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Digital City Index 2022: Copenhagen in testa alla classifica delle città più digitalizzate

Secondo il Digital City Index 2022 è il coinvolgimento dei cittadini nel processo di digitalizzazione a garantire il successo dei progetti.

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Foto di Arjun Jaisawal da Pixabay

Gli investimenti nelle smart cities raggiungeranno nel 2025 i 327mld di dollari

(Rinnovabili.it) – Secondo il Digital City Index 2022 di Economist Impact è Copenhagen la città che ha avvito la trasformazione digitale di maggior successo al mondo. Seguono Amsterdam, Pechino, Londra e Seoul. Unica città italiana nella lista delle 30 analizzate è Roma, con un discreto 21 esimo posto.

Sviluppato con la collaborazione di NEC, il report tiene conto di quattro pilastri chiave di analisi: connettività digitale, servizi, cultura e sostenibilità. A ciascuna città dell’elenco viene poi attribuito un punteggio per ciascuna voce, arrivando a definire il podio per ciascuna delle quattro tematiche e nella classifica generale.

Secondo gli autori del rapporto, a determinare il successo dei progetti è soprattutto il coinvolgimento dei cittadini nella progettazione delle smart cities. L’ultimo decennio in particolare ha segnato grandi passi avanti nelle infrastrutture digitali, mettendo a disposizione delle municipalità, una suite di funzionalità estremamente importanti per sviluppare città più sicure, pulite, intelligenti ed inclusive. L’intelligenza artificiale (AI), Internet of Things (IoT), cloud computing, connettività 5G, mobilità elettrica, fino alla moneta digitale, sono solo alcune delle voci in elenco.

Secondo le stime più attuali, gli investimenti nelle smart cities raggiungeranno i 327 mld di dollari entro il 2025. Partendo da poco più di 96 mld di dollari del 2019. La spesa maggiore nella tecnologia smart arriverà dagli Usa, dall’Europa occidentale e dalla Cina. La spinta decisiva è arrivata soprattutto in seguito ai problemi innescati dal cambiamento climatico e dall’aumento demografico urbano.

I quattro pilastri del Digital City Index

Secondo il rapporto di Economist Impact le città in testa alla classifica sono quelle che hanno definito degli obiettivi chiari e raggiungibili. Per le città europee questo ha riguardato soprattutto successi nella gestione intelligente della mobilità. Mentre nel caso di Pechino e della Cina, il successo si è avuto nella tecnologia applicata per affrontare problemi come l’inquinamento o l’economia condivisa. “Le città intelligenti saranno paesaggi urbani più sicuri, più puliti e più inclusivi, dove i cittadini godranno di salute pubblica e servizi migliori, trasporti più efficienti e importanti miglioramenti economici da condividere come beni pubblici”, sottolinea il rapporto.

Sostenibilità

La sostenibilità urbana è stata l’area di maggior impatto del Report. A guidare la classifica parziale sono Copenhagen, Seoul e Toronto, città che hanno saputo impiegare la tecnologia digitale per migliorare la gestione intelligente delle utility. Quindi i sensori IoT, l’IA, l’innovazione tecnologica hanno permesso di migliorare l’efficienza energetica, di usare meno risorse, o di gestire al meglio i rifiuti. Molte città dei mercati emergenti si sono classificate al di sotto della media. Solo Pechino ha mantenuto un 5° posto, sopra Amsterdam, Sydney e Londra, grazie all’impegno portato avanti per combattere le sfide storiche con l’inquinamento atmosferico. “Il coinvolgimento dei cittadini è fondamentale per rendere efficace e accettata la prossima ondata di innovazione della città digitale”.

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Cultura

Il Digital City Index analizza questo pilastro dal punto di vista delle prestazioni basate sui valori, sull’impegno governativo. Sull’inclusione digitale e la fiducia dei cittadini verso le governance. In questo caso sono i mercati emergenti, come quello asiatico, ad avere livelli di competenze e soddisfazione più elevati verso l’e-governance. Probabilmente a causa della mancanza di servizi fisici di facile accesso soprattutto nelle aree geografiche povere.

Servizi

L’efficienza dei servizi delle municipalità rilevato dal Digital City Index in questo caso va ad analizzare la qualità della digitalizzazione offerta. L’uso di identità digitali, le app per il trasporto, le identificazioni biometriche per la salute o l’educazione sono solo alcuni degli esempio.

Singapore, San Paolo e Nuova Delhi si sono classificate al primo posto per la fornitura di servizi municipali digitali. Mentre Nuova Delhi è al terzo posto soprattutto grazie al successo di Aadhar,l rivoluzionario schema nazionale di identità digitale del paese.

Un caso particolare è quello di Seoul, che attraverso il metaverso, offrirà ai suoi cittadini l’accesso facilitato ai servizi governativi.

Connettività

Ancora troppe città risultano poco connessi, creando un divario tra i cittadini più abbienti e le fasce più povere. Tuttavia la pandemia ha spinto molte città ad adeguarsi alle nuove esigenze avviando anche percorsi di telemedicina. Anche in questo caso è Copenhagen a guidare la classifica, seguita da Singapore, Zurigo, Pechino e Sydney.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.