Rinnovabili • Maker Faire Rome

Dal 7 al 9 ottobre 2022 torna “Maker Faire Rome – The European Edition”

Un’edizione speciale preceduta da una serie di appuntamenti, tra cui il nuovo format Commonground: tre giorni di eventi e dibattiti su tre temi strategici: salute, elettronica, cultura

Maker Faire Rome

Innovazioni, idee geniali e progetti che hanno cambiato la vita di tanti di noi e anticipato il futuro di cui abbiamo bisogno. “Maker Faire Rome – The European Edition” (https://makerfairerome.eu), l’evento promosso e organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, taglia il traguardo delle dieci edizioni e torna puntuale anche quest’anno, negli spazi suggestivi del Gazometro Ostiense, area che Eni, main partner dell’evento, sta riqualificando per trasformarla in un vero e proprio “distretto dell’innovazione”, dal 7 al 9 ottobre prossimi. L’edizione 2022 è la decima di una manifestazione che è cresciuta ed è evoluta nel tempo, restando sempre un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono cambiare il mondo, in meglio, con la propria creatività. Dieci anni di innovazioni e idee che si sono trasformate in progetti concreti e invenzioni che hanno migliorato e rivoluzionato interi settori della nostra società, rendendo possibile ciò che, fino a qualche anno fa, sembrava irraggiungibile. Dieci edizioni di MFR, in presenza e on line, hanno messo in contatto imprese, università, scuole, centri di ricerca, persone, pensieri, opinioni, saperi, competenze da ogni parte del globo, creando legami sempre più forti e indissolubili grazie a una lingua universale: quella dell’innovazione.

Per l’occasione, #MFR2022 sarà una vera e propria “special edition” preceduta e seguita da una serie di eventi e iniziative anche digitali che non si esauriscono nei tre giorni “classici” della manifestazione.

Una delle novità più rilevanti di questa decima edizione porta il nome di Commonground, un nuovo format dedicato ai tre giorni che precedono la manifestazione con eventi tematici nati per celebrare – a 10 anni dalla prima edizione – il ruolo della Maker Faire Rome come facilitatrice di innovazione, insieme e grazie alle Istituzioni, alle organizzazioni, ai partner e ai talenti che in questi anni sono stati al fianco dell’evento lungo il suo cammino. Un percorso nato da un “terreno comune”, commonground appunto, uno spazio di connessione (tra persone, imprese, centri di ricerca, scuole, università) dedicato al fare insieme, che ha permesso a tante idee di trasformarsi prima in progetti concreti e poi in imprese reali. In ogni giornata si declinerà un tema sviluppato insieme a speaker di prestigio, nazionali e internazionali, intorno ai quali è stato costruito un programma di conferenze, workshop, panel tavole rotonde e sessioni di matchmaking (Gazometro Ostiense, padiglione 30) che avranno come destinatari imprenditori, decisori politici, mondo accademico e investitori. I macro-temi individuati sono: salute (3 ottobre), elettronica (4 ottobre) e cultura (5 ottobre). Ciascuna giornata cercherà di coprire integralmente l’ecosistema preso in esame, con l’ambizione di offrire un quadro chiaro di ogni settore e di tutte le sue sfaccettature. Sarà dato spazio anche ad approfondimenti di importanza sociale come l’educazione, l’inclusione e la sostenibilità decisivi per comprendere lo spettro valoriale abbracciato dai rispettivi mercati. 

Anche l’edizione 2022 avrà un canale Main, sempre live, dal quale verranno raccontate tante storie d’innovazione. A tal fine sarà operativo un vero e proprio studio televisivo, allestito negli spazi del Gazometro dal quale, in diretta, verranno incontrati e ascoltati i protagonisti nazionali e internazionali del mondo dell’innovazione là dove lavorano o sperimentano.

In totale saranno circa 300 gli spazi espositivi (stand e aree allestite) con idee, prototipi e progetti innovativi sono pronti ad essere svelati. I contenuti proposti sono tanti, variegati e di altissima qualità. Ora aspettiamo te! 

I temi principali

Dall’agritech al foodtech, dal digital manufacturing alla robotica, dall’intelligenza artificiale alla mobilità, dall’economia circolare alla salute, dall’IoT al recycling fino alla scoperta del metaverso e della realtà aumentata, oltre alle sezioni dedicate di Maker Art e Maker Music che esploreranno l’intersezione tra arti, musica, scienza e tecnologia: i contenuti sono tanti, nuovi e pronti a sorprendere.

Come partecipare alla Maker faire 2022

Per partecipare è necessario acquistare – in base alle proprie esigenze ed esclusivamente on line – le varie tipologie di biglietti per l’ingresso: un’operazione semplice che va fatta direttamente dal sito www.makerfairerome.eu. L’ingresso della fiera è in via del Commercio 9-11, dalle ore 10 alle ore 19.

“Maker Faire Rome – spiega Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – è ormai un appuntamento consolidato e importante non solo per la città di Roma, ma per il Paese e per tutta Europa. È una grande piattaforma e un grande momento di networking che coinvolge il mondo accademico, della scuola, della ricerca e dell’industria, delle start up e degli innovatori tutti. Tutto questo si fa a Roma anche grazie al ruolo di facilitatore che svolge la Camera di Commercio e all’impegno di tutti i partner che hanno condiviso con noi passione, lavoro e finalità della manifestazione. Sono davvero orgoglioso – conclude Tagliavanti – di poter festeggiare, quest’anno, la decima edizione, in un costante crescendo di progetti e pubblico coinvolto. Siamo una manifestazione che si è evoluta e rafforzata nel tempo che facilita e racconta l’innovazione tecnologica connettendo le persone e le idee. Una piattaforma in grado di coinvolgere gli appassionati di innovazione in percorsi di co-progettazione, apprendimento, formazione e matchmaking”. 

Maker Faire Rome – afferma Luciano Mocci, Presidente di Innova Camera, Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma – continua a crescere e ad attirare l’attenzione di un pubblico sempre più vasto e questo grazie anche alla capacità di non fermarci di fronte agli ostacoli e di superare le difficoltà. Siamo giunti alla decima edizione e, con grande soddisfazione, continuiamo a diffondere la cultura dell’Open Innovation consentendo al sistema produttivo di ricorrere a idee, soluzioni, strumenti e competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno e dal basso. Roma ha dimostrato di poter competere, ad alti livelli, sul terreno dell’innovazione: se ciò è avvenuto, è stato grazie alla capacità di Maker Faire Rome di costruire un ponte tra Roma, l’Italia e l’Europa. Si aprono dunque nuove prospettive per la nostra città, che occorre consolidare ulteriormente”.

MFR 2022: la Opening Conference

È l’appuntamento, imperdibile, che dà il via ufficiale alla manifestazione, in programma il prossimo 6 ottobre. Il tema della Opening 2022 è “Commonground” ovvero il ruolo dell’innovazione come ‘terreno comune’, come ‘bene comune’, per tutti, qualsiasi l’industria di riferimento. 

Commonground esplora il valore indispensabile dell’“innovation mindset” per il progresso personale e collettivo, e il modo nel quale si declina nei diversi settori industriali, organizzativi e sociali. Su questi temi interverranno speaker ed esperti internazionali di grande visione e dalle esperienze sorprendenti come Tony Fadell (Ceo & Founder di Futureshape), Julya Stoyanovich (Assistant Professor della New York University), Johathan Menhuin (Ceo di Israel Innovation Institute), Kenneth Mikkelsen (Ceo & Founder di Future Shift), Matthias Mayer (Direttore Europa di Ifixit), Paolo Netti (Professore ordinario di Biomateriali e Ingegneria dei Tessuti all’Università Federico II di Napoli), Andrea Devincenzi (Atleta paraolimpico), Valentina Primo (Ceo & Founder della Startup Without Borders), Monica Spada (responsabile ricerca e innovazione tecnologica Eni). 

