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Risparmiare energia in casa ricreando in laboratorio gli effetti climatici estremi

Due abitazioni tipo, costruite all'interno di un maxi laboratorio nel quale è possibile testare condizioni meteo estreme, dalle tempeste di neve al caldo torrido. Obiettivo: risparmiare energia in casa abbattendo emissioni e sprechi.

Durante il test le due abitazioni saranno sottoposte a temperature comprese tra i -20°C e i 40°C

(Rinnovabili.it) – Ricreare le condizioni estreme imposte dal cambiamento climatico, ma nella totale sicurezza garantita da un laboratorio scientifico. L’obiettivo è imparare a risparmiare energia in casa qualunque siano le condizioni meteo esterne. Il particolare progetto di ricerca di chiama Energy House 2.0 ed è stato realizzato dagli scienziati della University of Salford di Manchester.

Grazie ad un finanziamento di 16 mln di sterline del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), nel febbraio 2022 si è conclusa la costruzione della più grande struttura di ricerca capace di testare in scala reale le prestazioni di due edifici unifamiliari, sottoponendoli a condizioni meteo estreme, ma controllate. Il maxi laboratorio di Energy House 2.0 è suddiviso in due camere ambientali, ciascuna in grado di ospitare due edifici unifamiliari, dove ricreare temperature che vanno dai -20°C ai + 40°C, simulando allo stesso tempo, vento, pioggia, radiazioni, umidità, sole.

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Test nella Camera 1 in condizioni di neve – credits: Energy House 2.0. ©Charles Leek

Questa struttura unica permetterà di testare tutte le componenti che fanno parte di un’abitazione, dai materialo con i quali è costruita fino alle soluzioni tecnologiche, per arrivare a progettare edifici sempre più performanti, a base emissioni e basso consumo energetico.

La sperimentazione sul campo per risparmiare energia in casa

La fase operativa del progetto è iniziata a giugno 2022 con la costruzione di due strutture in collaborazione con il colosso del real estate Barratt Development e gli esperti di efficienza dei materiali di Saint-Gobain. Allo stesso modo le altre due sezioni per i test rimaste vuote, potranno essere affittate dai costruttori di tutto il mondo per sperimentare le proprie soluzioni costruttive prima ancora di immetterle sul mercato.

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Le due case pilota sono costruite in stile tipicamente britannico. Rivestite con mattoni decorativi su un telaio di pannelli in legno, isolamento termico e pannelli solari in copertura. Le soluzioni impiantistiche che saranno testate prevedono l’uso di pompe di calore, un sistema di riscaldamento a infrarossi nelle modanature e nei pannelli a parete nonché negli specchi. Una serie di sensori sparsi per l’abitazione cattureranno le condizioni igrotermiche interne in tutte le condizioni testate, individuando le strategie migliori per risparmiare energia in casa. Tra le sperimentazioni c’è anche la domotica e l’IT con un’interfaccia a controllo vocale simile ada Alexa.

Con il laboratorio Energy House 2.0 non si dovranno attendere le oscillazioni estreme del tempo atmosferico, ma basterà inserire i parametri da testare per ottenere lo scenario climatico desiderato.

Il risultato finale, si augurano gli scienziati della University of Salford, sarà quello di risparmiare energia in casa, ottenendo un ambiente confortevole, resiliente e, cosa non meno importante, economico.

Questa prima fase di test e sperimentazione andrà avanti fino alla prossima estate.