esempio dei membri dell’Alliance e adattare i modelli di business, sviluppare piani per la transizione verso un futuro a bassa emissione di carbonio e resistente al clima, e poi implementare questi piani”.