Rinnovabili

Finanza sostenibile, gli investitori istituzionali minacciano gli asset manager

Finanza sostenibile: dietrofront BlackRock, via dalla NZAM
via depositphotos.com

I gestori finanziari devono considerare il rischio climatico un fattore cruciale sul medio-lungo periodo. Anche se il clima (quello politico) sta cambiando, e la finanza sostenibile e la galassia ESG sembrano sparire dall’agenda politica, come accade in questi mesi. Altrimenti? Altrimenti disinvestiamo e declassiamo, risponde un gruppo di investitori istituzionali – soprattutto fondi pensione – con un portafoglio in gestione da 1.500 miliardi di dollari.

L’appello è sottoscritto da un’alleanza di 26 investitori basati in Regno Unito, Europa, Australia e Stati Uniti e chiede agli asset manager una stewardship climatica attiva. Superando una gestione passiva degli investimenti. Quindi, le richieste vanno dal partecipare a iniziative collaborative in tema clima all’influenzare le politiche di settore, all’implementare una governance più solida sui temi ambientali, sociali ed economici. E, soprattutto, aumentare l’engagement sul tema con le aziende partecipate.

Le richieste arrivano dopo una lunga e sempre più lunga lista di defezioni dalle principali iniziative internazionali per la finanza sostenibile. L’ultima, e la più sonora, è stato l’addio di BlackRock – il colosso degli asset manager con un portafoglio di investimenti da 11.500 miliardi di dollari – dalla Net Zero Asset Managers Initiative formalizzato a gennaio 2025.

Finanza sostenibile, 5 richieste dagli investitori istituzionali

Cinque le richieste rivolte dagli investitori istituzionali agli asset manager:

Engagement con il mercato e le politiche pubbliche. Il rischio climatico non può essere affrontato solo con l’engagement aziendale, sostengono. Gli asset manager devono impegnarsi attivamente per influenzare le politiche di settore, garantendo trasparenza e allineamento con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

Priorità alle iniziative collaborative. Le collaborazioni tra investitori aumentano l’impatto e l’efficacia dell’engagement. Gli asset manager dovrebbero partecipare ad alleanze (come la Climate Action 100+, citata esplicitamente) per evitare approcci isolati e poco efficienti.

Strategie di engagement basate su un chiaro modello di cambiamento. Gli asset manager devono concentrarsi su settori critici (energia, industria, finanza) e aziende chiave, valutando la solidità dei loro piani di transizione, l’allineamento delle spese in conto capitale e l’inclusione del rischio climatico nei bilanci.

Approccio sistematico al voto. Il voto in cda deve essere utilizzato come strumento per incentivare il cambiamento climatico, influenzando le elezioni dei consigli di amministrazione, le politiche retributive dei manager (vincolandole a target climatici) e le decisioni strategiche delle aziende.

Risorse adeguate per una stewardship efficace. La funzione di stewardship, concludono gli investitori istituzionali, deve essere ben finanziata e dotata di personale qualificato con competenze tematiche, regionali e settoriali, supportata da strumenti tecnologici avanzati per una gestione efficiente dei dati e delle analisi.

Exit mobile version