Secondo il report AI for Sustainable Cities il mercato dell'Intelligenza Artificiale dedicato alla digitalizzazione delle città a contrasto della crisi climatica è destinato ad aumentare del 28% ogni anno
Oggi il mercato dell’AI nelle smart city vale poco più di $693 mln
(Rinnovabili.it) – Anticipare il futuro per evitare di lasciare una città senza energia, eliminare gli ingorghi ed il traffico, prevedere le alluvioni e costruire aree di permeabilità, ma anche per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti individuando le scelte di pianificazione che avrebbero l’impatto migliore. Anticipare ciò che accadrà domani per prepararsi al meglio è senza dubbio una delle richieste più di frequente sottoposto all’Intelligenza Artificiale.
A confermare questa tendenza, indispensabile per imparare ad affrontare le crisi generate dal cambiamento climatico, ci ha pensato una ricerca condotta dalla Guidehouse Insights.
Secondo il rapporto AI for Sustainable Cities il fatturato annuo delle smart cities dotate di AI, Intelligenza Artificiale, crescerà del 28,2% ogni anno. Passando dagli attuali 693,3 milioni di dollari ai 6,5 miliardi stimati nel 2032.
“Nel prossimo decennio, con l’aumentare delle sfide climatiche, l’implementazione dei dispositivi IoT per la raccolta di dati e le città acquisiranno familiarità con i risultati che possono essere raggiunti attraverso i sistemi di intelligenza artificiale, si prevede che il mercato crescerà notevolmente”, afferma Grant Samms, analista di ricerca del rapporto. “La capacità dell’AI di elaborare grandi quantità di dati da fonti diverse la rende uno strumento utile per affrontare problemi difficili e complessi, che hanno molti fattori interagenti che possono essere impossibili da rilevare manualmente”.
Come si applica l’Intelligenza Artificiale alle città smart
Ad oggi le smart city utilizzano l’AI principalmente in tre settori chiave: il trasporto, l’approvvigionamento energetico e la sostenibilità ambientale. Ma non tutte le città sono pronte per integrare i sistemi IoT nella propria pianificazione urbana. Le preoccupazione maggiori vanno a toccare innanzitutto un problema economico, dato che non tutte le municipalità dispongono dei fondi necessari per adeguare la propria infrastruttura rendendola “smart”. Un altro punto debole da risolvere sono le preoccupazioni dei cittadini nei confronti della propria privacy, un team che si muove di pari passo con la sicurezza informatica dei sistemi.
Una volta sciolti questi nodi il mercato delle smart city dotate di AI crescerà esponenzialmente, contribuendo a risolvere molte delle sfide del nostro tempo, secondo il rapporto.
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Senza addentrarsi in tecnologie eccessivamente complesse basta pensare alla sensoristica di controllo e monitoraggio, cavallo di battaglia importante per molte città a contrasto del traffico cittadino o delle qualità dell’aria. Insomma la smart mobility e la digitalizzazione delle infrastrutture tirerà il mercato dei prossimi anni creando scenari nuovi.
La spinta verso la neutralità climatica ha spinto anche l’Europa ad accelerare il processo di trasformazione delle realtà urbane, lanciando il programma 100 Smart City entro il 2030. Come sottolineato dal report di Guidehouse Insights anche per l’Europa le problematiche che tendono a rallentare il processo sono le medesime: mancanza di fondi, infrastrutture inadeguate, problemi di privacy, complessità delle procedure legislative e mancanza di competenze digitali. Se vogliamo restare al passo e non perdere le opportunità che offrirà il mercato nel prossimo futuro, sarà bene spingere sull’acceleratore.