Automa, fondata in Brasile nel 2006, arriva in Europa per aiutare le aziende nella transizione energetica, ottimizzando la produzione di energia da fonti rinnovabili
In Brasile, quasi il 90% dell’intera capacità di generazione di energia elettrica proviene da fonti rinnovabili. Il paese sudamericano, dunque, è uno dei pochi al mondo, in cui l’energia prodotta è quasi completamente rinnovabile. Da questo deriva una grande esperienza tecnologica ed un know how sviluppati internamente al Brasile, che una delle aziende pionieristiche del settore, Automa, nonché leader del mercato energetico brasiliano, ha deciso di portare fuori dai confini.
Automa, infatti, fondata 18 anni fa, da un giovane ed ambizioso ingegnere, Marcelo Ferreira, quando le energie rinnovabili, in Europa, erano solo una chimera, in Brasile ha aiutato i big player dell’energia ad ottimizzare la produzione, fornendo dello soluzioni software innovative, per la gestione ed il monitoraggio dell’energia prodotta da rinnovabili.
Nell’età della maturità, il diciottesimo anno, Automa ha aperto la sua prima sede in Europa, scegliendo come base operativa il Portogallo, nella città di Porto, a cui presto seguirà una struttura commerciale a Madrid. Il fondatore e Ceo, Marcelo Ferreira, insieme a Giorgio Inforzato, nominato direttore vendite per il mercato europeo, ha rilasciato una lunga intervista a Rinnovabili per spiegare presente e futuro di un’importante azienda del settore energetico.
Ferreira, cosa ha ispirato l’idea iniziale di fondare Automa?
Automa è un’azienda nata nel 2006, da un progetto molto piccolo ideato nella stanza di un dormitorio universitario, senza alcun capitale, ma con l’obiettivo di creare il miglior software per rendere più efficiente una centrale idroelettrica. All’epoca in Brasile, infatti, non c’erano parchi eolici o impianti fotovoltaici, ma la maggior parte dell’energia del paese era generata da centrali idroelettriche. Nel tempo, la nostra soluzione è diventata un punto di riferimento e utilizzando software basati su nostri algoritmi, abbiamo ottimizzato diverse apparecchiature della centrale elettrica per generare più energia.
Circa 12 anni fa, quando l’energia rinnovabile ha iniziato a crescere anche in Brasile, inizialmente con i parchi eolici, noi eravamo già insieme ai grandi player energetici, per cui abbiamo iniziato ad adattare le nostre soluzioni anche all’energia eolica e le nostre soluzioni si sono diffuse ancora di più. Quando è stato il turno dell’energia solare, inizialmente con Enel Green Power, tra i player più grandi a costruire questo tipo di centrali elettriche, abbiamo portato i nostri prodotti sugli impianti fotovoltaici su larga scala in Brasile e siamo diventati un punto di riferimento nel nostro paese.
A distanza di 18 anni quanto è cresciuta l’azienda?
Oggi Automa ha un team di 250 persone, con oltre 200 ingegneri che lavorano allo sviluppo della R&S e all’implementazione dei progetti, inoltre abbiamo circa 50 centri di controllo operativo remoto per queste utility. Abbiamo circa il 25% dell’intera capacità installata in Brasile, un totale di 40 GW. La nostra storia ci ha portato ad essere un’azienda altamente specializzata nei processi multi-tecnologici, il che significa essere molto bravi nell’idroelettrico, solare ed eolico.
Secondo lei quali sono i fattori chiave che hanno contribuito al successo?
Uno dei fattori chiave è l’approccio flessibile delle nostre soluzioni, che paragoniamo ai mattoncini della Lego, con cui poter costruire una macchina meravigliosa e grandiosa procedendo pezzo per pezzo; pezzi che possono essere assemblati alla perfezione. La flessibilità è un’attitudine molto preziosa, oltre che necessaria, per le grandi aziende con cui lavoriamo.
Avete appena aperto una nuova sede in Europa, in Portogallo, come mai ha deciso di portare la tecnologia di Automa nel mercato europeo?
La maggior parte dei nostri clienti in Brasile, sono aziende europee che operano nel nostro paese. Tra queste possiamo citare EDP, dal Portogallo, EDF dalla Francia, e Statkraft dalla Norvegia. Collaboriamo anche con realtà di rilievo come LightSource BP, Voltalia e Iberdrola, leader spagnolo nel settore dell’energia rinnovabile. Questi gruppi sono solo alcuni dei player principali con i quali lavoriamo qui in Brasile. Se contiamo solo il mercato eolico e solare in Brasile, abbiamo più del 50% di quota mercato per entrambe le fonti di energia, ma questi big player operano in tutto il mondo, hanno investimenti ovunque ed avendo sperimentato i nostri servizi ci hanno incoraggiato e chiesto di portare le nostre tecnologie anche al di fuori del Brasile.