Eni, ancora una volta main partner della Maker Faire Rome, sarà presente durante la kermesse con una propria installazione volta a raccontare ai visitatori la fusione a confinamento magnetico, una delle tecnologie più innovative del suo percorso di decarbonizzazione, e lo farà nel Gazometro Ostiense in questo luogo sempre di più “Distretto dell’Innovazione”; infatti, negli stessi spazi che avevano dato il via alla Roma industriale, fornendo energia a imprese e cittadini, nasceranno progetti di innovazione tecnologica che contribuiranno a fornire l’energia del futuro.

L’installazione riprodurrà, in chiave concettuale, un prototipo di reattore – chiamato “Tokamak” componente fondamentale del processo di fusione a confinamento magnetico, con il quale si punta a riprodurre, sulla Terra, la stessa forma di energia che alimenta le stelle. 

Attraverso i contenuti audio-visivi immersivi dell’installazione, realizzata su progetto di CRA – Carlo Ratti Associati e Italo Rota in uno dei gazometri dismessi e riqualificati dell’area, il visitatore potrà “prendere coscienza” di una nuova forma di energia più pulita, più sicura e virtualmente illimitata, una tappa fondamentale nel percorso di Eni verso la Just Transition, ossia una transizione energetica equa non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico e sociale, resa possibile grazie all’innovazione tecnologica.

Robotica e Intelligenza artificiale

Tra gli argomenti che, nel corso degli anni, sono stati protagonisti a Maker Faire Rome e che hanno riscosso un crescente interesse di pubblico ci sono la robotica e l’intelligenza artificiale. Questo anche grazie alle collaborazioni sempre più solide con l’Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti (I-RIM) presieduto da Antonio Bicchi e il Laboratorio nazionale di Intelligenza Artificiale del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica).

E sono decine, anche quest’anno, le realizzazioni e i prototipi che verranno presentati al pubblico proposti da singoli maker, atenei, spin off universitari e Istituti di Ricerca. Una vasta serie di progetti che spaziano dal settore medico a quello industriale, dai trasporti ai beni culturali.

Tutti i gruppi di punta della ricerca in Robotica italiana saranno rappresentati, sia provenienti dalle Università (Siena, Bologna, Roma, Napoli, Pisa) – che dai Centri di ricerca di eccellenza, IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) e CNR (Consiglio nazionale delle ricerche) in primo luogo.  

Alla sua quarta partecipazione a Maker Faire Rome, I-RIM, oltre alla tradizionale conferenza I-RIM 2022, organizzata da Antonio Frisoli e Federica Pascucci, si arricchisce con due novità assolute: l’evento “The new Science of Intelligence”, in collaborazione con Nature Italy e Maker Faire Rome, e i RoboPitch.

L’evento “The new Science of Intelligence” (7 ottobre) vedrà relatori di assoluta rilevanza internazionale come Katja Mombaur, Mirko Kovac, Barbara Mazzolai, Dario Farina, Rita Cucchiara e Davide Scaramuzza salire sul palco per mostrare sia gli impressionanti risultati che hanno raggiunto nei loro campi, sia le sfide scientifiche che ancora ci attendono. Tra le tante implicazioni, verranno esplorati gli spazi che la AI e la robotica possono occupare per accelerare la ‘convivenza’ con gli umani, favorendo la condivisione di valori quali la ‘human-centreness’, il rispetto e la tutela dell’ambiente naturale, l’accesso all’apprendimento, la sostenibilità, lo sviluppo economico e sociale. L’evento punta ad attivare connessioni tra soggetti che condividono valori e interessi nell’innovazione e nel ruolo che la AI e la robotica giocano per facilitare il passaggio a modelli organizzativi e di business più efficienti ed efficaci.

I RoboPitch ci daranno uno sguardo sul futuro imminente attraverso gli occhi di giovani imprenditori che presenteranno a un pubblico di investitori internazionali, accademici e rappresentanti dei centri di competenza le loro idee.

E sono numerose, anche quest’anno, le realizzazioni e i prototipi che verranno presentati al pubblico, che utilizzano metodi e tecniche dell’intelligenza artificiale. Il Laboratorio nazionale di Intelligenza Artificiale del CINI attraverso il proprio spazio espositivo, farà conoscere una serie di innovazioni sviluppate grazie all’intelligenza artificiale, con un’enfasi particolare sulla realizzazione di applicazioni da parte di startup impiegate nel settore. L’evento workshop avrà luogo l’8 ottobre presso gli spazi dell’Istituto Superiore Antincendi (adiacente al Gazometro). L’obiettivo è di evidenziare l’impatto che l’intelligenza artificiale può avere in un vasto panorama di contesti, ad esempio, medicina, economia, energia, sicurezza e, in alcuni casi, anche in sistemi che riguardano robot e agenti che operano nel mondo fisico.

Tra le dimostrazioni di sistemi di intelligenza artificiale, la Maker Faire Rome ospiterà, come da tradizione, il torneo “RoboCup” con protagonista la squadra Nao Devils Dortmund proveniente dalla Germania. Un torneo nel quale sistemi robotici umanoidi, completamente autonomi, si affronteranno in partite di calcio, mettendo alla prova metodi e tecniche di intelligenza artificiale allo stato dell’arte.

Infine, una novità che quest’anno metterà al centro dell’esposizione la Regione Lazio – in collaborazione con le principali università romane e con l’apporto di qualificati specialisti – sarà la presentazione delle associazioni di robotica e intelligenza artificiale per l’agricoltura di precisione: infrastrutture e metodologie in grado di cambiare radicalmente lo scenario del lavoro di un settore strategico per il nostro Paese e per il mondo intero. Una panoramica dei progetti di ricerca più interessanti verranno impiegati sui 200 metri quadrati di campo agricolo che Maker Faire metterà a disposizione durante le giornate della manifestazione.

II VRMF – Virtual Reality Movie Festival

Un’altra delle novità sorprendenti della decima edizione di Maker Faire è il VRMF ovvero il Virtual Reality Movie Festival. Si tratta del primo format originale in Italia dedicato alla narrazione per immagini in realtà virtuale e alla visione di film e documentari girati con le tecnologie immersive VR/AR. L’obiettivo principale del VRMF è quello di offrire a curiosi e appassionati la possibilità di fare esperienza diretta delle nuovissime frontiere aperte dalle tecnologie più avanzate, esplorando forme inedite di partecipazione, narrazione e relazione con il reale. Il palinsesto dell’evento presenta un’esperienza a tutto tondo nel mondo della Virtual Reality. L’obiettivo è quello di far conoscere al grande pubblico e di approfondire con gli esperti del settore tutti i nuovi migliori prodotti con una selezione che spazia dai documentari all’intrattenimento, dal gaming alla videodanza, fino a interi spettacoli teatrali pensati o riprodotti in realtà virtuale.

Gli spettatori potranno sperimentare diversi tipi di tecnologie con un diverso livello di interazione (dal filmato a 360° non interattivo a veri e propri videogame con alta possibilità di movimento e interazione) e un’ampia scelta di tematiche (dal documentario di inchiesta per appassionati di giornalismo al cortometraggio animato per i più piccoli). 

