AssoESCo, l’Associazione di riferimento delle aziende italiane che promuovono, progettano, realizzano e facilitano gli interventi di efficienza energetica, ha inviato oggi una nota ai Ministri dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, dell’Economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, dell’Ambiente, Sergio Costa, e degli Affari europei, Vincenzo Amendola, contenente proposte di misure da inserire nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR o Recovery Plan), articolate in 5 ambiti di iniziativa.
Nella nota, AssoESCo sottolinea, anche alla luce della centralità degli investimenti sostenibili nel pacchetto di fondi Next Generation EU, come il Recovery Plan costituisca un’importante opportunità per dare impulso al processo di riqualificazione del parco immobiliare nazionale. Il settore dell’efficienza energetica, infatti, è strategico per la ripresa dall’emergenza Covid-19, in quanto capace di contribuire in modo significativo non solo alla crescita economica del Paese, ma anche agli obiettivi di decarbonizzazione al 2050.
Lo sviluppo dei progetti di efficienza energetica è già tra le priorità individuate a livello nazionale dal PNIEC e a livello europeo dagli obiettivi del Green New Deal Europeo e del pacchetto Clean Energy for All Europeans. Inoltre, la filiera dell’efficienza coinvolge migliaia di imprese piccole, medie e grandi, con un consistente indotto economico per i territori, e genera effetti benefici a livello sociale, poiché rende abitazioni, fabbriche e uffici ambienti più sani e sicuri.
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Allo scopo, quindi, di cogliere l’occasione del Next Generation EU per dare impulso all’efficientamento del parco immobiliare nazionale, AssoESCo, in base alla propria competenza ed esperienza, ritiene prioritario inserire nel PNRR i seguenti ambiti di iniziativa:
1. Riqualificazione degli immobili privati, portando al 3% (dall’attuale 2%) il tasso annuo medio di riqualificazione degli edifici. A tale scopo, è necessario prorogare il Superecobonus a oltre il 2021, rafforzando contemporaneamente gli altri incentivi che non vi rientrano (ad es. Ecobonus) in modo da intervenire su un numero crescente di edifici e non penalizzare interventi meno rilevanti ma comunque in grado di limitare i consumi energetici
2. Riqualificazione degli immobili delle Pubbliche Amministrazioni locali, definendo per essi un Piano di Riqualificazione Edilizia (PREPAL) analogo a quello esistente per le Pubbliche Amministrazioni centrali (PREPAC), potenziando e rendendo più fruibile il Conto Termico e supportando, anche con semplificazioni normative, la collaborazione tra pubblico e privato
3. Riqualificazione degli immobili industriali, semplificando e rendendo più prevedibile quantità e prezzi dei Certificati Bianchi in modo da agevolarne la diffusione, rendendo continuativi nel tempo gli Audit energetici, estendendoli anche a un maggior numero di imprese, e incentivando la pratica delle Certificazioni green per le imprese
4. Generazione distribuita rinnovabile ed efficiente, favorendo l’installazione di impianti rinnovabili e di cogenerazione ad alto rendimento (CAR) in prossimità dei centri di consumo (residenziali, commerciali o industriali) e la diffusione di pratiche innovative come l’autoconsumo collettivo e le comunità energetiche
5. Sviluppo della cultura dell’efficienza energetica, promuovendo progetti all’interno del sistema scolastico o tramite corsi specialistici e/o formazione finanziata dalle imprese.
“AssoESCo è certa che il settore dell’efficienza energetica possa contribuire in modo determinante al raggiungimento degli obbiettivi di rilancio economico e ambientali del Recovery Plan”, ha commentato il Presidente di AssoESCo Vittorio Cossarini. “Per questo motivo siamo pronti, come in altre occasioni, a mettere a disposizione delle Istituzioni la nostra esperienza per individuare le migliori misure atte a incentivare lo sviluppo dell’edilizia sostenibile nel Paese”.