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Le 15 città vincitrici della Global Mayor Challenge 2021-22

La Mayor Challenge ha individuato le città che meglio hanno creato progetti di innovazioni urbane audaci e ambiziosi per contrastare la pandemia di Covid-19

Global Mayor Challenge credits: Bloomberg Philanthropies
Global Mayor Challenge credits: Bloomberg Philanthropies 

Ai vincitori della Mayor Challenge lanciata dalla Bloomberg Philanthropies andrà 1 milione di dollari

(Rinnovabili.it) – La Bloomberg Philanthropies ha annunciato le 15 città vincitrici dei Global Mayor Challenge 2021-2022, premiati per aver progettato le soluzioni più innovative a contrasto dei problemi innescati dalla pandemia di Covid-19.

Le idee vincitrici riceveranno 1 milione di dollari a supporto tecnico per lo sviluppo dei progetti nei successivi 3 anni.

I problemi da risolvere

Quattro le tematiche da affrontare per accedere alla sfida:

  • la ripresa economica e la crescita inclusiva;
  • salute e benessere;
  • clima e ambiente;
  • genere e uguaglianza.

Ed altrettanti sono i criteri con cui i progetti vengono giudicati quali: visione d’insieme, potenziale di impatto, fattibilità e trasferibilità. A guidare la Mayor Challenge è l‘innovazione audace ed ambiziosa, che individua nelle città gli attori chiave della ripresa economica e del futuro.

Mentre il mondo lavora per affrontare la profonda salute pubblica e gli effetti economici della pandemia in corso, le città possono implementare idee innovative a un ritmo che i governi nazionali semplicemente non possono eguagliare“, afferma Michael R. Bloomberg, fondatore di Bloomberg Philanthropies e 108° sindaco di New York City.

I nostri 15 vincitori offrono piani audaci e realizzabili per migliorare la salute, ridurre la disoccupazione, responsabilizzare le donne e altro ancora. Collettivamente, hanno il potenziale per migliorare la vita di milioni di residenti e le soluzioni di maggior successo ispireranno le città di tutto il mondo ad adottarle“.

Le città vincitrici provengono da 13 nazioni in sei Continenti, comprendendo complessivamente più di 30 milioni di residenti. Un quadro decisamente unico e di estrema importanza specialmente in un momento globale così delicato come quello attuale con la pandemia di Covid-19.

I 15 vincitori della Global Mayor Challenge

AFRICA

Kigali, Rwanda credits: : Bloomberg Philanthropies 

Freetown, Sierra Leone: ha creato un innovativo sistema per compensare la perdita annuale di 500.000 alberi, incentivando la comunità a ripiantarne attraverso la tecnologia digitale. Ogni nuovo albero riceve un’etichettatura geospaziale, creando un sistema di guadagno in “Token albero” che premia le aziende o gli individui.

Kigali, Ruanda: ha ideato un sistema per migliorare la qualità dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari degli stabilimenti informali, grazie ad un’innovativa soluzione olandese. Il progetto permette di catturare l’acqua piovana, mitigare il problema delle inondazioni e rilevare i rifiuti nelle slums. Queste strategie contrastano le precarie condizioni igieniche degli stabilimenti informali, la mancanza di acqua potabile, inquinata dai rifiuti, nonché il paradossale costo commerciale di mantenimento di queste utenze.

Kumasi, Ghana: ha affrontato la crisi della gestione dei rifiuti e della disoccupazione giovanile formandoli all’installazione di servizi igienici a basso costo per le famiglie più povere. Grazie ai biodigestori i liquami prodotti dai bagni vengono reimpiegati nella fattoria.

ASIA-OCEANIA

credits: : Bloomberg Philanthropies
credits: : Bloomberg Philanthropies

Butan, Filippine: il progetto vincitore del Mayor Challenge rafforza la produzione alimentare locale per contrastare la fame e l’insicurezza attraverso un nuovo modello di business chiamato“AgroBOOST”. Il sistema fornisce agli agricoltori un sistema predittivo sulla tipologia di pianta da coltivare in un determinato momento, calmirando i prezzi di alcuni prodotti e materie prime, ed evitando così inspiegabili rincari sui prodotti di prima necessità.

