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Stop a Cessione del credito e sconto in fattura per il 2022, salvo solo Superbonus

La Legge di Bilancio 2022 mette fine alla possibilità di scegliere sconto in fattura o cessione del credito per tutti i bonus edilizi tranne che per il Superbonus.

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Foto di anncapictures da Pixabay

Per usufruirne la cessione del credito dovrà avvenire entro la fine del 2021

(Rinnovabili.it) – Tra le tante novità introdotte in materia edilizia dalla nuova Legge di Bilancio 2022, vedremo anche la fine della possibilità di avvalersi della cessione del credito e dello sconto in fattura per i bonus.

Le due opzioni resteranno valide solo per il Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2025, mentre andranno a decadere per il bonus ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus ordinario, bonus facciate e bonus al 50%.

Sconto in fattura e cessione del credito: come funzionano

La possibilità di usufruire della detrazione spettante attraverso uno sconto in fattura diretto da parte del fornitore, o mediante la cessione del credito anche ad istituti bancari o finanziari, è stata introdotta nel gennaio 2020 dal Decreto Rilancio 34/2020.

Optando per la prima soluzione, lo sconto è applicato direttamente dal fornitore per un importo corrispondente alla detrazione scelta. Ciò significa ad esempio che, per un intervento di ristrutturazione del valore di 10.000 euro che beneficerà del bonus al 50%, pagheremo al fornitore solo 5.000 euro. Se l’intervento riguarda invece il superbonus 110% al fornitore non pagheremo nulla, ma non avremo comunque diritto ai 1.000 euro di detrazione aggiuntivi che ci spetterebbero se la indicassimo nella nostra dichiarazione dei redditi.

La cessione del credito equivale invece a cedere totalmente la detrazione al soggetto da noi prescelto che può essere la ditta che si occupa dei lavori, un altro soggetto privato, il professionista o un istituto di credito come la banca o general contractor.

Come usufruirne entro la fine dell’anno

Non è necessario che i lavori siano ultimati entro la fine dell’anno se si sceglie di utilizzare lo sconto in fattura o la cessione del credito, è però fondamentale che la transazione avvenga entro il 31 dicembre 2021.

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Perchè sia valida, l’opzione da noi scelta deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate direttamente per via telematica, entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese. Ricordiamo inoltre che, se gli interventi coinvolgono più persone, come ad esempio per i condomini, ciascun condòmino può decidere in autonomia se avvalersi della cessione del credito o dello sconto in fattura indipendentemente dagli altri inquilini.

Spetta ora alle Camere esprimere un parere sul ddl della Legge di Bilancio 2022, dopo l’approvazione avvenuta lo scorso 28 ottobre da parte del Consiglio dei Ministri.