Primizie e verdura fresca costano molto nella Grande Mela. Così il progetto Swale vuole promuovere orti urbani e informali per raccolti di cibo sano e gratuito
(Rinnovabili.it) – Rosmarino, radicchio e cavolo riccio galleggiano sul fiume Hudson sotto le fronde di salici e limoni. Li trasporta Swale, una chiatta di 24 m per 9 trasformata per l’occasione in foresta urbana galleggiante. Obiettivo del progetto: coinvolgere i cittadini e dimostrare che primizie e ortaggi vari possono diventare un “servizio pubblico”, invece di restare un bene piuttosto costoso.
Da qui nasce, per protesta, Swale. La foresta urbana – galleggiante, altrimenti violerebbe le regole – denuncia questa stortura. “Lo consideriamo un passo avanti per cambiare questa norma municipale – spiega Mary Mattingly di Swale – crediamo che i benefici siano superiori a qualsiasi rischio potenziale che ha frenato la città dall’usare le coltivazioni urbane come parte dell’infrastruttura urbana”.
A partire dal prossimo giugno, i newyorchesi potranno sfruttare l’occasione e visitare la foresta galleggiante per un mese. Tre le tappe: Brooklyn, Governors Island e il Bronx. “A differenza delle coltivazioni tradizionali – continua Mattingly – le foreste vegetali richiedono meno cure. Non devono essere ripiantate ogni anno, si prendono cura di sé in quasi tutto. Perché il cibo gratuito e sano non può essere un servizio pubblico, invece che un bene costoso?”.
Durante la tappa a New York, Swale ospiterà anche installazioni e performance curate da Eco_Hack, un collettivo di artisti impegnato a far riflettere il pubblico sulla relazione tra natura e tecnologia attraverso installazioni ecologiche e digitali.