A Seoul al posto di un'autostrada ormai dismessa ci sarà un parco urbano progetta da MVRDV come un'enciclopedia botanica a cielo aperto per riportare la natura in città
(Rinnovabili.it) – Gli architetti olandesi MVRDV sono stati scelti per la progettazione del nuovo parco urbano di Seoul che prenderà il posto dell’autostrada sopraelevata ormai dismessa che collegava la città al mercato di Namdaemun.
Il Seoul Skygarden, più che un parco pubblico, sarà una vera e propria enciclopedia botanica a cielo aperto, con 254 specie diverse di alberi ordinate in base all’alfabeto coreano. Gli architetti della scuola di Rem Koolhaas hanno studiato la sistemazione dei 10.000 mq dell’autostrada cittadina, chiusa dal 2006: data l’altezza, era stata valutata non abbastanza sicura per il traffico veicolare.
La riconversione, che permetterà ai cittadini di prendere una scorciatoia per arrivare alla stazione, consentirà di percorrere il tragitto in 11 minuti invece di 25, passeggiando tra alberi e arbusti e guardando la città da 17 metri di altezza.
“Il Seoul Skygarden cambierà positivamente la vita quotidiana di molte persone, che avranno una piacevole scorciatoia attraverso un oasi verde in mezzo al traffico e al cemento. Si tratta di una passeggiata attraverso un parco, un dizionario vivente del patrimonio naturale della Corea, che collega gli abitanti della città alla natura. Parte del progetto è un vivaio in cui cresceranno le piante per gli altri parchi circostanti, in questo modo lo Skywalk contribuirà a rendere verde l’intero centro cittadino” ha spiegato Winy Maas, co-founder dello studio.
I servizi del parco urbano di Seoul
All’interno del parco pubblico, o meglio dell’autostrada verde, saranno immersi anche alcuni servizi che favoriranno la socializzazione, l’aggregazione e lo scambio. I cittadini si potranno incontrare al mercato, prendersi una bibita alla caffetteria, abbronzarsi nel sun deck, fare acquisti nella libreria o al flower shop o acculturarsi nello spazio espositivo.
Il progetto prevede che lo spazio possa evolversi e ingrandirsi con dei “parchi satellite”, collegati a quello principale tramite scale ed ascensori, per creare una vera e propria rete verde sollevata, riportare la natura in città ed offrire un’alternativa naturale a marciapiedi e cemento. Questo progetto mostra come uno spazio dimenticato e obsoleto degli anni ’70 possa essere riconvertito, per dotare i cittadini di nuovi servizi, migliorare la qualità dell’aria e drenare le acque meteoriche in modo naturale e sostenibile.