Potrebbe essere arrivata la fine per Superbonus e detrazioni edilizie ordinarie, tra le ipotesi al vaglio di Fratelli d'Italia ci sarebbe un bonus unico con assegnazione in base al reddito e alla tipologia di immobile.
Ance chiede una proroga di sei mesi per recuperare il tempo perso con le cessioni bloccate
(Rinnovabili.it) – Mentre Ance e la Filiera delle Costruzioni si battono per far sopravvivere migliaia di imprese proponendo una proroga almeno di sei mesi sul 110% per villette e condomini, Fratelli d’Italia starebbe studiando un restyling totale del Superbonus e delle detrazioni ordinarie legate al comparto edile. Le indiscrezioni riportate da Ansa e Sole 24Ore, arrivano da fonti interne al partito di centrodestra guidato da Giorgia Meloni.
L’ipotesi al vaglio sarebbero proprio quelle di far convogliare in un unico bonus fiscale, la giungla di detrazioni al momento disponibile a livello nazionale, puntando ad una percentuale di detrazione compresa tra il 60 e il 70%. Quello che sembra sempre più certo è il pensionamento del Superbonus, “nato con un obiettivo nobile”, secondo la leader di Fratelli d’Italia, ma basato su una norma “scritta male e applicata peggio”. I molteplici correttivi in corso d’opera non hanno di certo aiutato questo sistema di detrazione che ha saputo rilanciare il settore edile ed il tema delle riqualificazioni, ma che è stato da subito preso in ostaggio dai “furbetti” delle frodi.
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Molti i bonus in scadenza
Di fatto non è solo il Superbonus che si appresta ad arrivare alla fine. La detrazione del 110 si concluderà a fine anno per le unifamiliari (sempre a patto che abbiano già completato il 30% dei lavori), i condomini avranno invece tempo fino al 31 dicembre 2023, dopodichè la percentuale scenderà progressivamente per concludersi definitivamente a fine 2025.
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Al bonus barriere architettoniche 75% restano ormai solo gli ultimi mesi dell’anno, così come anche per il bonus facciate già sceso al 60%.
Da qui l’ipotesi di convogliare tutti i bonus in una sola detrazione fiscale, ma che possa essere applicata a lungo termine e, soprattutto, che sia sostenibile in termini economici per le casse dello Stato.
Superbonus e detrazioni in base al reddito e garanzie per gli esodati
Sempre voci di corridoio, parlano poi di una diversificazione del bonus in base al reddito ed alla tipologia di immobile, con distinzioni tra prima casa o seconda. Ma il vero problema da gestire urgentemente, sono i migliaia di “esodati” portati con se dal blocco alle cessioni dei crediti per il Superbonus. Nonostante l’intervento del Dl Aiuti e del bis, la situazione resta ancora ingolfata. Si contano sulle dita di una mano le Banche che hanno davvero iniziato a ricedere i crediti alle partite iva. Per questo dall’ANCE arriva la richiesta di una proroga si almeno sei mesi sulle scadenze del Superbonus stabilite dall’ultima Legge di Bilancio ed auspicando che non si arrivi ad approvare ulteriori norme retroattive che possano minare la “naturale durata della misura”.