Non mancherà poi una Fabroom ovvero una stanza immersiva, uno spazio fisico in cui il virtuale entra in scena e lo spettatore diventa attore. Entrando nella Fabroom si verrà avvolti da immagini proiettate, sulla parete frontale, le due laterali e sul pavimento con il quale il pubblico potrà interagire.

Nel solco di innovazione e sostenibilità, Acea – partner da 9 anni di MFR – presenterà, tra le varie proposte, lo Smart Comp, un mini-impianto di compostaggio dotato di una rivoluzionaria tecnologia sensoristica che trasforma direttamente in loco i rifiuti umidi in compost tramite un processo aerobico che in circa 90 giorni produce fertilizzante pronto per l’utilizzo. Non solo, nello stand Acea si potrà ammirare anche il progetto MIDA, sviluppato in collaborazione con la startup italiana Wesii per il monitoraggio degli impianti fotovoltaici. Si tratta di un modello ultratecnologico di droni a guida autonoma che, dotati di una telecamera termica, possono volare sugli impianti ad un’altezza di 25 metri, monitorando in tempo reale l’integrità dei pannelli e ottimizzando gli interventi e i costi di manutenzione.

Maker Art e Maker Music

MakerArt, la sezione speciale di MFR curata da Valentino Catricalà che unisce il mondo dell’innovazione con quello degli artisti, presenta per la prima volta a Roma STORMS di Quayola. La ricerca di Quayola – classe 1982, di origine romana, tra i più importanti artisti internazionali della media-art – si muove nel connubio fra digitale, robotica e intelligenza artificiale e un’iconografia che affonda le proprie radici nella storia dell’arte, da quella antica, rinascimentale e barocca, fino a toccare il genere del paesaggio, da quello romantico a quello impressionista. STORMS è un lavoro parte di una serie di opere video che si colloca esattamente in questo spaccato, continuando la ricerca dell’artista sulla pittura di paesaggio tradizionale, dove a essere esplorata, attraverso l’utilizzo di avanzate tecnologie, non è tanto l’immagine in sé quanto invece la sostanza pittorica, intesa sia come materia sia come mezzo dell’origine ideativa dell’immagine stessa.

Anche il titolo, STORMS è un evidente richiamo all’opera dell’inglese William Turner e alle sue celebri tempeste che rappresentano per Quayola un’importante fonte d’ispirazione.  Le energie di Turner, nei dipinti di Quayola, sono dunque i vettori digitali che imprimono le forze. In STORMS il movimento, non è un’animazione, non è un influsso esterno, ma un moto interno, un erompere di dinamiche intrinseche. Dinamiche che vengono esasperate e lasciate fluire in una contemplazione del sublime naturale-digitale. STORMS sono, infine, pitture non finite, opere che “si dipingono” nel flusso di un tempo dilatato, forme pittoriche che si dipanano sulla tela dello schermo scomponendosi verso una astrazione di forme.

 Come i grandi pittori del passato, Quayola vede e sente la natura come uno spazio universale, uno spazio da esplorare per interpretare la realtà, uno spazio d’incontro e lotta continua tra forze naturali e artificiali. Quayola la cui cifra caratteristica è quella di uno sguardo al passato, di una reinterpretazione in chiave digitale della nostra eredità culturale muove e dà origine a quello che potrebbe definirsi un vero e proprio Sturm und Drang contemporaneo. Esattamente quello voluto e ricercato per questa quarta edizione di MakerArt.

Dall’arte alla musica. Maker Music 2022 racconterà il making della musica, dal punto di vista dell’innovazione, della creatività e della tecnologia. Per la decima edizione di Maker Faire Rome, l’area tematica dedicata all’universo musicale propone un viaggio nel suono attraverso un innovativo Soundscape, un paesaggio sonoro che mette in relazione creatività musicale, arte visuale e tecnologia con performance immersive multidirezionali. 

A sperimentare per la prima volta l’inedito live multi-linguaggio, ospiti di Maker Music 2022, saranno NAIP, Teho Teardo, Studio Cliché e Samuel che proporranno performance nate dal dialogo creativo che li ha visti a confronto ognuno con il proprio elemento artistico e musicale. Non a caso si tratta di artisti che, già in passato, hanno sperimentato linguaggi e mezzi differenti, unendo suoni, musica e sonorità con nuove tecnologie e forme d’arte differenti.

Suono, luci e video arte si incontrano in una creazione simultanea che unirà in sincrono musica, luci e immagini in uno spazio unico, una scenografia contemporanea di performance in cui il pubblico – fisicamente al centro della scena – verrà letteralmente attraversato e avvolto dal suono e dalle immagini, per un’esperienza sensoriale nata dalle note e dal dialogo creativo tra gli artisti.

Agrifood e sostenibilità

Il padiglione Maker Faire dedicato all’innovazione agroalimentare sostenibile raccoglie un panorama di progetti applicabili alle imprese, alle filiere agricole e ai sistemi locali.

Come nelle scorse edizioni si conferma la partecipazione dei più importanti enti nazionali di ricerca, tra cui la Sapienza Università di Roma, il CREA, il CNR, l’ENEA, a cui si integra una selezione di innovazioni di imprese private impegnate nel settore. Complessivamente saranno presentate oltre 40 soluzioni per l’agricoltura e l’ambiente.

Le novità di quest’anno sono in linea con le esigenze del momento: tra queste, i sistemi di ottimizzazione dell’agroenergia (audit energetico), le attrezzature per la cottura solare e per la nutrizione sostenibile e salutare, come il nuovo brevetto del gelato a base di legumi, a basso valore calorico, la pizza proteica vegetale e le nuove tecnologie di arricchimento delle conserve vegetali con fermentati nobili.

Tra i percorsi di miglioramento dell’efficienza in agricoltura sarà attivo un parco dimostrativo sull’impiego di robot in agricoltura e il monitoraggio della qualità dei prodotti attraverso dei rilevatori a spettro fotonico, le video trappole per i sistemi di allarme che misurano in tempo reale le infestazioni di insetti nocivi e uno scontrino smart per i banchi di vendita dell’ortofrutta, con la valutazione immediata del grado di maturazione dei prodotti.

Sarà, inoltre, presentato il progetto europeo Horizon Switch, dedicato al cambiamento degli stili di vita di sei grande aree metropolitane europee, tra cui la città di Roma, verso una nuova vita salutare e sostenibile.

Education

Le nuove generazioni guardano al futuro attraverso la Maker Faire Rome. Lo conferma la grande partecipazione di atenei (oltre 20 le Università e i Politecnici presenti con i lori progetti) e scuole attraverso le relative call. Nell’area Education di MFR 2022 si potranno ammirare i progetti provenienti da 13 scuole secondarie italiane, dalla Sicilia al Veneto e 4 europee (Ungheria, Croazia, Estonia e Germania). 

E anche quest’anno saranno presenti i migliori progetti sviluppati nell’ambito del progetto ITS 4.0 2022. Il percorso promosso dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia ha visto l’impegno di oltre sessanta Fondazioni ITS su tutto il territorio nazionale. I percorsi di innovazione sviluppati dagli studenti hanno spaziato in direzioni diverse, dal manifatturiero ai servizi, dall’agricoltura 4.0 al mondo della scuola, dimostrando ancora una volta il potenziale di queste istituzioni formative come veri e propri laboratori di sviluppo tecnologico. L’utilizzo di strumenti evoluti di management dell’innovazione consente una collaborazione virtuosa fra imprese e formazione tecnica e produce risultati che meritano di essere visti e apprezzati.

