Dalla classe G alla Classe B, reinventando completamente le facciate esterne, investendo su materiali innovativi, flessibilità, massima illuminazione naturale e qualità degli spazi
(Rinnovabili.it) – Sono da poco stati completati i lavori di restyling di uno dei palazzi storici più conosciuti di Milano, il Palazzo Campari.
Progettato nel 1962 per l’omonima società dai fratelli Soncini, il Palazzo rispecchiava perfettamente l’epoca, presentando per altro una serie di soluzioni tecnologiche decisamente avanzate rispetto a quegli anni. Incaricati dagli attuali proprietari (Morgan Stanley) di ristrutturare la struttura, gli architetti della Park Associati hanno puntato prima di tutto a garantire la massima efficienza energetica e funzionale, mettendo mano anche ad alcune componenti strutturali moderne per gli anni ’60, ma oggi inadeguate.
Rispetto all’originale il nuovo Palazzo Campari presenta un sistema di facciate completamente nuovo, sostituendo l’imponente facciata continua a struttura metallica pesante con una serie di elementi di alluminio preforato alternati alle ampie vetrate ad alta efficienza.
La funzionalità e la leggerezza del nuovo involucro edilizio oltre ad aver eliminato completamente il problema dei ponti termici, ha permesso di recuperare circa 360 mq di slp, rendendo gli spazi interni ancora più ampi e flessibili.
Elemento cardine del restyling è ovviamente la luce naturale che inonda gli ambienti interni riducendo la necessità di illuminazione artificiale ed abbattendo di conseguenza una parte dei costi energetici. La corte verde interna è rimasta inalterata in quanto a volumi, ma ulteriormente valorizzata dalla progettazione degli architetti che l’hnno trasformata nel cuore dell’edificio, aprendo su questo spazio le ampie vetrate degli uffici, migliorando la qualità della vivibilità interna degli uffici.
Se a livello energetico il Palazzo Campari era paragonabile ad una Classe G, grazie al restyling di Park Associati è stato possibile raggiungere la Classe B.