SOM, BIG, Piano, Perrault, Tange, MVRDV, sono solo alcune delle archistar che progetteranno i grattacieli green per 'Arcipelago21', l'ECOdistretto tecnologico progettato da Libeskind per Seoul
E’ di pochi giorni fa l’annuncio che tra i progettisti delle 20 incredibili torri che andranno a disegnare il nuovissimo Yongsan International Business District (YIBD), ci sarà anche l’architetto francese Dominique Perrault.
Qui nel cuore della capitale storica della Corea del Sud, alle pendici dei monti Nam e incorniciata dal maestoso fiume Ham che attraversa uno dei più rigogliosi parchi naturali della nazione, sorgerà il nuovo quartiere di Yongsan, ribattezzato “DreamHub” dai suoi creatori, un gruppo di venti grandi colossi aziendali coreani.
All’origine del progetto, c’è l’esigenza di rilanciare una regione martoriata da numerose guerre e sconvolgimenti politici, che destabilizzarono profondamente gli equilibri interni; nel tentativo di far rifiorire l’antico splendore, i pianificatori della città di Seoul decisero nel 2008 di investire nel futuro, trasformando un’area strategica della capitale, nel più grande distretto internazionale in grado di coniugare business ed ecologia: un prototipo di città unico nel suo genere, dove potranno coesistere, produttività e sostenibilità, senza in alcun modo andare ad intaccare la qualità della vita dei futuri cittadini.
Una gara tra “stars” quella lanciata nel 2008 dai promotori di “Dreamhub”, chiamando a raccolta 5 grandi nomi dell’architettura internazionali, per la realizzazione del miglior masterplan per Yongsan IBD: Asymptote con Hargreaves Associates, Foster + Partners, Jerde Partnership, Skidmore Owings and Merrill (SOM) e lo Studio di Daniel Libeskind.
Dopo circa un anno di studio e grazie al milione di dollari che ciascuno dei team di progettazione ha ricevuto per la sola proposta preliminare, venne identificato il vincitore del concorso, nel masterplan dell’architetto Daniel Libeskind: Archipelago 21.
IL MASTERPLAN DEI SOGNI COREANI
Soprannominato “Archipelago 21” dai suoi stessi creatori, il Master Plan per “Yongsan Dream” è a tutti gli effetti un insieme di “isole”, rappresentate in questo caso dai grandi edifici verticali, inseriti in un tessuto verde ampio ed attrezzato, articolato tra spazi di superficie e zone sotterranee, creando appunto, un “arcipelago” di proposte destinate a disegnare le greencity di domani.
Una volta ultimato Yongsan Dremhub diventerà un bacino di raccolta per infinite sperimentazioni a tutto campo, partendo dalle architetture, fino ad arrivare ai mezzi di trasporto elettrici.
GRANDI FIRME PER UN GRANDE PROGETTO
Ma l’unicità del progetto si riflette nelle prestigiose architetture che qui troveranno spazio: all’interno del masterplan di Libeskind, altre 20 grandi firme si esprimeranno nella progettazione di altrettanti grattacieli green, delle più svariate ed uniche dimensioni e destinazioni d’uso, ma con un unico denominatore comune: efficienza.
Tra i prescelti ci saranno anche MVRDV, Renzo Piano, SOM, BIG, Libeskind, Dominique Perrault, REX, Asymtote, KPF, Renzo Piano, Tange, Adrian Smith + Gordon Gill.
I progetti delle archistar non sono ancora stati tutti ufficializzati, tuttavia nel corso degli ultimi mesi, alcuni dei diretti interessati hanno pubblicato maggiori dettagli riferiti alle architetture, lasciando intravedere un’incredibile varietà di contenuti.
Cross # Tower, BIG
Annunciato i primi di maggio, il progetto del team Bjarke Ingels Group consiste in due torri affiancate, alte rispettivamente 214 e 204 metri, che per ottimizzare superficie, collegamenti interni ed efficienza dell’involucro, sono collegate tra loro da due “ponti” aerei destinati ad altrettante residenze. Le coperture di questi spazi sospesi sono destinate a verde pensile, che permetterà anche agli inquilini dei piani più alti di beneficiare di un giardino privato. Il tetto giardino servirà da isolante naturale per le coperture e permetterà di recuperare il quantitativo massimo di acqua piovana, per purificarla e riutilizzarla in un secondo momento. Anche l’orientamento della torre è stato deciso ad hoc, ottimizzando l’illuminazione naturale senza penalizzare il benessere igrotermico interno.
Dancing Dragon, ADRIAN SMITH + GORDON GILL
Infatti all’interno di questi elementi vetrati sono inserite delle microfessure, che grazie ai moti convettivi ed allo sbalzo di temperatura generato dall’accumulo del calore sul vetro, permettono di aereare l’intero grattacielo senza ricorrere a mezzi artificiali.
Le eccellenti performance energetiche che sarà in grado di raggiungere questo grattacielo saranno merito della collaborazione con il team di ingegneria tedesco PositivEnergy Practice che fornirà alla struttura impianti fotovoltaici, tripli vetri, tetto giardino, pannelli radianti a pavimento, fuel-cell di cogenerazione.
The Cloud, MVRDV
The Blade, DOMINIQUE PERRAULT
Project R6, REX
Il completamento del più grande progetto della nazione, 3 mln di mq, verrà a costare complessivamente circa 28 mld di dollari e dovrebbe terminare entro il 2018, con il completamento di tutti i grattacieli e del grande parco urbano realizzato da Martha Swartz.