Il tribunale dà ragione all’ong ClientEarth: la banca doveva accettare di rivedere un prestito erogato senza rispettare adeguatamente i criteri di sostenibilità
La Banca europea degli investimenti è l’attore globale più importante nella finanza climatica
(Rinnovabili.it) – La Banca europea degli investimenti (BEI) deve garantire la massima trasparenza. Anche e soprattutto sulle operazioni che riguardano la finanza verde. Lo scrive la Corte europea di giustizia nella sentenza in cui dà ragione all’ong ClientEarth. Un precedente legale che, sostengono molte organizzazioni ecologiste, può aiutare il monitoraggio degli investimenti.
ClientEarth aveva chiesto alla BEI di rivedere una valutazione con cui la banca aveva dato erogato un prestito di 60 milioni di euro. Soldi che nell’aprile 2018 erano serviti a finanziare la costruzione di una centrale a biomassa nella regione spagnola della Galizia. Per l’ong, la decisione aveva violato i criteri di finanziamento della BEI per gli investimenti sostenibili nelle energie rinnovabili. Inoltre, sosteneva che c’erano degli errori nella valutazione dell’idoneità del progetto al finanziamento. E quindi chiedeva che la banca rivedesse i suoi piani.
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La BEI ha rispedito al mittente la richiesta, bollandola come “inammissibile”. Ma la Corte europea ha dato ragione a ClientEarth. Finora, la BEI era riuscita sempre a uscire indenne dalle cause simili che le erano state intentate. “La sentenza di oggi stabilisce un precedente importante. In qualità di istituzione pubblica che utilizza il denaro dei contribuenti, la BEI deve essere responsabile e pronta a rivedere le sue decisioni se violano le sue regole interne o la legislazione dell’UE per la protezione dell’ambiente”, ha affermato Sebastian Bechtel, avvocato di ClientEarth.
La sentenza è ancora più rilevante visto il piano ambizioso sulla finanza verde che la BEI ha annunciato la settimana scorsa: la società civile avrà più strumenti e margini di manovra per monitorare l’operato della banca. La BEI ha presentato una roadmap per il clima in cui prevede di utilizzare il 50% delle sue attività per sostenere la sostenibilità climatica e ambientale, sbloccando 1.000 miliardi di euro per finanziamenti verdi entro il 2030. Inoltre, l’istituzione si è impegnata a garantire che tutte le sue attività siano allineate con l’accordo di Parigi.
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