CampuStore, poi, si riconferma partner di Maker Faire Roma per l’offerta rivolta al mondo della scuola e della formazione: in quest’area si troveranno quindi diverse innovazioni declinate per contesti scolastici, anche con la possibilità – per i docenti e gli educatori – di partecipare a workshop di formazione “hands-on” e certificati a cura di CampuStore Academy. Tante le suggestioni proposte, con soluzioni per Steam e robotica educativa, ma anche intriganti proposte per l’infanzia, per il green e la sostenibilità, per il metaverso e le aule immersive e soprattutto una visione d’insieme capace di proporre nuove sfide e visioni per ambienti d’apprendimento ibridi, che si muovano con naturalezza tra digitale e mondo reale, in modo umano e inclusivo.

I partner di Maker faire Rome 2022

Maker Faire Rome – The European Edition” può contare sul supporto del Ministero degli Affari Esteri e di partner istituzionali quali l’Agenzia ICE. Anche quest’anno l’ICE ha messo a disposizione della fiera alcuni Uffici nell’ambito delle attività di scouting di operatori esteri e di comunicazione indirizzata a tutta la potenziale audience di visitatori (saranno 60 tra investitori, giornalisti, blogger) provenienti tra l’altro da Francia, UK, Germania, USA, Israele e India al fine di contribuire a potenziare la manifestazione e a renderla sempre più internazionale e business-oriented.

Tra i partner istituzionali, anche quest’anno sarà presente a Maker Faire Rome la Regione Lazio insieme con la Camera di Commercio di Roma, nel solco di una collaborazione consolidata nel corso degli anni e che si è dimostrata fondamentale per la promozione del tessuto produttivo del nostro territorio e delle innovazioni tecnologiche delle imprese del Lazio.

Tra le attività regionali, verranno presentati i migliori prototipi realizzati nelle Faber School dei FabLab regionali durante l’iniziativa “Aspettando Maker Faire Rome 2022” e i vincitori dell’ultima edizione di “Startupper School Academy” (nella categoria “Startupper tra i banchi di scuola – Prototipa la tua Idea”). Sono inoltre in calendario una serie di incontri sulla fabbricazione digitale con esperti del settore.

E’ previsto, infine, uno spazio espositivo di circa 75 mq. nel quale saranno protagoniste le startup del Lazio, con i tecnici di Lazio Innova che forniranno informazioni sui progetti e sulle attività previste negli Spazi Attivi e nel FabLab Lazio e sulle iniziative della Regione Lazio per i giovani e le imprese.

In occasione della decima edizione di Maker Faire Rome, l’Inail presenterà alcuni progetti sviluppati dai suoi ricercatori negli ambiti dell’ergonomia, della sensoristica, della robotica, dell’innovazione tecnologica e della realtà aumentata, con l’obiettivo di studiare i rischi potenziali, nuovi ed emergenti per la salute e la sicurezza dei lavoratori e sviluppare dispositivi all’avanguardia per la prevenzione di infortuni e malattie professionali. 

I contest di quest’anno

Maker Faire Rome non è solo un punto di arrivo per i tanti maker che espongono i propri progetti, ma un punto di partenza verso un futuro migliore. L’edizione 2022 prevede tre contest finalizzati a valorizzare i migliori progetti, per garantire visibilità e lo sviluppo delle diverse iniziative presentate: un riconoscimento pubblico e tangibile al valore della creatività esposta durante la manifestazione.

Nata nel 2016, in stretta collaborazione con Maker Faire Rome e giunta oggi alla sua settima edizione, Make to Care è l’iniziativa di Sanofi che valorizza idee e progetti inediti e non convenzionali volti a migliorare la qualità della vita e l’inclusione delle persone con disabilità, dei loro famigliari e dei caregiver. Il concorso, che premierà anche quest’anno i vincitori con un’intensa esperienza formativa in Israele, ha visto nel corso degli anni la partecipazione di decine di start up, pazienti e professionisti dell’ambito healthcare e assistenziale, contribuendo, di fatto, alla crescita del dibattito sulle nuove politiche sanitarie e alla riflessione strutturata sulla Patient-driven-Innovation.

C’è poi “MakeITCircular” a premiare le migliori idee in linea con i principi della Carta del Consumo Circolare e che ne favoriscano la sua diffusione e il coinvolgimento di diversi attori nella sua implementazione. Il contest, – realizzato da Innova Camera e dalle Associazioni dei consumatori del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU) – richiede che i progetti mirino a far conoscere gli impatti ambientali dei prodotti e dei processi industriali che li generano, promuovano la conoscenza dei concetti di “circolarità” e di “impronta ambientale” dei prodotti/servizi; superino l’approccio “usa e getta”, nel consumo e nella produzione, promuovendo valori di durabilità, condivisione, riparazione, riuso e riutilizzo dei prodotti e delle risorse materiali. In palio ci sono 3mila euro per l’idea migliore e tre premi da mille euro per altrettante menzioni speciali.

Novità, tra i contest, della decima edizione è il premio Rotary “Take a leap 2022” che prevede un riconoscimento (in denaro) rivolto al miglior Maker del Lazio individuato tra coloro che si siano distinti nell’ambito della Maker Faire Rome – tra le candidature pervenute attraverso la selezione della “Call for Maker 2022” – per innovazione, creatività e potenzialità di sviluppo, con particolare riguardo alle finalità sociali. L’attenzione della giuria sarà puntata ai progetti che abbiano avuto come obiettivi la costruzione della pace e la gestione dei conflitti, la prevenzione e cura delle malattie, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo economico comunitario, con aree di intervento che includono l’impiego e la valorizzazione dei servizi igienici, la salute materna e infantile, l’alfabetizzazione e l’educazione di base. Il contest è ideato e promosso dal Rotary Club Roma Nord, con il patrocinio del Distretto Rotary 2080 e la partecipazione del Rotaract Club Roma Nord.

Organizzazione e partner

La Maker Faire Rome, giunta alla sua decima edizione, è promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Roma, attraverso la sua Azienda speciale Innova Camera e può contare sul supporto di partner istituzionali – tra i quali il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Agenzia ICE, la Regione Lazio – e privati. 

“Maker Faire Rome – The European Edition 2022” è curata nei contenuti da Alessandro Ranellucci affiancato da un qualificato team di responsabili di area: Carlo Hausmann (food e agritech), Valentino Catricalà (arte), Andrea Lai (musica).

MFR2022 ha il patrocinio di Roma Capitale, della Commissione Europea e delle Ambasciate degli Stati Uniti e di Israele in Italia e si avvale della partnership di Sviluppo Campania, Inail, InfoCamere, Unioncamere, Dintec, Pid, PaviaSviluppo.

I tanti sponsor, nazionali e internazionali, rendono fattibile la realizzazione della manifestazione e moltiplicano l’offerta di contenuti fruibili. Tra questi Eni (main partner), Sanofi, Digi-Key Electronics, Acea, Arrow Electronics, STMicroelectronics, Unidata, Arduino, Terna, Sony, UniCredit (gold partner), Teko (silver partner).

