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Lifeshell: come trasformare un banco in legno in rifugio antisismici per tutti

Il rifugio antisismico Lifeshell può essere un comune banco in legno costruito con pannelli X-Lam ad altissima resistenza grazie alla naturale elasticità del legno.

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credits: Lifeshell

Il rifugio antisismico è stato testato con successo dall’impatto di un blocco di cemento da 2.800 kg

(Rinnovabili.it) – Immagina di poter trasformare in caso di necessità imminente un classico banco in legno in un rifugio atisismico. E’ l’idea venuta ad un team di ricercatori del Cnr, con il progetto Lifeshell. Marco Fellin (Cnr-Ibe), Mario Polidori, Ario Ceccotti sono partiti dal presupposto di aumentare le possibilità di uscire indenni da un possibile terremoto, limitando i danni e gli infortuni.

Grazie alla naturale elasticità del legno e sfruttando un sistema di connessioni già collaudato per gli edifici antisismici, i rifugi Lifeshell assorbono le energie di eventuali oggetti o parti strutturali che durante un terremoto, potrebbero cadere sul mobile.

La ricerca dal titolo “Application of Cross-Laminated Timber furniture as Earthquake Shelter: A public domain release of the Lifeshell”, è stata pubblicata sulla rivista Interdisciplinary Perspectives on the Built Environment.

Un kit fai da te per costruire il rifugio antisismico

Lifeshell nasce come un comune banco scolastico, ma il mobile può essere sviluppato in varie versioni per usi residenziali, per uffici o anche adattando armadi e letti.

Il rifugio antisismico si trova sotto al banco, accessoriato con un kit di pronto soccorso, radio, lampada tascabile, mascherina antipolvere, fischietto. L’uso del legno lo rende ecologico e riciclabile. Se poi il materiale di partenza utilizza prodotti di scarto, ad esempio dei processi di lavorazione delle case in legno, il sistema si inserisce anche nell’ottica dell’economia circolare.

Lifeshell inoltre è economico e adatto all’autocostruzione grazie ad un kit per il fai da te.

I primi test hanno risposto con successo all’impatto di un blocco di cemento da 2.800 kg lasciato cadere da 1,5 m di altezza che ha sviluppato un’energia di 40.000 joules.

Divulgare la conoscenza

Il futuro del rifugio antisismico Lifeshell è open source. L’idea dei suoi creatori è quella di diffondere il progetto a macchia d’olio, liberandolo da brevetti o royalties. “Un’idea salvavita deve essere divulgata il più possibile, in modo libero”. In questo modo chiunque avrà la possibilità di adattare il progetto alle proprie esigenze. Lifeshell potrebbe ad esempio essere usato negli edifici problematici in attesa degli adeguamenti sismici.

Ideato nel 2013 da Marco Fellin, è stato sviluppato grazie al contributo di Ario Ceccotti, luminare dell’uso del legno in edilizia e già direttore del Cnr-Ivalsa.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.