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Passivhaus e struttura CLT di bambù per il Vancouver Forest

L'edificio progettato da Urban Agency sarà costruito con un sistema CLT in bambù incorporando accorgimenti di progettazione passivhaus

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Vancouver Forest – credits: urban agency

(Rinnovabili.it) – Si chiama Vancouver Forest l’ultimo progetto di Urban Agency per il Canada che integra la progettazione Passivhaus con una struttura in bambù e legno.

L’ispirazione è arrivata direttamente dalle rigogliose foreste che caratterizzano il paesaggio della British Columbia, volendo portare ad un livello più elevato la sostenibilità del progetto.

Grazie all’impiego di materiali naturali ed alle strategie progettuali adottate, l’edificio riuscirà a raggiungere livelli di efficienza molto alti.

Struttura in CLT di bambù

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Vancouver Forest – credits: urban agency

Siamo sempre più abituati a vedere il legno quale materiale da costruzione anche per edifici che svettano verso l’alto. Ancora inusuale però è l’uso del bambù, specialmente in contesti urbanizzati lontani dall’Oriente.

Grazie al Vancouver Forest avremo una dimostrazione concreta delle possibilità offerte anche da questo materiale naturale, al pari di molti altri più gettonati.

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A differenza del legname tradizionale, la pianta di bamboo cresce ad una velocità 15 volte superiore, rendendola ancora più sostenibile per l’ambiente. Inoltre il bamboo ha una resistenza alla trazione del tutto simile all’acciaio, ma con offrendo molta più facilità e leggerezza di trasporto.

Nell’edificio canadese tutta la struttura ed il rivestimento sfruttano questo materiale naturale. La costruzione avverrà con il classico sistema intrecciato CLT, ma sostituendo il bambù al legno. Unica eccezione vale per le scale antincendio e la tromba dell’ascensore costruite in cemento per adeguarsi alle normative locali.

La facciata che ricorda una foresta

L’edifico sarà principalmente destinato ad accogliere appartamenti residenziali, tranne i primi tre piani del podio permeabili e riservati alla sfera pubblica, anche e soprattutto nell’ottica di ricongiungere le due strade parallele che disegnano il lotto dove sorgerà l’edificio.

Il design dell’involucro segue una serie di terrazzamenti per consentire a tutti gli appartamenti di ricevere il massimo quantitativo possibile di illuminazione naturale ed avere un accesso diretto all’esterno. Gli angoli dell’edificio sono inoltre arrotondati per ammorbidire l’aspetto dell’edificio esaltando la fluidità della facciata.

Terrazze, balconi sfalsati e colonne di bambù forniscono il giusto equilibrio tra luce e ombra.

Passivhaus e sostenibilità

Superficie vetrata e rivestimento si alternano in ritmo regolare, offrendo all’edificio un ottimo controllo termico delle dispersioni. La progettazione Passivhaus riduce i consumi sfruttando al massimo illuminazione e ventilazione naturale. Ma la sostenibilità del Vancouver Forest va oltre la costruzione. Anche il trasporto del bambù dalle foreste all’edifico è avvenuto nel rispetto dell’ambiente e della riduzione delle emissioni. I pali in bambù sono stati trasportati dal fiume fino all’edificio, semplicemente legandoli insieme secondo una griglia predefinita, senza la necessità di mezzi di trasporto ulteriori.

Una volta completato l’edificio avrà anche un rivestimento a verde, grazie alle piante ed agli alberi piantumati sia sui terrazzamenti che in copertura , rendendo l’edifico parte del paesaggio circostante.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.