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Finanza per l’adattamento: il gap resta “enorme”

Il rapporto annuale dell’UNEP sul divario tra la finanza per l’adattamento necessaria e quella mobilitata dipinge un quadro drammatico. Nel 2022 i flussi sono arrivati a 28 mld $, ne servirebbero 187-359 l’anno. L’ONU: la COP29 di Baku è un passaggio cruciale

Finanza per l’adattamento: il gap resta “enorme”
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I volumi di finanza per l’adattamento stanno crescendo. Ma non ai ritmi che servono per colmare il divario tra le risorse necessarie e quelle effettivamente mobilitate. Il gap è ancora “enorme”. E la COP29 Clima di Baku che parte tra pochi giorni è un’occasione da non perdere per aumentare gli sforzi e reperire la finanza necessaria.

Lo afferma l’Adaptation Gap Report 2024 dell’Agenzia ONU per la Protezione Ambientale (UNEP). Il rapporto annuale propone la stima aggiornata della finanza per l’adattamento mobilitata effettivamente a livello mondiale e individua le barriere più grandi al suo incremento.

Il gap di finanza per l’adattamento resta “enorme”

I dati forniti dall’UNEP parlano chiaro sul gap di finanza per l’adattamento. Le risorse mobilitate dai paesi più ricchi e destinate ai paesi in via di sviluppo per misure di adattamento alla crisi climatica ogni anno sono ancora di un ordine di grandezza inferiore al necessario.

Nel 2022 (ultimo anno per cui sono disponibili i dati) le risorse arrivavano a 28 miliardi di dollari. Nel 2021 erano 22 mld $. Si tratta dell’aumento più corposo dall’Accordo di Parigi, sia in termini assoluti che relativi.

Tuttavia, la cifra totale è ancora piuttosto lontana dall’obiettivo fissato con il Glasgow Climate Pact durante la COP26 del 2021, vale a dire raddoppiare i volumi di finanza per l’adattamento entro il 2025 rispetto al 2019, quando ammontavano a 19 mld $.

“Abbiamo bisogno che i paesi sviluppati raddoppino i finanziamenti per l’adattamento ad almeno 40 miliardi di dollari all’anno entro il 2025, un passo importante per colmare il divario finanziario. Dobbiamo sbloccare un nuovo obiettivo di finanziamento per il clima alla COP29”, ha affermato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.

Non solo. Onorare l’impegno del patto di Glasgow darebbe comunque un contributo minimo a colmare il gap. Arrivare a 38-40 mld $ l’anno ridurrebbe il divario appena del 5%. Secondo l’UNEP, nel 2024 il gap di finanza per l’adattamento si attesta a 187-359 mld $.

Come mobilitare le risorse necessarie?

L’Adaptation Gap Report 2024 propone alcune chiavi per affrontare il divario di finanza per l’adattamento. Una fa perno sul tema del debito.

Oggi i flussi sono ancora dominati da prestiti (il 62%, di cui circa ¼ non a condizioni agevolate), non da finanziamenti a fondo perduto. Gli interessi sui prestiti tendono a gravare in modo sproporzionato proprio sui paesi più fragili, che più avrebbero bisogno di supporto.

Paradossalmente, le loro economie potrebbero collassare per il peso stesso degli interessi sui prestiti concessi per aiutare a essere più resilienti.

L’UNEP nota che nel 2022, i pagamenti degli interessi sul debito dei paesi in via di sviluppo (Cina esclusa) sono stati superiori alle stime relative alle necessità finanziarie per l’adattamento. Aspetto che “potrebbe offrire opportunità di riforma del debito per contribuire a sostenere le azioni di adattamento”.

Tra le altre misure o ambiti da considerare per ridurre il gap di finanza per l’adattamento, il rapporto cita:

  • approcci innovativi per mobilitare risorse finanziarie aggiuntive,
  • fattori abilitanti più solidi,
  • nuovi approcci e strumenti finanziari.

Più in dettaglio, i fattori abilitanti per il settore pubblico includono:

  • la creazione di fondi e strumenti di finanziamento,
  • la pianificazione fiscale climatica,
  • l’integrazione della finanza per l’adattamento nella pianificazione dello sviluppo nazionale e nei quadri di spesa a medio termine,
  • la pianificazione degli investimenti per l’adattamento.

I fattori abilitanti del settore privato includono:

  • nuovi approcci e strumenti che cercano di ridurre i rischi dei finanziamenti del settore privato utilizzando la finanza pubblica,
  • la moltiplicazione di acceleratori per la mobilitazione delle risorse necessarie,
  • piattaforme per la finanza per l’adattamento.

Scarica qui l’Adaptation Gap Report 2024 dell’UNEP

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About Author / Lorenzo Marinone

Scrive per Rinnovabili.it dal 2016 ed è responsabile della sezione Clima & Ambiente. Si occupa in particolare di politiche per la transizione ecologica a livello nazionale, europeo e internazionale e di scienza del clima. Segue anche i temi legati allo sviluppo della mobilità sostenibile. In precedenza si è occupato di questi temi anche per altri siti online e riviste italiane.