Rinnovabili

Il 40% della finanza climatica della Banca Mondiale non aiuta il clima

Finanza climatica della Banca Mondiale: 40% fondi non sono trasparenti
immagine generata con IA

Negli ultimi anni, la Banca Mondiale ha rafforzato la sua politica per il clima. Ha promesso di aumentare i finanziamenti per i progetti che affrontano la crisi climatica, fino al 45% del totale dei finanziamenti entro il 2025. E di renderli più equilibrati, destinandone metà a iniziative di mitigazione e metà per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Sulla carta, l’istituzione nata a Bretton Woods è sulla buona strada per mantenere queste promesse. Ma cosa sappiamo veramente della finanza climatica della Banca Mondiale?

Poca trasparenza nella finanza climatica della Banca Mondiale

Secondo un rapporto di Oxfam, una parte consistente delle risorse elargite dalla World Bank è avvolto dal mistero. Negli ultimi 7 anni (2017-2023), tra i 21 e i 41 miliardi di dollari sono stati etichettati come finanziamenti per il clima ma non contabilizzati.

“Non esiste una chiara documentazione pubblica che indichi dove siano andati a finire questi soldi o come siano stati utilizzati, il che rende impossibile qualsiasi valutazione dei loro impatti”, spiega il rapporto dell’ong. La Banca Mondiale, da sola, muove il 52% di tutta la finanza climatica mobilitata dalle banche multilaterali per lo sviluppo.

“Non è inoltre chiaro se questi fondi siano stati spesi per iniziative legate al clima volte ad aiutare i paesi a basso e medio reddito a proteggere le persone dagli impatti della crisi climatica e a investire in energia pulita”, accusa ancora Oxfam.

La World Bank non sa come vengono spesi i suoi finanziamenti

Da dove nasce tutta questa poca trasparenza? Oxfam rileva che la Banca Mondiale fa solo controlli ex ante ma non ex post. In altre parole, conta quante risorse vengono distribuite come finanza climatica, ma non va a verificare puntualmente come vengono spese, non monitora i progetti e non fa una valutazione delle rendicontazioni.

Operazioni che ha invece svolto Oxfam su un campione di progetti. Secondo l’ong, per ogni progetto della Banca Mondiale, la deviazione media tra gli importi preventivati ​​e le spese si colloca tra il 26% e il 43%. Ciò significa che, in media, qualsiasi progetto della Banca Mondiale che abbia segnalato una quota di finanziamenti per il clima per la mitigazione o l’adattamento nella fase di approvazione, probabilmente avrà invece destinato a queste voci tra il 26 e il 43% meno risorse di quelle dichiarate sulla carta.

“La Banca è veloce a vantarsi dei suoi miliardi di finanziamenti per il clima, ma questi numeri si basano su ciò che prevede di spendere, non su ciò che spende effettivamente una volta che un progetto è avviato”, attacca Kate Donald, responsabile dell’ufficio di Washington di Oxfam International. “È come chiedere al tuo medico di valutare la tua dieta solo guardando la lista della spesa, senza mai controllare cosa finisce effettivamente nel tuo frigorifero”.

Exit mobile version