In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, l’Istituto Forestale Europeo (EFI) annuncia il lancio di un innovativo progetto sperimentale agroforestale, Apulia Regenerative Cotton Project, in collaborazione con Circular Bioeconomy Alliance (CBA), il Gruppo Armani e Sustainable Markets Initiative’s Fashion Task Force. Il progetto è coordinato dall’Istituto Forestale Europeo insieme al Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e per l’analisi dell’Economia Agraria (CREA) e PRETATERRA.
Apulia Regenerative Cotton Project è un progetto pilota che mira a sviluppare uno dei primi campi sperimentali di cotone in Europa secondo il sistema colturale rigenerativo e agroforestale, per testare e valutare scientificamente nuovi modi di implementare la produzione sostenibile di cotone in Italia. L’obiettivo è quello di dimostrare come sia possibile incrementare la diversità del paesaggio, la fertilità del suolo, il risparmio idrico e i servizi ecosistemici legati alla biodiversità, producendo al contempo cotone a ridotto impatto ambientale grazie all’uso di sistemi agroforestali. Questo approccio innovativo risponde alla crescente domanda di moda sostenibile da parte dei consumatori a livello globale e, allo stesso tempo, garantisce catene di valore tracciabili e resilienti, oltre alla sicurezza delle risorse.
La moda e il tessile sono tra i settori con maggiore impatto sulle risorse del pianeta e c’è una crescente richiesta di moda e materiali sostenibili. La sede di EFI a Roma, focalizzata sulle Biocities, guidando questo progetto mira a promuovere pratiche sostenibili tramite la ricerca forestale, applicata all’ambiente e la vita urbana (moda, architettura, cibo, trasporti ecc.), spingendo verso il passaggio a soluzioni sostenibili”, spiega Giuseppe Scarascia-Mugnozza, direttore di EFI Biocities a Roma.
Il clima mite della Puglia offre l’ambiente ideale per una grande varietà di colture agricole e questo progetto intende favorire la reintroduzione della coltura del cotone nella regione, già caratterizzata da una lunga tradizione della sua coltivazione, che risale al XII secolo, abbandonata negli ultimi 50 anni.
Dopo la piantagione iniziale di cotone su un ettaro di terreno, avviata lo scorso maggio, dal 2024 la coltivazione si espanderà gradualmente fino ad occupare un’area agricola complessiva di cinque ettari. Nell’arco di cinque anni, questo sito agricolo sarà probabilmente il primo esperimento sul campo in Europa a testare il cotone agroforestale con specie arboree alternative e pratiche rigenerative. Rapporti scientifici adeguati valuteranno con regolarità le proprietà del cotone prodotto, oltre a verificare l’impronta ambientale e i livelli di produzione conseguiti nelle prove sperimentali.
“Sono molto lieto che la collaborazione con la SMI Fashion Taskforce, guidata da Federico Marchetti si traduca in un progetto pionieristico con Giorgio Armani per creare probabilmente il primo sito sperimentale di cotone agroforestale in Europa. Questo progetto è fondamentale per generare nuove conoscenze scientifiche per guidare la transizione verso una produzione di cotone positiva per la natura e climaticamente neutra”, afferma Marc Palahí, presidente della CBA.