Obiettivo dello studio è censire i materiali utilizzati per ottenere la certificazione CasaClima
I contenuti e le conclusioni dello studio “Recupero dei materiali di demolizione di CaseClima” realizzato da l’IFEU Institut für Energie- und Umweltforschung Heidelberg in collaborazione con lo Studio Syneco di Bolzano su incarico della Provincia (Agenzia provinciale per l’ambiente) sono stati presentati oggi, 25 settembre 2013, a Palazzo Widmann a Bolzano. La certificazione CasaClima costituisce un concetto innovativo di risparmio energetico per migliorare lo standard energetico nell’edilizia. Obiettivo tra l’altro è il miglioramento degli standard energetici per edifici nuovi e l’adeguamento nel caso di edifici esistenti. I relativi criteri risalgono al 1992, ma Provincia di Bolzano aveva iniziato a seguire i principi del risparmio energetico già a partire dagli anni ‘80.
“Con l’adeguamento qualitativo degli edifici con il meccanismo di certificazione CasaClima, siamo riusciti a dare una risposta adeguata al crescente fabbisogno energetico degli edifici”, come ha sottolineato il direttore dell’Agenzia provinciale per l’ambiente Flavio Ruffini a nome dell’assessore provinciale competente. Ora si tratta di aggiungere un ulteriore anello alla catena della sostenibilità partendo dal costruire in modo sostenibile con CasaClima, giungendo al benessere abitativo per concludere con il nuvo sfruttamento delle risorse dopo la demolizione. La sostenibilità, infatti, per Ruffini costituisce un aspetto culturale non soltanto un aspetto ambientale.
Al direttore dell’Agenzia provinciale per l’ambiente ha fatto eco Stefano Fattor, presidente dell’Agenzia CasaClima di Bolzano, che è necessario pensare non solo alla “vita attiva” dell’edificio ed alla cosiddetta energia grigia necessaria per la costruzione, ma anche al suo “post mortem”, ovvero al corretto smaltimento con la differenziazione dei materiali per portare tali materiali in un ciclo attivo tramite il riciclo giungendo così alal gestioen energetica anche per la fine dell’edificio: non sarebbe, infatti, più possibile occupare suolo per discariche dove semplicemente depositare i materiali. In pochi anni si potrebbe giungere ad una situazione di emergenza.
Con il modello CasaClima l’Alto Adige è stato un riferimento a livello locale e nazionale, come ha detto Ruffini: ad oggi sono stati certificati in Italia più di 5.000 edifici (CasaClima oro, A e B). I materiali isolanti utilizzati nella realizzazione di questi edifici possono, però, influire sulla possibilità di recupero e lavorazione dei rifiuti da demolizione, come ha ricordato il direttore dell’Ufficio gestione rifiuti Giulio Angelucci. Dal 2000 la Provincia di Bolzano si è dotata del nuovo Piano gestione rifiuti che costituisce la base per il riciclo e il reimpiego dei materiali da demolizione. I rifiuti da demolizione prodotti in territorio altoatesino attualmente arrivano a 900.000 ton/anno, quantitativo totalmente recuperato quale nuovi materiali edili; di questo quantitativo di rifiuti edili fra il 5 ed il 10 per cento sono riferiti a CaseClima, ma nel prossimo futuro per l’estensione sempre maggiore di questo modello edilizio di elevato risparmio energetico il trend è in crescita, come ha riferito Angelucci.
Partendo da questo punto di vista l’Agenzia per l’ambiente ha incaricato l'”Institut für Energie- und Umweltforschung Heidelberg (Ifeu)” di svolgere lo studio „Recupero dei materiali di demolizione di CaseClima”. Lo studio, finanziato nell’ambito del programma FESR 2007-2013 competività regionale ed occupazione dell’Unione Europea, è stato svolto in collaborazione con la ditta Syneco di Bolzano e grazie alla disponibilità dell’Agenzia CasaClima. Obiettivo dello studio è censire i materiali utilizzati per ottenere la certificazione CasaClima. Questa informazione consente di individuare i materiali che ci si può attendere dopo la demolizione per capire quali possono essere avviati direttamente agli impianti di recupero e quali no, e inoltre individuare se gli impianti esistenti sul territorio provinciale sono adeguati al trattamento di questi rifiuti. Inoltre è stato trattato il tema dei pannelli fotovoltaici e dei collettori solari.
