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IA e supercalcolo, la scommessa di ENEA per progettare materiali innovativi più efficienti

ENEA, CNR, RSE e IIT uniscono le forze per creare un laboratorio digitale avanzato in grado di tagliare drasticamente i tempi di passaggio all’applicazione pratica di materiali per fotovoltaico, batterie, elettrolizzatori

Materiali innovativi per la transizione: ENEA scommette su IA e supercalcolo
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Sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale (IA) per progettare materiali innovativi per il fotovoltaico, le batterie e gli elettrolizzatori. Con l’obbiettivo di accelerare i tempi dal laboratorio all’applicazione pratica.

È l’orizzonte entro cui si muove il progetto IEMAP (Italian Energy Materials Acceleration Platform), coordinato da ENEA con la partecipazione di CNR, RSE e IIT, e finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nell’ambito dell’iniziativa internazionale “Mission Innovation”.

Materiali innovativi da IA e supercalcolo

Di cosa si tratta? I ricercatori creeranno un laboratorio digitale avanzato che utilizza intelligenza artificiale, simulazioni e supercalcolo (grazie al supercomputer CRESCO6 di ENEA) per accelerare la progettazione di materiali innovativi destinati a tecnologie chiave della transizione come moduli fotovoltaici, dispositivi di accumulo ed elettrolizzatori.

La piattaforma combina un database centralizzato (per gestire i big data) e modellistica molecolare, riducendo i tempi di sviluppo e favorendo soluzioni efficienti, sostenibili e a basso costo. Tempi che si riducono perché scende il numero delle sperimentazioni necessarie, prima del passaggio all’applicazione pratica.

Grazie all’IA e alla potenza di calcolo a disposizione, infatti, è più semplice e rapido identificare materiali efficienti, economici e sostenibili per le tecnologie energetiche. Evitando, tra l’altro, l’uso di materie critiche. La combinazione di IA e supercalcolo permette di individuare la combinazione chimica migliore per garantire elevate prestazioni e durata, evitando di dover ricorrere in modo massiccio alla prototipizzazione.

Tre gli obiettivi principali dell’iniziativa IEMAP:

  • ridurre i tempi di progettazione da 15 anni a una scala significativamente inferiore;
  • fornire servizi di prototipazione rapida alle aziende;
  • rendere la piattaforma IEMAP un riferimento per la ricerca energetica a livello nazionale e internazionale.

“Dietro questa piattaforma c’è una rete di laboratori che collaborano con le proprie competenze e condividono dati per progettare insieme nuovi materiali nei settori del fotovoltaico, delle batterie e degli elettrolizzatori. I risultati sono una serie di servizi basati sull’intelligenza artificiale e sulla modellistica molecolare, a disposizione delle aziende per una rapida prototipizzazione del materiale. Possono volerci anche quindici anni per progettare un nuovo materiale, mentre con questa metodologia riduciamo enormemente i tempi necessari”, afferma Massimo Celino, ricercatore della Divisione ENEA per lo Sviluppo di sistemi per l’informatica e l’ICT afferente al Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili e responsabile del progetto IEMAP.

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