(Rinnovabili.it) – Sono stati i Climate Awareness Bonds della Banca Europea per gli investimenti a fare la differenza. Dal 2007 infatti la BEI vanta un sostegno agli affari green che ammonta a 6,2 miliardi divisi tra energie rinnovabili e progetti di efficienza energetica.
Ma è di oggi la notizia che gli investitori si sarebbero accaparrati un nuovo pacchetto di Climate Awareness Bond (CAB) del valore di 500 milioni di euro emessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI). La durata di 12 anni dei bond è doppia rispetto alla precedente tornata di obbligazioni rilasciate nel 2013, particolarità che darà sicuramente fiducia e sicurezza agli investitori intenzionati ad impegnarsi in progetti inerenti le energie rinnovabili e l’efficienza energetica.
A fare la fila per l’assegnazione dei Bond Asset manager, compagnie di assicurazione e fondi pensione con un focus di investimento socialmente responsabile, tra cui Aegon, APG, e Pensionskasse per circa il 63% del pacchetto mentre il 27% sarà acquistato dalle banche e i fondi pensionistici il 7% con una prevalenza di investitori (38%) provenienti dai Paesi Bassi e il 28% dalla Germania.
Hendrik Tuch, senior portfolio manager presso Aegon Asset Management, ha commentato: “Pensiamo che il mercato delle obbligazioni verdi crescerà considerevolmente nei prossimi anni così come l’appetito degli investitori è più che sufficiente a coprire un livello di emissione crescente.”
Tra i progetti che potrebbero beneficiare delle nuove obbligazioni quelli riguardanti le energie verdi e il teleriscaldamento l’isolamento degli edifici, o la sostituzione di apparecchiature con tecnologia più efficiente dell’energia, ha detto la banca.
Dal lancio avvenuto nel 2007, i Climate Awareness Bond (CAB) hanno mosso 6,2 miliardi di euro, e hanno contribuito a guidare il sostegno della BEI alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica. La BEI ha inoltre appoggiato progetti che affrontano il cambiamento climatico in tutto il mondo l’anno scorso per un valore di 19 miliardi e ha un obiettivo annuale dal 2014 al 2016 di garantire che oltre il 25 per cento dei finanziamenti sia diretto all’azione per il clima.