La Maker Faire Rome conta, poi, sul prezioso supporto di media partner quali la RAI (main media partner che racconterà la Fiera attraverso tutti i mezzi del Servizio Pubblico), Il Messaggero (main media partner press & digital) e Rinnovabili.it

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Rinnovabili • Incentivi fotovoltaico, i bonus 2024 per privati e famiglie

Incentivi fotovoltaico, tutti i bonus 2024 per privati e famiglie

Dal reddito energetico ai nuovi incentivi per l’autoconsumo virtuale, dal bonus fotovoltaico al 50% ai contributi regionali. Ecco una guida completa ed aggiornata a tutti gli incentivi dedicati al fotovoltaico in Italia per famiglie e privati

Incentivi fotovoltaico, i bonus 2024 per privati e famiglie
Guida agli incentivi per il fotovoltaico residenziale 2024

Guida completa e aggiornata agli incentivi statali e regionali per il fotovoltaico 2024

Anche nel 2024, in Italia, i privati cittadini possono dotarsi di un impianto fotovoltaico facendo affidamento su una serie di sussidi dedicati, dai bandi regionali ai contributi statali. Abbiamo raccolto tutti gli incentivi al fotovoltaico 2024 in una guida, per offrire una panoramica completa e aggiornata degli strumenti di agevolazione finanziaria e fiscale attualmente in vigore e delle modalità per accedervi.

Incentivi al fotovoltaico 2024 per privati e famiglie: bonus e contributi statali

Tra fine del Superbonus 110% e nuove configurazioni dell’energy sharing, i regimi incentivanti per il fotovoltaico dei privati cittadini stanno mutando rapidamente. Oggi la tendenza generale è quella di premiare gli impianti solari in autoconsumo e mettere in campo nuovi strumenti contro la povertà energetica. Dagli ecobonus edilizi “rimaneggiati” al pannelli solari gratuiti per le famiglie a basso reddito, ecco come stanno cambiando gli incentivi per il fv residenziale.

Fotovoltaico gratuito, i contributi del Reddito Energetico (ISEE) 

Una delle grandi novità in tema di incentivi statali al fotovoltaico domestico è il Reddito energetico nazionale 2024. La misura permette di ottenere, per alcune fasce economiche della popolazione, pannelli fotovoltaici domestici in maniera gratuita grazie ad un contributo in conto capitale. Con l’obiettivo più ampio di riuscire a realizzare nell’arco di due anni – il 2024 e il 2025 – circa 31mila impianti solari residenziali al servizio di famiglie in condizione di disagio economico. Budget stanziato per il biennio: 200 milioni di euro.

Beneficiari: possono fare richiesta del Bonus Fotovoltaico Reddito Energetico tutti i nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro; oppure inferiore a 30.000 euro ma con almeno 4 figli a carico. L’incentivo è destinato al Soggetto realizzatore dell’impianto.

Tempistiche: le domande per gli incentivi possono essere presentate dal 5 luglio 2024 fino al 31 dicembre 2024, o fino ad esaurimento fondi. Dopo solo 24 ore gli 80 milioni destinati alle Regioni del Sud e le Isole sono andati esauriti. Ad oggi rimangono unicamente quelli per il resto dell’Italia.

Tipologia di intervento: Il bonus Reddito energetico 2024 incentivata i sistemi fotovoltaici residenziali su coperture e/o superfici di edifici con taglia compresa tra 2 e 6 kWp. Il contributo prevede una quota fissa massima di 2.000 euro più una quota variabile di 1.500 euro per ogni kW di potenza installata. Le agevolazioni previste dal Reddito Energetico Nazionale non sono cumulabili con altri incentivi pubblici.

Come fare domanda: L’istanza per il Reddito energetico deve essere inoltrata direttamente dalla piattaforma dedicata del Gse (Gestore dei Servizi energetici), previa iscrizione o identificazione con SPID. L’installazione di moduli fotovoltaici sul tetto va considerata manutenzione ordinaria e pertanto ricade nelledilizia libera che non richiede nessuna autorizzazione o atto amministrativo necessario per procedere immediatamente.

Fotovoltaico gratuito, i contributi del Reddito Energetico (ISEE) 

Bonus Fotovoltaico 50%  

Noto anche come Bonus Casa 50% o Bonus Ristrutturazione, questo contributo permette di portare in detrazione il 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) in caso di interventi di ristrutturazione edilizia. Ma nella lista di lavori rientra anche l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici residenziali.

Beneficiari: Possono portare in detrazione le spese sia i proprietari di singole unità abitative, sia i condomìni per le parti in comune.

Tempistiche: le agevolazioni per i pannelli fotovoltaici rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2024 (salvo proroghe).

Tipologia di interventi:  La detrazione fiscale si applica sulla spesa per impianti fv su tetto, balconi e persino le facciate degli immobili, sistemi di accumulo compresi. Coperto anche anche un eventuale ampliamento dell’impianto solare a patto che la potenza di picco resti sotto i 20 kW. Limite massimo di spesa: 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Questo incentivo permette ancora di optare tra cessione del credito o sconto in fattura, ma unicamente per gli interventi effettuati prime del 16 febbraio 2023, o entro la cui data siano stati stipulati contratti vincolanti. 

Come fare domanda:  La richiesta della detrazione IRPEF deve avvenire tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi. Per usufruire del bonus fotovoltaico al 50% è necessario:

  • il bonifico parlante, 
  • l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti i requisiti tecnici dei lavori eseguiti,
  • la congruità delle spese con computo metrico,
  • l’APE,
  • l’invio della comunicazione della scheda tecnica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Per approfondire le modalità di richiesta, leggi Bonus ristrutturazione, cosa accade se il bonifico parlante non coincide con il beneficiario.

Bonus Fotovoltaico 50%  

Superbonus 70% per il fotovoltaico residenziale

Il Bonus fotovoltaico 2024 più famoso in ambito residenziale rimane quello definito “super”. Ma abbandonato una volta per tutte il generoso e complesso 110%, il Superbonus per gli interventi di riqualificazione energetica in edilizia, pannelli solari per privati compresi, scende all’aliquota 70%. Tra tutti gli incentivi al fotovoltaico 2024, questo contributo è in assoluto il più generoso ma presenta anche rigidi paletti.

Beneficiari: possono portare in detrazione le spese i condomìni e le persone fisiche per interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate. 

Tempistiche: il Superbonus 70% rimane in vigore fino al 31 dicembre 2024, poi l’aliquota si abbassa al 65%.

Tipologia di intervento: il Bonus Fotovoltaico al 70% copre le spese sostenute nel 2024 per l’installazione di impianti solari, accumuli compresi, anche se i lavori non vengono effettivamente eseguiti nel medesimo anno. Con l’obbligo però di migliorare la certificazione energetica (APE) dell’immobile di almeno 2 classi. Il massimo che può essere detratto è 2.400 euro per ogni kW di potenza fotovoltaica installata, entro un massimo di 48.000 euro. In alcuni casi è ancora possibile chiedere la cessione del credito 2024.

Come fare domanda: Anche in questo caso la richiesta della detrazione IRPEF avviene tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi. Per usufruire del bonus fotovoltaico al 70% è necessario:

  • il bonifico parlante, 
  • l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti i requisiti tecnici dei lavori eseguiti e la congruità delle spese con computo metrico,
  • l’APE,
  • l’invio della comunicazione della scheda tecnica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Gli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili e l’Autoconsumo Diffuso 

Una forma di incentivi fotovoltaici 2024 molto convenienti è stata introdotta dal nuovo Decreto CACER e premia l’energia generata da impianti solari (ma non solo) e condivisa virtualmente nei gruppi di autoconsumo diffuso e nelle comunità energetiche rinnovabili (CER). Il regime prevede una tariffa premio riconosciuta sull’energia condivisa incentivabile e un corrispettivo di valorizzazione ARERA a rimborso di alcune componenti tariffarie (nel 2023 è stato di 8,48 euro/MWh).

