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Bankside Yards, il primo quartiere carbon neutral del Regno Unito

Lo sviluppo di Bankside Yards, vicino a Blackfriars Bridge punta a diventare il primo quartiere net zero del Regno Unito grazie ad una rete elettrica di 5° generazione a bassa temperatura e soluzioni tecnologiche all'avanguardia

Bankside Yards
credits: Native Land

Il masterplan destinerà il 55% della superficie ad uso pubblico

(Rinnovabili.it) – L’obiettivo del progetto di rigenerazione per Bankside Yards a Southwark di Londra è quello di diventare il primo quartiere carbon neutral del Regno Unito. Lo sviluppo è uno dei pochi esempi della capitale inglese a prevedere un uso misto degli spazi, facendo convivere residenze, spazi commerciali e uffici.

Un progetto da 2,5 miliardi di sterline che vede impegnate grandi compagnie di investimento immobiliare come Amcorp Properties Berhad, Hotel Properties Limited e Temasek, guidate da Native land. Il sito vedrà la costruzione di 8 edifici altamente efficienti disposti nei 5,5 acri del masterplan ed affacciati su un suggestivo spazio pubblico caratterizzato dal recupero di 14 antichi archi ferroviari risalenti addirittura al periodo vittoriano, fino ad oggi nascosti e dimenticati.

Il progetto del masterplan ha visto il coinvolgimento di diverse sigle architettoniche illustri come PLP, Make e Allies e Morrison, tutto ovviamente per assicurare una varietà anche estetica degli spazi.

Ma quali saranno le caratteristiche che potrebbero portare il quartiere di Bankside Yards a diventare un esempio net zero?

Sostenibilità tutta elettrica di 5° generazione

credits: Sweco

La consulenza per lo sviluppo sostenibile del progetto è affidata a Sweco che ha puntato su una rete energetica di quinta generazione a bassa temperatura (20-25°C) completamente elettrica applicata ad una scala mai vista sino ad oggi nel Regno Unito. Temperature più basse, significano meo disperioni e meno perdite di calore, abbattendo i consumi di un buon 30-40% nell’immediato.

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Ogni edificio di Bankside Yards inoltre sfrutterà la tecnologia delle pompe di calore ad aria per “estrarre” o “scartare” l’energia necessaria a coprire i carichi termici degli immobili, riducendo significativamente l’energia operativa. Ad aumentare ulteriormente l’efficienza complessiva, riducendo i consumi, ci sarà poi un sistema di ventilazione con recupero di calore all’avanguardia, un impianto di rinfrescamento alimentato con acqua di falda ed ovviamente caratteristiche costruttive di ultima generazione. Tutti gli immobili avranno una facciata a tripla pelle in vetro ad alte prestazioni, per massimizzare l’illuminazione naturale senza surriscaldare l’ambiente.

Secondo gli sviluppatori di Native Land, gli edifici si avvicineranno agli standard Passivhaus.

A Bankside Yards stiamo utilizzando una tecnologia ad alta efficienza energetica su una scala senza precedenti, con l’obiettivo di stabilire un nuovo punto di riferimento per la sostenibilità nei grandi schemi di rigenerazione a uso misto. Questo fa parte di una strategia integrata, a livello di sito e multi-edificio per la riduzione del carbonio e la biodiversità”, commenta Alasdair Nicholls, AD di Native Land.

Quasi il 55% della superficie del sito sarà destinata a spazio pubblico, per questo motivo gli edifici si sviluppano prevalentemente in altezza impilando i servizi piuttosto che distribuirli sul piano.

L’intero progetto è costruito su due grandi basamenti ai lati della linea ferroviaria con gallerie di collegamento. Il piano interrato consentirà lo spostamento e la consegna delle merci senza occupare la mobilità fuori terra.