Costruire con intelligenza e risanare l'esistente per rilanciare il settore: le novità di Klimahouse 2014 raccontate da Reinhold Marsoner direttore della Fiera di Bolzano
(Rinnovabili.it) – Conto alla rovescia per l’apertura di Klimahouse 2014, la fiera internazionale dedicata all’efficienza energetica ed al risanamento in edilizia che da anni rappresenta un punto di riferimento per professionisti, operatori e cittadini. Per anticipare le novità che accompagneranno l’apertura ufficiale di domani, abbiamo intervistato Reinhold Marsoner, direttore della Fiera di Bolzano e punto fermo dell’evento Klimahouse.
Quali sono le novità che ci attendono per questa nuova edizione di Klimahouse, e che affluenza si prevede per l’edizione 2014?
Reinhold Marsoner: Non si tratta solo di creare edifici dal punto di vista energetico ma – e questo ci insegnano le esperienze nei paesi nordici – di costruire edifici con consumo quasi zero o addirittura edifici che producono più energia di quella che consumano.
Una tematica di importanza rilevante è legata al risanamento del patrimonio costruito esistente. Risanare vuol dire investire e investire nell’esistente è la scelta migliore, considerando che le superfici di territorio edificate negli ultimi decenni hanno contribuito a rendere le città quasi ingestibili dal punto di vista della mobilità sia di persone che di merci.
Abbiamo voluto affrontare queste tematiche con relatori di chiara fama protagonisti al convegno “Costruire con intelligenza”: il Prof. Werner Sobek ed il Prof. Boris Podrecca. Per la prima volta in Italia e in collaborazione con l’Istituto Fraunhofer di Monaco, il numero uno a livello europeo della scienza applicata, presenteremo la macchina di frammentazione elettrodinamica.
In Piazza Fiera è stata allestita la “Casa Rasom”, un’installazione forte e simbolica di Rasom Wood Technology, progettata dall’architetto Luca Valentini, che ha creato un sistema che vuole raccontare della circolarità del mondo legno, unica materia autoriproduttiva in natura.
Inoltre sarà esposto un modello 1:1 di Diogene, la casa più piccola del mondo, progettata dall’architetto Renzo Piano che misura 6 mq e costruita interamente in legno che dispone anche di un sistema di raccolta dell’acqua e pannello solare.
Ci sarà anche un focus sull’Expo 2015: i progetti vincitori dei padiglioni Italia (La foresta urbana) e Germania (Fields of Ideas) verranno presentati nell’ambito del congresso “Sostenibilità nell’edilizia all’Expo 2015” previsto nella giornata di giovedì 23 gennaio 2014.
Non per ultimo vorrei menzionare le numerosi e interessanti novità di prodotti e servizi che porteranno i nostri 450 espositori a Klimahouse.
Per quanto riguarda l’affluenza della prossima edizione di Klimahouse, contiamo di confermare la media di pubblico di quelle precedenti, tra i 38.000 e 40.000 visitatori.
L’aspetto del risanamento e della riqualificazione del patrimonio esistente sembra essere una novità non indifferente che segnerà l’edizione 2014 di Klimahouse. Potrebbe essere questa una delle strade da percorrere per rilanciare il settore indirizzandolo a favore di una maggiore sostenibilità ed efficienza?
R.M.: Confermo la necessità sempre più evidenziata anche dalla politica e dalle amministrazioni pubbliche nel risanare il patrimonio edilizio esistente. Se Stato, Regioni e Città in accordo con il mondo bancario elaborassero programmi intelligenti di riqualificazione del patrimonio costruito pubblico ma anche di quello privato, sono convinto che riusciremmo a spingere con successo l’economia non solo edile del nostro paese.
Quanto è ottimista sul raggiungimento dell’obiettivo “Net Zero Energy Building” a livello nazionale e quanto sarà d’aiuto la politica degli incentivi e degli ecobonus anche per uscire finalmente dalla crisi di settore?
R.M.: Ritorno su quanto già esposto. Gli incentivi che lo Stato ha istituito a partire dal 2007 hanno dato risultati molto positivi, anche se il risultato degli ultimi 2 anni non è stato quello previsto in quanto il settore bancario ha frenato nettamente le concessioni dei crediti.
Dopo Bolzano, il successo di Klimahouse si è presto diffuso per l’Italia, avete avuto un riscontro positivo dal confronto con un pubblico più regionale?
R.M.: Le edizioni itineranti di Klimahouse in Umbria, Puglia e – dal 28 marzo 2014 – in Toscana, hanno confermato che l’idea promossa e rappresentata da Klimahouse, e cioè in costruire in modo energeticamente efficiente ma anche risanare con gli stessi obiettivi, trova dappertutto menti aperte, operatori e consumatori sensibili alla tematica. Erano e sono esperienze molto positive che fanno intendere come spesso la gente sia più avanti di quello che la politica ritiene.
Quali sono i progetti in serbo per le prossime edizioni di Klimahouse?
R.M.: È prematuro parlare delle prossime edizioni… Vogliamo affrontare bene quella imminente.