di Tommaso Tetro
(Rinnovabili.it) – L’emissione di debito sostenibile globale supererà la soglia di mille miliardi di dollari nel 2021 grazie alle obbligazioni verdi, anche se i mercati emergenti devono recuperare terreno. Lo afferma l‘Institute of international finance (Iif) in un rapporto, anticipato in questi giorni dalla Reuters. Le vendite di debito sostenibile sono più che raddoppiate di anno in anno nella prima metà del 2021 a oltre 680 miliardi, avvicinandosi ai 700 miliardi emessi durante tutto l’anno scorso. La dimensione totale del mercato salirà oltre i 3mila miliardi entro quest’anno.
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Le obbligazioni dedicate allo sviluppo sostenibile – viene spiegato – per progetti legati alla lotta ai cambiamenti climatici e alla transizione sociale sono un’opzione sempre più popolare. Questo si inserisce in un quadro in cui le società e le istituzioni finanziarie sono sempre di più sotto una crescente pressione da parte degli investitori che puntano al miglioramento degli indici Esg (environmental, social and governance).
“Con gli impegni climatici a emissioni nette zero – viene spiegato dall’Iif – c’è stata un’accelerazione negli investimenti energetici a basse emissioni di carbonio e nell’innovazione tecnologica sostenuta dall’emissione di titoli Esg”. I green bond, utilizzati per finanziare progetti legati al clima o all’ambiente, hanno fatto la parte del leone di tutte le nuove emissioni, al 35%, guidati da Germania, Cina e Francia. La maggior parte di quelli in circolazione finora è stata emessa da società finanziarie, servizi pubblici e governi sovrani, ma la base di investitori si sta ampliando. In crescita anche le obbligazioni sociali, triplicate in solo anno.
Attualmente i mercati emergenti rappresentano ancora meno del 15% dell’universo del debito sostenibile. Cina, Cile, Turchia e Messico sono invece i maggiori emittenti.
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