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Regenerative High-Rise: il grattacielo in legno modulare anti-demolizione

Concepito da Haptic Green e Ramboll il grattacielo in legno è concepito per essere flessibile e modificabile all'infinito, grazie ad una struttura intercambiabile

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credits: Haptic Architects – Ramboll

Il grattacielo in legno Regenerative High-Rise ha vinto la menzione d’Onore nel concorso eVolo 2022

(Rinnovabili.it) – Si chiama Regenerative High-Rise ed è il primo grattacielo in legno modulare a concepito per non essere mai demolito.

Per il momento si tratta di un concept, tuttavia il progetto è tale da poter essere effettivamente realizzato nella quotidianità. L’idea è stata partorita dai colossi dell’ingegneria e del Real Estate, Haptic Green e Ramboll, e presentato al concorso eVolo Skyscraper 2022, guadagnandosi una Menzione d’onore.

Il grattacielo in legno è concepito per garantire la massima flessibilità strutturale e funzionale, mettendo in campo la possibilità di mutare nel tempo a seconda delle esigenze.

Il sito immaginato per la costruzione di Regenerative High-Rise è situato al centro di Oslo; una zona scelta appositamente perchè connessione tra il fiume, la ciclabile e la metropolitana.

Design rigenerativo

credits: Haptic Architects – Ramboll

Alla base del concept c’è ovviamente l’intento di ridurre l’impatto del settore delle costruzioni. Evitare che la struttua arrivi alla demolizione significa eliminare tutti i problemi che dervano poi per lo smaltimento dei rifiuti. Ma come raggiungere lo scopo?

Per il team la soluzione è nella modularità. Il grattacielo in legno è concepito seguendo uno schema che alterna “hard floor e soft floor”. Il telaio principali comprende tre piani. Le piastre esterne sono fisse, mentre quelle interne possono essere rimosso o spostate a seconda delle esigenze. In questo modo la disposizione spaziale puà cambiare orizzonatalmente, ma soprattutto anche verticalmente. Un aspetto solitamente impossibile negli edifici più alti.

“La filosofia costruttiva è sviluppata con l’idea di massimizzare la futura flessibilità e adattabilità dei sistemi ingegneristici”. Questa flessibilità è possibile grazie ad un sistema di manutenzione posto nella parte superiore e che permetterebbe di sollevare le nuove capsule anche nei piani intermedi.

Materiali naturali e riduzione del carbonio incorporato

Nel grattacielo immaginato da Haptic Green e Ramboll il materiale prescelto è ovviamente il legno. Il sistema costruttivo si affiderebbe al legno lamellare CLT alternato ad un nucleo centrale in cls. Ovviamente l’intero ciclo di vita dei materiali e della costruzione è preso in considerazione, per abbattere quasi completamente il carbonio incorporato nell’edificio.

Gli impianti seguono lo schema a tre piani, inserendo all’interno degli hard floor i sistemi principali di riscaldamento, ventilazione. Nel nucleo centrale gli impianti energetici, idrici, dati e riciclo.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.