Dai nanocompositi metallici arriva il rivestimento che rende le finestre più isolanti, riducendo il passaggio del calore, senza compromettere la luminosità
Migliorare le prestazioni degli edifici e rendere le finestre più isolanti è essenziale per ridurre le emissioni
(Rinnovabili.it) – E’ ormai assodato che gli edifici sono responsabili di un buon 40% delle emissioni di gas serra, ciò che gioca a maggior sfavore è sicuramente il consumo di energia per raffrescare o riscaldare l’ambiente. Così come l’involucro opaco, anche le qualità delle superfici trasparenti sono determinati ed il rendere le finestre più isolanti è certamente un obiettivo comune di molti ricercatori.
Una soluzione a quest’ultimo problema arriva da un team franco-giapponese che ha messo a punto un rivestimento in nanocompositi metallici migliora le proprietà isolanti delle finestre.
Di fatto il nuovo rivestimento impedisce il passaggio dei raggi del vicino infrarosso e di quelli ultravioletti, senza però compromettere il passaggio della luce visibile.
“Sebbene la fabbricazione di un prodotto commerciale sia ancora molto lontana, il nostro lavoro ha dimostrato un miglioramento significativo delle proprietà di blocco dei raggi UV e NIR rispetto alla ricerca precedente“, afferma il chimico Fabien Grasset, direttore della ricerca presso il French National Center for Scientific Research (CNRS).
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Bilanciare le componenti per raggiungere il massimo risultato
Per ottenere finestre sempre più isolanti, i ricercatori si sono concentrati sull’impiego di nanocompositi a base di cluster in niobio-tantalio contenenti ioni di cloruro o bromuro. Dopo una serie di test è emerso che la soluzione che utilizzava il cloruro risultava la più efficace nel bloccare i raggi del vicino infrarosso ed i raggi UV. La quantità di raggi bloccati dipende dalla concentrazione, dispersione e stato di ossidazione di questi cluster, di conseguenza mettendo a punto i parametri, il team franco-giapponese ha raggiunto i risultati sperati.
La matrice di base che ha ospitato i nanocluster è composta da polivinilpirrolidone (PVP), un materiale idrosolubile, a sua volta applicata sopra un vetro ITO a base di ossido di indio-stagno.
A differenza delle ricerche fino ad ora condotte, le finestre isolanti ottenute con questo metodo, hanno mostrato una maggiore trasmittanza alla luce visibile, pur schermando sempre i raggi UV e NIR. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Science and Technology of Advanced Materials.