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Superbonus 110%: chi avrà diritto alla detrazione nel 2023

Con la conversione in Legge del Dl Aiuti Quater si completa il nuovo panorama del Superbonus 110%. Condomini, unifamiliari e Unità indipendenti, chi avrà diritto alla detrazione maggiore?

Superbonus 110
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(Rinnovabili.it) – E’ ufficiale, il Superbonus 2023 passa dall’aliquota del 110% al 90%, sia per i condomini nonché per le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, arti e professioni, su edifici composti al massimo da due a quattro unità immobiliari, anche posseduti da un unico proprietario o da più persone fisiche. A mettere nero su bianco i fatti è la conversione del Decreto Legge 18 novembre 2022, n. 176, Decreto Aiuti-quater pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Tuttavia la Legge di Bilancio 2023 ha aggiunto alcune eccezioni particolari all’art.9 nel Dl consentendo di sfruttare la detrazione nella sua forma maggiore anche nel 2023. Ma chi vi può accedere? Facciamo chiarezza nel quadro normativo.

Superbonus unifamiliari e unità funzionalmente indipendenti

Il Decreto Aiuti quater ha prolungato la vita del Superbonus per le unifamilairi, fino a pochi mesi fa tagliate fuori dai giochi.

Aliquota al 110%. Per poter detrarre le spese del Superbonus al 110% fino al 31 marzo 2023 negli edifici unifamiliari e nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti site in edifici plurifamiliari, ovvero per le villette e per gli appartamenti in palazzina aventi però ingresso autonomo è essenziale aver effettuato almeno il 30% dei lavori complessivi entro il 30 settembre 2022.

Aliquota al 90%. Chi non rientra nella categoria appena indicata avrà comunque la possibilità di accedere alla detrazione con percentuale ridotta e detrarre le spese per tutto il 2023. Non tutti però. Tre le condizioni:

  • l’immobile deve essere Prima casa;
  • il contribuente deve essere proprietario dell’immobile o su di esso vanta un diritto reale di godimento,
  • nell’anno precedente il sostenimento della spesa il contribuente non deve aver superato una certa soglia di reddito (15.000), calcolata applicando il quoziente familiare (Come calcolare il Quoziente familiare).

Superbonus e condomini

Per portare in detrazione le spese al 110% nel caso degli interventi nei condomini, la Legge di Bilancio ha previsto le seguenti eccezioni, determinate in base alla data di delibera in assemblea ed alla presentazione della CILAS.

L’aliquota resta al 110% se:

• la delibera assembleare sia stata approvata entro il 18 novembre 2022 (data di entrata in

vigore dell’Aiuti quater). In questo caso la presentazione della CILAS slitta fino al 31

dicembre 2022.

• la delibera è effettuata tra il 19 ed il 24 novembre, il termine ultimo per la

presentazione della CILAS resta fermo al 25 novembre 2022.

Per non incorrere in problemi legali con l’annullamento successivo di tutti i benefici legati al Super Ecobonus, è importante che le date delle delibere assembleari siano attestate dall’amministratore con l’apposita dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.

Superbonus e Edifici da 2 a 4 unità con unico proprietario o comproprietari

Gli edifici diversi dai condomini e dalle unifamiliari, come le strutture da 2 a 4 u.i con unico proprietario o comproprietari, ma anche le Onlus e le Associazione di promozione sociale, potranno anch’essi sfruttare il Superbonus al 110%, a patto che la CILAS sia stata presentata entro il 25 novembre 2022.

Si agiungono al quadro gli interventi di demolizione e ricostruzioni. Se l’istanza per l’acquisto del titolo è stata presentata entro il 31 dicembre 2022, via libera al Superbonus 110% anche per il 2023. Mentre gli interventi effettuati nei comuni situati nei crateri dei terremoti del 2009, il bonus resta al 110% fino al 31 dicembre 2025.

Le modifiche alla cessione del credito

Manovra e Decreto Aiuti quater anche modificato anche il meccanismo delle opzioni alternative alla detrazione diretta. I crediti non utilizzati derivati da prime cessioni inviate al Fisco entro il 31 ottobre 2022 possono essere fruiti in 10 rate annuali di pari importo (anizichè in 4).

Inoltre i passaggi per le cessioni passano ad un numero totale di 5, aumentando di un passaggio la possibilità delle Banche di cedere il credito acquisito ad altrei istituiti finanziari. Le imprese in crisi di liquidità potranno inoltre ottenere dei finanziamenti o dei prestiti ponte grazie alla garanzia SACE.