Daylight è l'ufficio low cost progettato da James Whitaker che sfrutta 10 container connessi tra loro per favorire l'ingresso della luce naturale ed abbassare i consumi
(Rinnovabili.it) – L’architetto londinese James Whitaker ha progettato un ufficio low cost, costruito con l’accostamento di container per le spedizioni, per un’agenzia fotografica tedesca. Purtroppo l’azienda ha chiuso prima della realizzazione dell’edificio e adesso l’architetto è in cerca di clienti per completare il progetto.
Dieci container per le spedizioni sono incastrati insieme per andare a formare un open space che si ramifica in 6 spazi di lavoro indipendenti, da una a tre postazioni, mentre l’ultimo container contiene il bagno. Il progetto è stato pensato per la campagna tedesca ma secondo Whitaker può adattarsi ad ogni tipo di ambiente.
La parte finale di ogni contenitore per il trasporto è sostituita da una vetrata e la composizione dei vari elementi è stata studiata per far penetrare la luce in ogni ora del giorno. Dei dieci elementi quattro sono orientati verso l’alto ed hanno forature anche nella parte superiore per massimizzare l’ingresso della luce naturale ed abbassare il consumo di elettricità.
“L’ispirazione per il progetto è venuta dalle sfaccettature dei cristalli che ho visto in un laboratorio scientifico e dal castello dell’undicesimo secolo che si affaccia su Hechingen.” Ha spiegato Whitaker.
Il Castello di Hohenzollern, ricostruito da re Federico Guglielmo IV di Prussia, esalta la verticalità della struttura con una serie di torrette neogotiche dal tetto molto inclinato che svettano sulla collina e che l’ufficio low cost cerca di replicare con i container collegati tra loro.
Prima che il progetto venisse annullato era stato chiesto ad un fornitore di container di Rotterdam di lavorare gli elementi in modo che potessero essere connessi tra di loro con elementi metallici, mentre un supporto di cemento avrebbe sollevato leggermente la struttura dal terreno.
Il progetto Daylight è un insieme di elementi autonomi che vanno a formare un edificio unitario e sfaccettato, progettato con un’attenzione particolare al gioco di luci ed ombre allenata dall’architetto durante le sue esperienze da fotografo.
“Visualizzazione e fotografia sono simili per molti aspetti. Una buona fotografia deve sedurre lo spettatore ed invogliarlo a saperne di più, deve attrarlo e scatenare un’emozione. La visualizzazione del progetto attraverso i render fa lo stesso ed io la intendo nello stesso modo in cui intendo la fotografia.” Ha spiegato l’architetto.