Beneficiari: possono richiedere gli incentivi i condomìni nel caso dell’autoconsumo diffuso, i privati cittadini per le CER.

Tempistiche: la misura è già in vigore e può essere richiesta fino al trentesimo giorno successivo alla data di raggiungimento dei 5 GW incentivati totali; o in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2027.

Tipologia di intervento: Possono essere incentivati unicamente impianti entro 1 MW di potenza unitaria. La tariffa premio per il fotovoltaico delle CER e dei gruppi di autoconsumo varia a seconda della zona geografica e si suddivide in una tariffa fissa, legata alla potenza dell’impianto, e una tariffa variabile in funzione del Prezzo zonale.

Tabella incentivi al fotovoltaico nelle configurazioni di autoconsumo virtuale
Tabella incentivi al fotovoltaico nelle configurazioni di autoconsumo virtuale

Come accedere: L’invio della richiesta di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso può essere fatto solo dal Soggetto Referente e l’istanza deve essere trasmessa tramite il Portale informatico del GSE “SPC-Sistemi di Produzione e Consumo”. 

Incentivi per l'Autoconsumo Fotovoltaico: CER e autoconsumo diffuso 

Incentivi per pannelli fotovoltaici nel Conto Termico 3.0 

E’ ancora presto per poter richiedere queste agevolazioni ma è opportuno parlare anche della proposta di Conto Termico 3.0, schema che modifica l’attuale regime incentivante per le rinnovabili termiche. L’attuale bozza del provvedimento propone di ampliare gli interventi ammissibili, incentivando accanto alle fonti rinnovabili termiche anche l’installazione di pannelli fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, presso l’edificio o nelle relative pertinenze. A patto di sostituire contestualmente gli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti a pompe di calore elettriche

Beneficiari: La misura è aperta a privati, PA ed enti del terzo settore.

Tempistiche: Il Decreto Ministeriale è in fase di valutazione, dovrebbe entrare in vigore nel 2024 (salvo ritardi).

Tipologia di interventi: L’agevolazione è un contributo a fondo perduto (valore da definire). Attualmente sono in vigore incentivi che variano dal 40% al 65% della spesa sostenuta. Il Conto Termico è cumulabile con altri incentivi di natura non statale.

Come accedere: L’invio della richiesta di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso può essere fatto solo dal Soggetto Referente e l’istanza deve essere trasmessa tramite il Portale informatico del GSE “SPC-Sistemi di Produzione e Consumo”.

conto termico 3.0

Fotovoltaico, gli incentivi regionali 2024

Non esistono solo gli incentivi statali. Diverse Regioni in Italia offrono oggi delle agevolazioni per i pannelli fotovoltaici, destinate a privati cittadini o comunità. E in molti casi i contributi sono cumulabili con le misure di supporto distribuite a livello nazionale. Vediamo nel dettaglio i bandi regionali 2024 che sostengono la crescita del fotovoltaico residenziale, assieme a tempistiche e modalità per presentare la richiesta.

Gli incentivi al fotovoltaico residenziale del Friuli Venezia Giulia

Il bando del Friuli Venezia Giulia ammette a finanziamento l’acquisto e installazione di impianti fotovoltaici con annessi sistemi di accumulo a batteria, realizzati a servizio di unità immobiliari a uso residenziale con categoria catastale da A1 ad A9 e A11 situati nel territorio regionale.

Beneficiari: Possono partecipare al bando del FVG le persone fisiche residenti nel territorio regionale, ma la richiesta deve essere legata ad un solo immobile.

Tempistiche: il bando regionale è stato lanciato nel 2023 ma le richieste possono essere ancora presentate fino alla fine del 2024.

Tipologia di intervento: gli incentivi sono concessi a fondo perduto nella misura del 40% del costo totale dell’intervento. Per un impianto fotovoltaico di taglia sotto i 800 W (compresi anche i sistemi fotovoltaici Plug and Play da balcone) è ammissibile un costo massimo di 1.720 euro; per un impianto di potenza pari o superiore a 800 W, è ammissibile un costo massimo di 3000 euro al kW (per un totale massimo di 18.000 euro).

Come accedere: la domanda di incentivo deve essere presentata esclusivamente “online” attraverso il sistema “ISTANZE ONLINE” della Regione. L’incentivo è cumulabile con le detrazioni fiscali nazionali e con altri incentivi, purché la somma delle agevolazioni ottenute non superi la spesa complessivamente sostenuta.

Emilia Romagna: Contributi per le Comunità energetiche rinnovabili

L’Emilia Romagna ha lanciato un Bando del valore di 6 milioni euro, per favorire lo sviluppo di CER, in coerenza con la L.R. 5/2022, attraverso la concessione di contributi economici a copertura dei costi per l’installazione degli impianti fotovoltaici di  accumulo dell’energia a servizio delle comunità energetiche stesse e delle relative spese tecniche.

Beneficiari: le Comunità Energetiche Rinnovabili ubicate sul territorio della Regione Emilia-Romagna.

Tempistiche: il bando dell’Emilia Romagna si è aperto il 12 giugno 2024 per chiudersi il 31 ottobre 2024.

Tipologia di intervento: Per ogni Impianto/Unità di produzione deve essere presentata una singola domanda di contributo ed è riconosciuto il 25% dell’importo minore tra: la spesa ammissibile effettivamente sostenuta per l’investimento e  il massimale di spesa ammissibile previsto per l’investimento. La percentuale di contributo riconosciuta per ciascun impianto potrà essere aumentata del 5% qualora la CER sia situata in aree montane ed interne del territorio regionale, oppure vi prendano parte Soggetti economicamente svantaggiati (ISEE fino a 15.000 €), o il progetto sia localizzato nelle aree interessate dall’emergenza alluvione del Maggio 2023.

Come accedere: La domanda di contributo dovrà essere trasmessa alla Regione tramite applicativo web Sfinge 2020. I contributi del bando sono cumulabili con altri aiuti di Stato.

Fotovoltaico residenziale, il bando 2024 della Toscana

Quest’anno la Toscana ha pubblicato il Bando contributi “Casa a zero emissioni” finalizzato al miglioramento della qualità dell’aria nei 14 Comuni dell’area di superamento “Piana lucchese”. L’intervento stanzia 6 milioni di euro per interventi di dismissione di generatori di calore già installati e a uso residenziale a favore di pompe di calore ad alta efficienza, a cui possono essere aggiunti pannelli fotovoltaici con sistema di accumulo a batterie. 

Beneficiari: possono richiedere gli incentivi al fotovoltaico i cittadini residenti nei comuni Altopascio, Capannori, Lucca, Porcari, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Massa e Cozzile, Montecatini Terme, Monsummano Terme, Montecarlo, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Uzzano. Ma le richieste devono riferirsi ad un singolo immobile per famiglia.

Tempistiche: il bando è stato aperto il 15 febbraio 2024 e rimarrà in vigore fino a esaurimento fondi.