Rourkela, India: ha fornito celle frigorifere alle cooperative femminili, emancipando le imprenditrici e contrastando gli sprechi di cibo e la mancanza di merce fresca, dovuti principalmente all’inadeguata conservazione.

Wellington, Nuova Zelanda: ha creato un gemello digitale della città che aiuta i residenti a comprendere al meglio l’impatto del cambiamento climatico. In questo modo i residenti non sono attori passivi, ma attivi partecipanti nel processo di cambiamento, coinvolti in tutte le scelte di pianificazione post-carbonio che riguardano la città.

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EUROPA

credits: : Bloomberg Philanthropies

Istanbul, Turchia: ha promosso il mutuo soccorso in tutta la città attraverso un programma che raccoglie contributi per i bisogni primari dei più poveri. Il sistema chiamato Pay-it-forward, abbina in modo anonimo le persone più bisognose con chi è disposto a fornire assistenza sanitaria, coprendo servizi che vanno dal pagare le bollette al fare la spesa.

Rotterdam, Paesi Bassi: ha utilizzato i token digitali per incentivare le imprese locali ad assumere i residenti vulnerabili. Il mercato digitale “Rikx” collega gli imprenditori locali agli investitori in modo che possano realizzare progetti innovativi aiutando al contempo i residenti più vulnerabili, in modo molto simile alle “compensazioni” di carbonio.

Vilnius, Lituania: partendo dalla digitalizzazione appresa con il Covid, ha creato il modello “Vilnius as an Open School”, trasformando la città in un’aula digitale. In questo modo vengono affrontati i problemi della amncanza di competenze digitali degli educatori, il sovraffollamento delle scuole e l’obsolescenza dei sistemi.

AMERICA

Bogotà, Colombia credits: : Bloomberg Philanthropies

Bogotà, Colombia: ha creato dei “care blocks” a supporto delle donne che stanno attualmente prestando assistenza non retribuita a tempo pieno a coloro che ne hanno bisogno. I “blocchi di cura” forniscono un’ampia varietà di supporti per ridurre il carico di lavoro gratuito delle donne ridistribuendolo anche sugli uomini: Si innesca così un cambiamento culturale e sociale.

Hermosillo, Messico: ha creato opportunità di lavoro rispettose dell’ambiente a beneficio sia dell’ambiente che delle donne sottooccupate. Con il programma “Biciclando”, la città assume le donne inoccupate per la raccolta differenziata porta a porta, attraverso e-bike attrezzate. In questo modo contrastano sia il problema della disoccupazione femminile che la scarsa sostenibilità ambientale.

Peterson, New Jersey USA: la città ha risposto al problema delle overdose e dell’uso di oppiacei con un nuovo sistema di farmaci salvavita entro 90 minuti, attraverso uno sforzo coordinato tra polizia, pronto soccorso, ospedali e farmacie.

Rochester, Minnesota USA: il progetto ha permesso di facilitare l’accesso delle donne di coloro anche per le cariche più alte e ben retribuite del settore edile. Nonostante le donne di etnie diverse e di colore siano oltre il 13% della popolazione, solo l’1% ha un lavoro. Il settore edile è in costante crescita ed alla ricerca di personale, per coniugare le due esigenze, la città ha creato interventi di formazione e cultura del lavoro.

credits: : Bloomberg Philanthropies

Phoenix, Arizona USA: oltre 200mila residenti della città sono disoccupati, soprattutto le persone che non hanno accesso a internet. La vittoria della Global Mayor Challenge è arrivata grazie alla messa in funzione di un’unità mobile che fornisce supporto alle persone in cerca di lavoro, fornendo corsi di formazione, collegamenti ad internet e supporto nella presentazione della domanda di lavoro.

MEDIO ORIENTE

credits: : Bloomberg Philanthropies

Amman, Giordania: non essendo stata in grado di fornire cibo e assistenza sanitaria a specifiche comunità durante la pandemia, la città ha creato una “mappa di prossimità” per identificare le lacune nei servizi chiave, migliorare le future gestioni delle emergenze ed indirizzare gli investimenti infrastrutturali alle comunità locali.

I progetti nel dettaglio li trovi qui.