Obiettivo dello studio è creare le basi per garantire un recupero qualitativamente e quantitativamente elevato dei residui provenienti dalla demolizione. Per questo è necessario partire già nella fase di progettazione e selezione dei materiali impiegati. “In futuro nella progettazione di CasaClima non si considereranno solo gli standard energetici ma anche la possibilità di riciclare il materialeproveniente dalla demolizione” sottolinea ancora una volta Ruffini.
Come ha riferito Angelucci lo studio ha messo alla luce i seguenti punti:
- Lo smaltimento di un materiale da demolizione misto o sporco ha un forte impatto in termini di costo di lavorazione.
- La demolizione selettiva (con separazione della frazione minerale da quella non minerale) ha un ruolo centrale. Decisiva è la relazione tra demolizione selettiva dell’edificio e impianto di trattamento di rifiuti da demolizione.
- Gli impianti di trattamento dei rifiuti da demolizione dovrebbero essere dotati di unseparatore leggero (separatore dei materiali leggeri tramite soffiatura o lavaggio)
- E’ particolarmente complesso il recupero presso l’impianto di materiale da demolizione proveniente da edifici ad alta efficienza energetica dove sono stati utilizzati materiali da costruzione compositi quali mattoni riempiti con materiali isolanti. Per questo motivo si dovrebbe evitare di usare questo tipo di materiali (che finora in Alto Adige non sono ancora utilizzati, ma che giungono sempre più sul mercato)
- Buoni risultati si hanno in edifici realizzati con sistema termoisolante a cappotto, dove avviene la separazione dello scheletro dell’edificio e del materiale termoisolante (cappotto) con il semplice utilizzo di una benna selettrice. Altrettanto buoni sono i risultati in edifici realizzati con pareti monolitiche, dove la demolizione produce soltanto materiale minerale o materiale legnoso, e in edifici con struttura a intelaiatura in legno (con demolizione selettiva relativamente semplice e recupero energetico del materiale in inceneritori appositi).
- Proposta per il futuro: redigere schede tecniche, nelle quali sono elencate tutte le informazioni sull’edificio formulate nel momento della progettazione/realizzazione e che sono disponibili durante la demolizione. Aiutano ad individuare le tipologie di materiali minerali e isolanti utilizzati e semplificano la separazione dei materiali durante la demolizione.
Per ora, come ha fatto presente Stefano Fattor, direttore dell’Agenzia CasaClima, tali schede tecniche non sono ancora obbligatorie, ma il trend in atto anche a livello europeo in edilizia impone di non lasciare in eredità il problema. Quindi, come il modello CasaClima ha segnato la strada in Italia per l’efficienza energetica degli edifici cambiando l’approccio culturale e l’edilizia, ora CasaClima dovrà nuovamente segnare la strada.
Il progettista deve essere consapevole, già nel concepire la casa, delle possibilità di demolizione selettiva. In base allo studio, infatti, come ha riferito Ruffini, si adegua anche l’attuale sistema formativo CasaClima di consulenza. A tal proposito, giovedì 3 ottobre 2013 nella Sala del Cortile interno di Palazzo Widmann, sarà tenuto un seminario – per consulenti CasaClima e progettisti (dalle 9 alle 12) nonché per imprese di demolizione e recuperatori di materiali di costruzione e demolizione (dalle 14 alle 17) – durante il quale assieme al relatore ed all’autore dello studio Florian Knappe (Ifeu), si discuterà in merito a questo argomento.
Inoltre sono stati preparati due opuscoli (1 “Consigli per la scelta dei materiali edili e termoisolanti e per la realizzazione della costruzione di CaseClima” rivolto a consulenti CasaClima e progettisti / 2 “Consigli per la demolizione di CaseClima e il recupero dei materiali di demolizione” rivolto a imprese di demolizione e recuperatori di materiali di costruzione e demolizione). In essi sono stati inseriti suggerimenti pratici e consigli in merito alla costruzione di CaseClima nonché la scelta di materiali da costruzione isolanti, e istruzioni per una corretta demolizione.