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Il meglio dell’innovazione green per i 10 anni di Maker Faire Rome

Dalla cappa ecologica che trasforma gli scarti alimentari in compost ai biomattoni a base di ortica: Maker Faire Rome - The European Edition ha portato sotto i riflettori progetti e idee sostenibili in grado di fare la differenza

Maker Faire Rome
Credits: Maker Faire Rome

 L’evento si chiude con 45mila presenze nei giorni della manifestazione

(Rinnovabili.it) – “Maker Faire Rome – The European Edition”, l’evento dedicato all’innovazione e alla tecnologia organizzato dalla Camera di Commercio di Roma chiude la sua decima edizione con un nuovo successo. Nei tre giorni di fiera e negli eventi speciali di approfondimento, ha richiamato a sé ben 45mila persone, tra visitatori, espositori e oratori. Un’affluenza che dimostra ancora una volta la grande capacità della manifestazione di coinvolgere un pubblico sempre più variegato, creando una solida rete tra ricercatori, inventori e imprese.

“Raggiungere con un crescente successo il traguardo dei dieci anni – afferma il Presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavantiè motivo di orgoglio e di soddisfazione. La manifestazione è ormai un punto di riferimento consolidato, a livello europeo, per il mondo dell’innovazione nel suo coinvolgere maker, imprese, università, scuole, enti di ricerca e istituzioni. Ringrazio tutti i numerosi partner, pubblici e privati, che continuano a sostenerci senza esitazione. Senza di loro non avremmo mai potuto raggiungere questo importante risultato”.

Per tre giorni, dal 7 al 9 ottobre, Maker Faire Rome 222 si è fatta vetrina di una serie novità interessanti nel campo tecnologico. I progetti e le idee in mostra hanno offerto uno sguardo al futuro della robotica, dell’IoT, dell’agrifood, della mobilità, della digitalizzazione e delle tecnologie virtuali, toccando anche l’arte e la musica. E riservando uno spazio anche a soluzioni direttamente legate ai grandi temi sostenibili, dall’economia circolare all’ecodesign passando per la produzione energetica verde.

Il lato green di MFR 22

Negli spazi dell’ex-Gazometro hanno così preso vita elettrodomestici intelligenti, sistemi per il monitoraggio della qualità atmosferica, nuovi materiali da costruzione e impianti fotovoltaici invisibili a occhio nudo. Soluzioni all’avanguardia messe a punto da studenti, scienziati e aziende grandi e piccole.

È il caso “Komposta”, la cappa per cucine creata dalla italiana Rithema. Il sistema non si limita a catturare i fumi della cottura, ma anche a sfruttare il calore disperso dal piano per essiccare gli alimenti o trasformare gli scarti di frutta e verdura in compost, sfruttando il calore proveniente dal piano cottura.

Sempre in ambito domestico, non si può non parlare di “Ardu-Frigo” realizzato da studentesse e studenti della scuola secondaria di Cadmiate. Di cosa si tratta? Di un dispositivo da applicare sull’anta del frigorifero, capace di monitorare le aperture nel corso di una giornata. Aiutando le persone a usare l’elettrodomestico più consapevolmente tramite messaggi ed allarmi.

Dal frigo alle finestre. Alcuni allievi del II ciclo del percorso per “Tecnico superiore per la gestione e la verifica di impianti energetici” dell’ITS “Efficienza energetica” di Basilicata, hanno portato in mostra l’infisso fotovoltaico Sunner. Il dispositivo è dotato di un doppio vetro antisfondamento e di una sottile pellicola solare.

Punta sul thin film anche ASCA, azienda che progetta, sviluppa e produce soluzioni fotovoltaiche organiche facili da integrare. Le celle solari portate alla Maker Faire Rome 2022 vantano un peso sotto ai 500 g per m2 e una trasparenza di base del 20% che può essere facilmente aumentata fino al 50%. Non solo. Possono operare a livelli di intensità luminosa inferiori rispetto ad altre tecnologie fv, rendendosi utili anche nelle installazioni indoor.

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L’innovazione raggiunge anche le mura domestiche. La Classe 5A di Chimica ITI Cannizzaro ha presentato un biomattone realizzato in fibre di ortica, ossido di calcio e acqua. I ricercatori del Dipartimento Ingegneria Chimica Materiali Ambiente dell’Università Sapienza di Roma hanno realizzato invece un mattone forato con cavità frattali in grado di migliorare le capacità meccaniche e ottenuto da un mix di cemento e pneumatici usati. O ancora, il “Wolfwall” creato dalla designer Alessandra Tuseo. Wolfwall è un materiale termo-fonoisolante prodotto con il riciclo dei peli persi normanne dai cani.