La nostra non è una strategia offensiva, ma anche difensiva, perché notiamo la tendenza di questi grandi attori ad avere accordi globali con i fornitori, per cui se non ci adattissimo a queste esigenze, potremmo persino perdere il nostro mercato qui in Brasile. Non stiamo entrando nel marketing europeo solo come un’azienda di grande esperienza nell’energia rinnovabile, ma come una realtà aziendale, già ben conosciuta dagli stessi player energetici d’Europa.
La prossima domanda è per Giorgio Inforzato, direttore commerciale per tutto il territorio europeo. Il settore energetico sta vivendo un periodo di grande accelerazione, con investimenti economici importanti che stimolano la competitività. In che modo la vostra tecnologia può fare la differenze in Europa?
Penso alla flessibilità delle nostre soluzioni ed alla multi-tecnologia. Dalla Cina ci sono molte buone aziende, ma in Europa arrivano inverter, moduli, mentre non esiste una tecnologia come la nostra soluzione SCADA, acronimo di Supervisory Control And Data Acquisition, che può essere personalizzata in base alle esigenze del cliente.
SCADA può essere usata per il controllo del sistema, può lavorare con la sicurezza informatica, a livello tecnologico per l’immunizzazione del progetto, visto che ci hanno PV, batterie ed eolico, nello stesso punto di connessione. In Brasile c’è un progetto immenso con una tecnologia molto complessa che deve sapere leggere e controllare tutti questi milioni di dati che arrivano alla sottostazione, con una grande differenza rispetto al continente europeo. In Europa ci sono 27 paesi, in cui ognuno ha la sua regolamentazione specifica per la connessione al livello di distribuzione o trasmissione. Il motivo per cui abbiamo aperto una sede in Portogallo, è per aiutare le aziende in questa transizione tecnica e per assisterli direttamente qui in Europa.
Decarbonizzazione e transizione energetica sono priorità in Europa. In che modo Automa potrà aiutare le aziende europee ad accelerare il raggiungimento di questo importante obiettivo?
Nei prossimi cinque anni in Europa, c’è l’obiettivo di installare 600 GW, 12 volte di più del Brasile, per cui un’azienda come Automa è un vantaggio per tutti. Ci sono gli impianti fotovoltaici, c’è un sistema, c’è l’installazione ed i dati da raccogliere. Ed i dati per Automa rappresentano il prodotto di guida, la soluzione chiave per gestire l’energia.
Ferreira, lei cosa ne pensa?
Ogni impianto fotovoltaico ha bisogno di un sistema di monitoraggio di allarmi e di controllo delle misurazioni, per cui aiuteremo ad abilitare nuove centrali elettriche ad energia rinnovabile in Europa e lo faremo con tempi di consegna molto brevi, e questo significa poter realizzare prima una centrale elettrica per generare energia e questo aiuterà in questa transizione. Sin dall’inizio di Automa, siamo ossessionati dall’idea di realizzare una centrale elettrica per generare più energia, per questo creiamo algoritmi per la distribuzione automatica per rendere più rapidi i tempi di risposta nella gestione di eventuali guasti della centrale elettrica, per fare un esempio. Negli anni abbiamo ottenuto grandi risultati nel rendere una centrale elettrica più efficiente, e siamo certi che tutto questo possa aiutare la transizione energetica.
La vostra tecnologia dovrà essere certificata in Europa?
Si, alcuni dei nostri prodotti devono essere adattati alle normative locali di ogni Paese ed alcuni di questi hanno bisogno della certificazione, ma saremo in grado di fornire i mercati principali a cui miriamo. Automa è stata creata e forgiata in uno dei più grandi e complessi paesi che producono energia rinnovabile nel mondo, come il Brasile, per questo pensiamo di essere molto ben preparati per andare in altri mercati. Stiamo arrivando in Europa con grandi player che ci stanno dando fiducia da circa 10 anni.
Inforzato, lei è italiano, per cui conosce molto bene il nostro mercato. Cosa rappresenta per Automa?
L’Italia è uno dei mercati chiave in Europa per quanto riguarda lo sviluppo delle energie rinnovabili e credo che anche per Automa possa essere un mercato davvero importante, ma in Italia c’è moltissima qualità delle soluzioni e noi vogliamo fornire quella qualità affinché il sistema funzioni correttamente.