Attiva la piattaforma dell’European Innovation Centre for Industrial Transformation and Emissions
Quali tecnologie sono disponibili per decarbonizzare l’industria del cemento? Quali progetti già avviati si stanno dimostrando utili ridurre le emissioni della produzione del vetro? Come rimuovere i PFAS dalle acque reflue? A queste ed altre domande risponde da oggi INCITE, la nuova piattaforma informativa creata dal Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione UE.
Lo strumento è stato progettato per fornire uno spazio unico dove condividere dati e informazioni su tecnologie innovative dedicate alla transizione ecologica di grandi impianti industriali e allevamenti di bestiame. “La conoscenza trasparente e condivisa sosterrà l’implementazione aiuterà l’industria europea a decarbonizzare, diventare più circolare e raggiungere l’obiettivo di inquinamento zero dell’UE”, spiega il Centro in una nota stampa.
Cosa è INCITE?
La piattaforma costituisce una delle prime azioni concrete messe in campo dall’omonimo centro INCITE (European Innovation Centre for Industrial Transformation and Emissions), lanciato dal JRC a giugno di quest’anno. L’ente è una delle componenti chiave della nuova direttiva sulle emissioni industriali (IED) entra in vigore il 4 agosto 2024 e nasce per raccogliere informazioni su soluzioni innovative di prevenzione e controllo dell’inquinamento e su tecnologie trasformative. Nella pratica il compito del Centro è quello di esaminare sia gli aspetti ambientali che quelli economici delle nuove tecnologie di transizione ecologica fornendo approfondimenti che altrimenti non sarebbero disponibili a livello comunitario.
“Ciò che distingue INCITE dalle altre iniziative – spiega il JRC – è che fornisce una piattaforma informativa unica e trasparente che consente all’industria, ai fornitori di tecnologia, alle organizzazioni di ricerca e tecnologia, alle autorità nazionali, ai decisori politici e agli attori finanziari di condividere e accedere a dati e informazioni preziosi su processi e tecnologie innovative, in corso o pianificate”.
Come funziona la piattaforma INCITE?
Per ogni tecnologia aggiunta gli utenti potranno visionare la maturità tecnologica, i possibili compromessi e i costi-benefici. In questo modo le parti interessate potranno prendere decisioni informate e ad abbassare le barriere informative per gli investimenti diretti verso l’innovazione industriale. Le informazioni pubblicate possono essere consultate tramite elenchi, tabelle o mappe interattive. Saranno disponibili filtri per settore, tipo di tecnologia, paese, scopo ambientale, tipo di finanziamento e livelli di maturità tecnologica, nonché schede riassuntive.
Attraverso la piattaforma INCITE sarà inoltre possibile:
- Promuovere il dialogo e la cooperazione tra l’industria, i fornitori di tecnologia e gli stakeholder pubblici e privati per accelerare l’implementazione di tecnologie innovative.
- Supportare le autorità nazionali competenti nel rilascio delle autorizzazioni per gli impianti all’avanguardia che implementano tecnologie innovative.
- Facilitare lo sviluppo di future norme ambientali attraverso il processo di Siviglia (il meccanismo che ha supportato le autorità pubbliche nel rilascio di permessi operativi industriali nell’UE negli ultimi 25 anni).
- Fornire informazioni chiave agli attori della finanza sostenibile e alle istituzioni finanziarie private per identificare le tecnologie più promettenti in cui investire, nonché per individuare potenziali lacune nei finanziamenti.
- Divulgare i risultati ottenuti nei progetti finanziati privatamente e dall’UE (come quelli finanziati nell’ambito del Fondo per l’innovazione, Horizon Europe o LIFE ) e garantire che i progetti di successo siano chiaramente identificati e promossi per un’ulteriore diffusione in tutta Europa.
Le nuove norme IED
“La piattaforma – scrive il Centro – è progettata per raccogliere dati su tutti i settori industriali coperti dall’IED, con un focus iniziale sulle industrie ad alta intensità energetica, ad esempio produzione di ferro, acciaio, cemento o prodotti chimici. Il team INCITE analizzerà le informazioni ricevute e pubblicherà i dati (non riservati) che soddisfano i criteri della piattaforma”.
Si tratta di un aspetto importante ai fini nelle nuove norme. Con le disposizioni della direttiva aggiornata, viene posta infatti maggiore enfasi sulle tecniche emergenti, consentendo periodi prolungati per i test. Gli operatori degli impianti sono autorizzati a sperimentare le nuove tecnologie all’interno dei propri stabilimenti per un periodo non superiore a 30 mesi.
Durante questo lasso di tempo saranno concesse loro deroghe temporanee dai vincoli della IED. Ai “pionieri” saranno inoltre concessi altri 2 anni per implementare nuove tecniche migliorate dal punto di vista ambientale (vale a dire un totale di 6 anni) che INCITE ha identificato come prossime all’immissione sul mercato.
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