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Pronto l’Auditorium temporaneo per L’Aquila firmato Piano

Tre cubi in legno rosso di abete di risonanza del Trentino assemblati secondo la tecnologia X-Lam, a basso impatto ambientale e soprattutto dalle elevate proprietà antisismiche

(Rinnovabili.it) – Verrà inaugurato la prossima domenica 7 ottobre con un concerto dell’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado, il nuovo Auditorium temporaneo del Parco progettato dal team di Renzo Piano per la città dell’Aquila e realizzato grazie al contributio della Regione Autonoma del Trentino e alla cui realizzazione hanno preso parte anche un gruppo di laurandi della Facoltà di ingegneria dell’Aquila. L’idea nacque pochi giorni dopo il terremoto del 2009 dallo stesso Claudio Abbado, dal desiderio di ricostruire almeno in parte il territorio devastato dal sisma realizzando uno spazio dedicato alla musica. Da qui l’idea di una struttura temporanea, “effimera” che potesse essere facilmente smontata e rimontata altrove, senza avere la pretesa di sostituirsi al vicino auditorium dstorico del Castello Spagnolo cinquecentesco in attesa di restauro.

La struttura è formata da tre cubi di differenti dimensioni, costruiti utilizzando il legno di abete rosso di risonanza del Trentino, un materiale conosciuto per le ottime qualità acustiche, ma soprattutto per le proprietà antisismiche, ovviamente adatto alla prefabbricazione e a basso impatto ambientale.

L’utilizzo del legno, materiale eco-sostenibile per eccellenza, e la prefabbricazione sia degli elementi strutturali che degli elementi di completamento ed arredo tendono verso un’unica finalità: una ricostruzione veloce e poco invasiva sul territorio rispetto alle tradizionali tecniche di cantiere”, ha affermato Renzo Piano, auspicandosi che questo stesso materiale possa essere maggiormente utilizzato per la ricostruzione del capoluogo abruzzese, accelerando le tempistiche dei lavori e soprattutto per garantire l’adeguata sicurezza antisismica alle strutture.

Il sistema costruttivo adottato per la costruzione si serve della tecnologia “cross-laminated timber panels“, meglio conosciuta come cross-lam o X-lam, ovvero la sovrapposizione di più strati incrociati di legno lamellare unito attraverso la resina. Oltre a garantire un’elevata resistenza sismica, l’aggiunta di isolante naturale all’interno dei panelli sandwich dell’involucro, contribuisce all’efficienza termica della struttura, riducendo ovviamente l’impatto ambientale dei materiali.

Il progetto è stato pensato come un nuovo elemento aggregatore, una nuova “piazza urbana” capace di ospitare le attività culturali della città diventando nello stesso tempo un luogo di incontro per le diverse attività sociali.