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Finanza: arriva il primo fondo patrimoniale sul “capitale naturale”

Acqua, suolo e aria. Investire sul capitale naturale per garantire la resilienza economica

(Rinnovabili.it) – HSBC Global Asset Management, società di investimenti da 470 miliardi di dollari, ha collaborato con una società di consulenza sui cambiamenti climatici, la Pollination Group, per creare un’impresa di gestione patrimoniale incentrata sul “capitale naturale”, nel tentativo di dare valore a risorse come l’acqua, il suolo e l’aria per cooperare nella protezione dell’ambiente.

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La nuova impresa – HSBC Pollination Climate Asset Management – ha dichiarato che si impegnerà nel corso del 2021 a raccogliere fino a 1 miliardo di dollari per il suo primo fondo, mirando a investimenti che preservano, proteggono e migliorano la natura a lungo termine. Il suo impegno sarà attrarre capitali da investitori istituzionali, compresi fondi sovrani, fondi pensione e assicuratori, verso investimenti in capitale naturale.

Un numero sempre crescente di proprietari di asset, come i fondi pensione, sta cercando di investire in progetti che aiutano a proteggere la biodiversità e, allo stesso tempo, realizzare un profitto. “I clienti sono sempre più concentrati sulle questioni ambientali e questa iniziativa è progettata per aiutarli a ottenere un ritorno finanziario, creando allo stesso tempo un impatto positivo sugli ecosistemi globali, ha affermato Nicolas Moreau, CEO di HSBC Global Asset Management.

L’investimento nel capitale naturale sosterrà  progetti che includono silvicoltura sostenibile, agricoltura rigenerativa e sostenibile, approvvigionamento idrico, biocarburanti naturali o progetti che generano rendimenti dalla riduzione delle emissioni di gas serra. Il primo fondo sarà seguito da un ulteriore fondo per crediti di carbonio fino a 2 miliardi di dollari, di cui HSBC intende diventare primo investitore globale. HSBC Global Asset Management e Pollination costituiranno un accordo fra aziende e opereranno in modo indipendente.

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“Per raggiungere gli obiettivi fissati nell’accordo di Parigi, dobbiamo creare e finanziare nuovi approcci che proteggano la natura, su larga scala, ha affermato Martijn Wilder AM, co-fondatore di Pollination, riferendosi all’accordo sul clima del 2015 che mira a mantenere il riscaldamento globale sotto i 2° C entro il 2050. “Investire nella resilienza della natura significa investire nella resilienza dell’economia. La natura è l’investimento più fertile che abbiamo”.

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