Tipologia di intervento: in caso di sostituzione di caminetto a legno o stufa a biomassa, il bando della Toscana permette usufruire di un contributi a fondo perduto fino ad un massimo di 3.000 euro per l’acquisto di un impianto fotovoltaico. Più altri 500 euro in caso di aggiunta di un sistema di accumulo. L’incentivo scende a 2.400 euro massimi in caso di sostituzione di un impianto a gasolio.

Come Accedere: solo online tramite la piattaforma di Sviluppo ToscanaLe agevolazioni sono cumulabili con gli incentivi nazionali del Conto Termico e degli ecobonus edilizi e possono essere incrementate in base all’ISEE.

Fotovoltaico Basilicata, il bonus 2024

Per il 2024 la Regione Basilicata ha messo a disposizione 15 milioni di euro con cui incentivare il fotovoltaico residenziale e altri impianti rinnovabili domestici. Alla cifra si aggiungono 24 milioni di euro per il 2025.

Soggetti beneficiari: proprietari o usufruttuari di immobili in cui gli stessi hanno la residenza.

Tempistiche: Il bonus fotovoltaico della Basilicata può essere richiesto dall’8 aprile fino al 31 dicembre 2025 o fino a esaurimento budget.

Tipologia di interventi: Il regime lucano assegna contributi a fondo perduto valido per impianti fotovoltaici con una potenza non inferiore a 3 kWp (5% di tolleranza). Il sussidio può arrivare fino a un massimo di 10.000 euro compresi i sistemi di accumulo.

Come accedere:  La procedura di prenotazione delle risorse è “a sportello”. Le istanze devono essere presentate attraverso la piattaforma “Centrale bandi” della Regione Basilicata.

Bonus fotovoltaico basilicata 2024

Incentivi al fotovoltaico 2024, il bando della Lombardia

La Regione Lombardia è storicamente uno delle amministrazioni territoriali che più ha incentivato il fotovoltaico residenziale. Dai bonus destinati ai pannelli solari sul tetto a quelli per l’accumulo fotovoltaico passando per i contributi elargiti alle comunità energetiche, la Regione si è sempre distinta. Divenendo non a caso, la prima in Italia per numero di impianti solari in esercizio e per autoconsumo solare. Nel 2024 lo slancio “locale” si è affievolito, per lasciare spazio ai nuovi sussidi statali. Reddito Energetico Nazionale e Bonus fotovoltaico 70% in primis. Ma qualcosa ancora persiste come nel caso del Bando Rifugi Alpini del valore di 5.000.000 euro, finalizzato a supportare interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico.

Soggetti beneficiari: Possono chiedere gli incentivi i gestori o i proprietari di rifugi alpinistici ed escursionistici di Comuni montani o parzialmente montani.

Tempistiche: le domande possono essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 10 luglio 2024 ed entro le ore 16.00 del 31 ottobre 2024.

Tipologia di Intervento: Si tratta di una sovvenzione a fondo perduto di massimo 300.000 euro a per singolo rifugio. Gli incentivi supportano tra le altre cose, anche l’installazione di impianti fotovoltaici ed eventuali sistemi di accumulo. Ogni soggetto richiedente può presentare più domande nel limite dell’importo max. complessivo di 600.000 euro.

Come accedere: La domanda deve essere presentata esclusivamente mediante la piattaforma Bandi e Servizi della Regione Lombardia all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it.

Rinnovabili •
About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.


Rinnovabili • Il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili è entrato in vigore

Il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili è entrato in vigore

Il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili del MASE è entrato in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 2 luglio 2024. Ecco tutte le norme e la suddivisione regionale della nuova potenza verde

Il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili è entrato in vigore
le nuove norme del Decreto Aree Idonee 2024. Via depositphotos

Il Decreto Aree Idonee Rinnovabili è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Dopo un lungo periodo di rimpalli tra MASE (Ministero dell’Ambiente) e Regioni, il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili ha concluso il suo iter normativo. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 2 luglio 2024, il provvedimento ministeriale è entrato ieri formalmente in vigore. Nato con l’obiettivo di fare chiarezza sulle aree da destinare o meno agli impianti eolici e fotovoltaici, il testo finale, tuttavia, non centra a pieno l’obiettivo. Il braccio di ferro innescato da poter centrale e potere locale ha ottenuto come risultato quello di demandare il peso delle decisioni più importanti alle amministrazioni regionali. Senza compiere di fatto quella semplificazione e omogeneizzazione inizialmente sperata.

Ma il decreto in questione è molto di più. Nelle sue pagine sono infatti contenute le nuove quote di Burden Sharing, ossia le ripartizioni regionali dell’obiettivo nazionale per la capacità rinnovabile 2030. Nel dettaglio le 19 Regioni e le due Province autonome di Trento e Bolzano dovranno spartirsi 80 GW di potenza verde attesa per la fine del decennio.

Decreto Aree idonee 2024, cosa contiene il testo

Il Decreto Aree Idonee Rinnovabili è composto da 9 articoli in totale, suddividendo le norme in due capitoli: la ripartizione della potenza fra regioni e province autonome; i principi e i criteri per l’individuazione delle cd. aree idonee.

La disciplina è stata voluta dal decreto legislativo n. 199 del 2021, ma nella pratica avrebbe dovuto rispondere ad un bisogno “storico”. L’obiettivo iniziale era, infatti, quello di ridurre al minimo quegli spazi di dissidio che hanno connotato in passato il rapporto tra livelli di Governo proprio in riferimento al tema delle FER.

Tuttavia il provvedimento risponde anche ad una seconda esigenza, ossia dividere tra i territori quegli 80 GW di potenza verde che il Belpaese dovrebbe installare entro la fine di questo decennio. Nel dettaglio a ogni regione è stata assegnata una capacità minima da raggiungere annualmente, a partire dal 2021. Nel conteggio annuale rientrano tutti i nuovi impianti e i progetti di potenziamento. Sia terra che in mare. Ma vediamo la ripartizione nel dettaglio.

Burden Sharing 2030, le nuove capacità rinnovabile regionale

 Ai fini del calcolo per il raggiungimento degli obiettivi territoriali, il Decreto Aree Idonee Rinnovabili tiene conto della potenza nominale degli impianti nuovi, potenziati, riattivati, ricostruiti integralmente o oggetto di rifacimentoentrati in esercizio dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre dell’anno di riferimento”. Compreso il 100% della capacità installata in mare.

Per questi ultimi il Decreto prevede, in caso di connessioni ricadenti in regioni diverse da quelle in cui insistono gli impianti offshore, una speciale ripartizione della potenza. Il 20% a carico del territorio  in cui si trovano le infrastrutture di connessione  alla  rete  elettrica  e  il restante 80%, “in via proporzionale rispetto alla reciproca  distanza, tra le altre regioni  la cui costa sia direttamente  prospiciente l’impianto”. 

Ai fini del raggiungimento dei target regionali il nuovo schema Aree Idonee Rinnovabili riconosce per gli impianti geotermici ad alta e media entalpia e quelli idroelettriciuna potenza nominale aggiuntiva pari alla potenza di ogni fonte rinnovabile per il relativo parametro di equiparazione”. Contestualmente il testo affida al GSE il compito di pubblicare i parametri di equiparazione sulla base della producibilità media rilevata da idro e geotermia rispetto a quella da fonte fotovoltaica.

Il contributo maggiore? Sempre quello della Sicilia con oltre 10,4 GW per la fine del decennio, seguita dalla Lombardia (8,7 GW) e dalla Puglia (7,3 GW).

