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Sal straordinario invece della proroga al Superbonus: oggi la misura in CdM

Dovrebbe approdare già oggi all’esame dell’ultimo Consiglio dei Ministri dell’anno il provvedimento che mette la parola fine all’ipotesi proroga del Superbonus. Si lascerebbe la possibilità di presentare un nuovo stato di avanzamento dei lavori per accedere al bonus in misura piena per tutti i lavori ultimati e fatturati entro fine 2023

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Ultime ore per limare i dettagli della “uscita ordinata” dall’agevolazione

(Rinnovabili.it) – Una soluzione ad hoc sul Superbonus: lasciarlo fuori dalla legge di bilancio 2024 e preparare una “uscita ordinata” dal sistema di agevolazioni attraverso un provvedimento specifico. Che potrebbe approdare sul tavolo del governo già durante il Consiglio dei Ministri di oggi. È la via scelta dall’esecutivo per sciogliere il nodo della proroga al Superbonus.

Sal straordinario invece della proroga al Superbonus

Cosa dovrebbe contenere la bozza di provvedimento? L’ipotesi si cui si sta lavorando è quella del Sal straordinario (stato di avanzamento dei lavori), come anticipato già nei giorni scorsi. Fonti della maggioranza riferiscono di una rimodulazione dei criteri. Il nuovo testo sancirebbe la possibilità di usufruire dell’agevolazione solo per chi ha completato almeno il 70% dei lavori entro il 2023. E accederebbe al Superbonus solo per la parte ultimata. Dal 1° gennaio scatterebbe già, d’altronde, la rimodulazione dell’agevolazione dal 110 al 70%.

In parallelo, il no a una vera e propria proroga al Superbonus sarebbe accompagnato da qualche giorno in più per consegnare la documentazione sui lavori svolti entro il 2023: probabilmente la data scelta sarà il 10 o il 12 gennaio. In questo modo, in molti casi sarebbe possibile usufruire dell’aliquota piena per tutti i lavori effettivamente realizzati nel 2023.

Non è tutto. Il provvedimento allo studio dell’esecutivo potrebbe contenere anche una stretta al bonus barriere architettoniche e paletti più stretti per cessione del credito e sconto in fattura legati al Sisma bonus.

I dettagli della bozza di provvedimento sono ancora in fase di negoziazione. Ma il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha ribadito ancora ieri, in audizione in commissione Bilancio della Camera, che non c’è spazio per misure costose. Sgombrando il campo, apparentemente, da tutte le ipotesi di mini-proroghe più vantaggiose rispetto alla configurazione del Sal straordinario allo studio.

“Io ho i dati degli ultimi mesi che vanno peggio, in termini di uscite per la finanza pubblica, rispetto a quelli previsti dalla NADEF. Poi il Parlamento deciderà. Per quanto riguarda il Ministro dell’Economia e delle Finanze, in cuor mio so quello che è il limite che posso fare e che proporrò al Consiglio dei Ministri, oltre al quale non si può andare”, ha detto Giorgetti.