La COP29 di Baku ha promesso 300 miliardi di dollari l’anno entro il 2035 in finanza per il clima ai paesi colpiti dalla crisi climatica. Cifra ben inferiore alle aspettative. L’Onu stimava che il fabbisogno si aggirasse intorno ai 2.400 mld $ l’anno. Ben inferiore anche alle risorse che servirebbero solo per i 70 paesi più vulnerabili (il gruppo V20): 490 mld $ l’anno entro la fine del decennio.
Lo ha calcolato un rapporto del Climate Vulnerable Forum V20 e della Bridgetown Initiative pubblicato di recente. Dove si individuano 10 “super-leve” in grado di sbloccare rapidamente 210 mld $ in finanziamenti per il clima annuali più accessibili destinati ai paesi vulnerabili.
Debito e accesso ai finanziamenti non sono fattori secondari
Leve che, insieme, riuscirebbero a colmare il divario di finanza per il clima, ridurre il debito e creare nuove opportunità di sviluppo sostenibile. Il messaggio principale del rapporto sta proprio qui: il debito di questi paesi e l’accesso ai finanziamenti non sono fattori secondari, quando si creano strategie per aumentare le risorse esterne per mitigazione, adattamento e perdite e danni.
Il 25% dei V20 è in grave crisi del debito. Su questo fronte, il rapporto suggerisce di ricorrere in modo più massiccio a strumenti innovativi come “debt-for-nature swaps”, gli accordi di stralcio del debito in cambio di azioni a tutela degli ecosistemi, per ridurre il peso del debito.
In parallelo, finanziamenti più accessibili possono favorire resilienza e sviluppo sostenibile, aiutando a ridurre i danni climatici e rafforzando la stabilità economica. E a cascata si sommano altri effetti, dal miglioramento della capacità istituzionale (che porta anche a una migliore allocazione dei fondi climatici) a più accesso ai mercati globali, con più facilità a diversificare le economie dei V20 e a ridurre la dipendenza dalle esportazioni di materie prime.
10 super-leve per potenziare la finanza per il clima
Le proposte avanzate nel rapporto hanno un effetto moltiplicatore e sono pensate per essere messe in campo congiuntamente.
Vediamo quali sono, che azioni prevedono e a quali obiettivi rispondono.
1. Piattaforme nazionali per il clima
Supportare strategie guidate dai paesi vulnerabili, come i Climate Prosperity Plans, per creare un quadro chiaro di azione, attrarre finanziamenti e ridurre i costi delle transazioni.
2. Mercati del carbonio trasparenti e standardizzati
Espandere i mercati del carbonio con meccanismi di alta integrità, generando nuove entrate per i governi e allineando la riduzione delle emissioni con le priorità nazionali.
3. Riassegnazione dei diritti speciali di prelievo (Special Drawing Rights, SDRs)
Dirottare 100 miliardi di dollari dalle riserve internazionali del Fondo Monetario Internazionale per offrire finanziamenti agevolati ai paesi più vulnerabili.
4. Tasse di solidarietà sui settori inquinanti
Applicare prelievi su settori come aviazione e trasporti marittimi per generare 50-100 miliardi di dollari annui in finanziamenti climatici prevedibili.
5. Eliminazione dei sussidi dannosi
Riorientare i sussidi ai combustibili fossili verso investimenti in energia pulita e soluzioni basate sulla natura.
6. Riforma delle regole bancarie per il capitale
Modificare le normative bancarie (es. Basel III) per ridurre il costo del capitale per i progetti di infrastrutture sostenibili nei mercati emergenti.
7. Mandati per la mobilitazione del capitale privato
Dare alle banche multilaterali di sviluppo (MDBs) obiettivi chiari per catalizzare investimenti privati su larga scala.
8. Soluzioni in valuta locale
Migliorare strumenti come coperture sul rischio valutario e obbligazioni in moneta locale per ridurre i costi di finanziamento nei paesi vulnerabili.
9. Assicurazioni sovrane contro disastri accessibili
Abbassare i costi delle polizze assicurative per i paesi V20, scalando fondi di rischio e creando prodotti finanziari su misura per ridurre tempi di recupero post-disastro.
10. Integrare il clima e la natura nei sistemi economici
Incorporare il valore del capitale naturale nei modelli economici, incentivando investimenti che protegono gli ecosistemi e aumentano la resilienza climatica.