Decreto Aree Idonee 2024, la capacità assegnata alle Regioni

Impianti rinnovabili: aree Idonee, non idonee, ordinarie o vietate

In base al provvedimento Regioni e Province avranno 180 giorni per individuare sul loro territorio con propria legge quattro tipologie di zone:

  • Le aree idonee, caratterizzate da un iter accelerato ed agevolato per la costruzione ed esercizio degli impianti a rinnovabili.
  • Le aree non idonee, le cui caratteristiche sono incompatibili con l’installazione di specifiche tipologie di impianti, sulla base delle linee guida governative già emanate.
  • Le aree ordinarie, ossia aree diverse dalle precedenti in cui si applicano i regimi autorizzativi ordinari.
  • Le aree vietate, zone che in base alle nuove norme introdotte con l’art.5 del DL Agricoltura sono precluse agli impianti fotovoltaici a terra.

Il potere di definire zone “appropriate e non” rimane, dunque, in mano alle autorità regionali e provinciali, ma, in caso di mancata adozione delle legge nei termini previsti e dopo un richiamo ufficiale con nuovo termine, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica adotterà “le opportune iniziative ai fini dell’esercizio dei poteri sostitutivi”.

Decreto Aree Idonee Rinnovabili: Principi e Criteri di individuazione

Il tema è stato uno dei più discussi durante l’iter di approvazione. Dopo una serie di rimaneggiamenti del testo, la formula finale del DM Aree idonee 2024 chiede alle Regioni di prendere in considerazione la massimizzazione delle aree da individuare al fine di agevolare il raggiungimento degli obiettivi del Burden sharing. Dando priorità all’impiego di superfici di strutture edificate, quali:

  • capannoni industriali
  • parcheggi, 
  • aree a destinazione industriale, artigianale, per servizi e logistica.

E verificando  nel contempo l’idoneità di aree non  sfruttabili per altri scopi, come ad esempio le  superfici agricole non utilizzabili.

Alle amministrazioni regionali è lasciata la possibilità di classificare le superfici o le aree come idonee differenziandole sulla base della fonte, della taglia e della tipologia di impianto. Tenendo conto “delle aree immediatamente idonee di cui all’articolo 20, comma 8 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto”.

Nelle aree non idonee entreranno automaticamente tutte quelle zone e superfici ricomprese nel perimetro dei beni sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio. 

Una delle parti più contestate? Le nuove fasce di rispetto, ossia quelle porzioni di territorio a protezione di elementi sensibili nelle quali le trasformazioni urbanistico-edilizie sono sottoposte a disciplina specifica. In base al nuovo decreto le Regioni possono stabilire una fascia di rispetto dal perimetro dei beni sottoposti a tutela di ampiezza differenziata a seconda della tipologia di impianto. Con un limite massimo di 7 chilometri. I rifacimenti sono esclusi.

Leggi qui il testo in Gazzetta Ufficiale

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Rinnovabili • Incentivi Reddito Energetico, il Sud termina i fondi in 24 ore

Incentivi Reddito Energetico, il Sud termina i fondi in 24 ore

Con oltre 10mila richieste inoltrate attraverso lo sportello del GSE, le famiglie del Mezzogiorno e delle Isole hanno rapidamente saturato il contingente. Ora restano solo gli incentivi di reddito energetico per le altre regioni

Incentivi Reddito Energetico, il Sud termina i fondi in 24 ore
Il contatore degli Incentivi del Reddito Energetico 2024. Credits: GSE

 In un giorno prenotato l’80% delle risorse del REN 2024

Gli incentivi del Reddito Energetico Nazionale sono stati un successo. Perlomeno nelle Regioni del Sud Italia, dove in appena 24 ore sono andati esauriti gli 80 milioni di euro messo a disposizione dal regime. Lo hanno fatto sapere il 6 luglio, con note stampa separate, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetici (MASE) e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Al netto  dei controlli e delle possibili rinunce, il REN 2024 ha mostrato come l’interesse per il fotovoltaico residenziale sia ancora particolarmente attivo. E come la misura, nata nel 2019 come strumento regionale di contrasto alla povertà energetica, abbia seguito il giusto corso.

Il Reddito Energetico ha visto la luce la prima volta nel Comune di Porto Torres, in Sardegna, come un progetto fortemente voluto dal sindaco pentastellato Sean Wheeler. L’obiettivo? Portare avanti un percorso sociale di rilancio economico del territorio, dotando le famiglie in difficoltà di pannelli solari gratuiti.

La bontà dell’iniziativa, dimostratasi fin da subito un successo, ha convinto prima altre regioni a replicare lo strumento e il poi il Governo Conte a studiare un meccanismo applicabile a tutto il paese. Tuttavia per trasformare l’idea in realtà sono occorsi anni, a causa sia del cambio di Governo e del rimpasto delle funzioni ministeriali che del particolare periodo storico.

Oggi appare chiaro che l’intuizione di Porto Torres possa costituire uno strumento interessante per alleviare la povertà energetica (allora, ben lontani dal caro bolletta 2022, si stimava un risparmio per famiglia di 150-200 euro). Un’opinione condivisa dal ministro dell’Ambiente Pichetto secondo cui “lo strumento ha avuto un buon  impatto e si rivelerà molto utile; in chiave economica ed energetica per le famiglie che lo hanno scelto, ma anche più in generale verso i nostri obiettivi di crescita delle rinnovabili sul territorio”.

Ma veniamo ai dati di questo fine settimana. Secondo le informazioni condivise dal GSE, le domande provenienti da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna hanno saturato il contingente dedicato al Mezzogiorno. Ossia 80 milioni di euro su un totale annuale di 100 milioni.

Da questi territori sono arrivate, infatti, oltre 10.500 richieste di accesso agli incentivi Reddito Energetico 2024 in appena 24 ore, dalle 12.00 di venerdì 5 luglio 2024.

Ma il portale del GSE resterà aperto. In ballo ci sono ancora le risorse destinate alle famiglie con basso ISEE nel resto delle Regioni e Province autonome d’Italia. In questo caso il budget di 20 milioni di euro risulta “prenotato” solo per un quarto (dati aggiornati all’8 luglio 2024). Con 618 richieste pervenute.

Per controllare l’andamento degli incentivi REN 24 viene in aiuto il Contatore del GSE che mostra le risorse residue, suddivise per zona geografica e in funzione delle richieste depositate.

In attesa di capire quando il bando sarà definitivamente chiuso e se il Gestore riaprirà lo sportello nel corso dell’anno per riassegnare le risorse liberate da rinunce ed esclusioni, c’è chi propone di anticipare gli incentivi del Reddito energetico 2025.

“Visto il grande successo, chiediamo al Governo di anticipare il bando di febbraio, che prevede altri 100 milioni di euro, in modo da permettere a tutti coloro che sono rimasti esclusi di poter fare richiesta”, scrive Antonio Trevisi, Senatore del Movimento 5 Stelle. “È fondamentale agire rapidamente per soddisfare le esigenze dei cittadini e sfruttare al meglio le risorse disponibili e per questo motivo lancio un appello per l’apertura del nuovo bando nazionale già a settembre, evitando di aspettare fino al 2025, e sollecito la Regione Puglia a riaprire il bando del reddito energetico per i fondi residui. E non dimentichiamo che il reddito energetico non è solo un aiuto economico per le famiglie italiane, ma rappresenta anche un passo significativo sul piano ambientale, verso un futuro più sostenibile”.

Leggi anche Incentivi fotovoltaico, i bonus 2024 per privati e famiglie

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