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Da Shanghai arriva l’ospedale temporaneo modulare per gestire le epidemie

Partendo da container standard questo ospedale temporaneo è trasportabile e smontabile, autonomo nei servizi e dotato di reparti per l'isolamento. Finito il suo utilizzo può essere riconvertito in spazio pubblico.

Photo credit: Hanchenping Stuido, CUMT per gentile concessione di v2com
Photo credit: Hanchenping Stuido, CUMT per gentile concessione di v2com

Una volta dismessi i moduli dell’ospedale temporaneo potranno essere riconvertiti in hotel, bar o aree pubbliche

(Rinnovabili.it) – E’ in costruzione a Shanghai l’ospedale temporaneo modulare per la gestione dell’epidemia di covid-19 ideato da un team di studenti della School of Architecture della città e dal professore Chenping Han.

Vincitori del premio WAFX 2021 per la categoria Salute e benessere in ottica sostenibile, il team ha sviluppato il progetto per far fronte ad una delle problematiche di maggior peso nella gestione delle epidemie: la mancanza di posti letto.

L’idea è quella di una struttura compatta, modulare, facilmente trasportabile ed immagazzinabile, adatta alla gestione delle malattie infettive e al contempo rispettosa del contesto ambientale in cui si inserisce.

Il “Deformable modularized COVID-19 Epidemic Prevention Hospital in Shanghai”, sembra rispondere a tutte queste necessità. La costruzione del primo prototipo è iniziata pochi mesi fa ed è quasi giunta al termine.

Ospedale modulare ad alta efficienza

Photo credit: Hanchenping Stuido, CUMT per gentile concessione di v2com
Photo credit: Hanchenping Stuido, CUMT per gentile concessione di v2com

La superficie totale dell’ospedale sarà di 750 mq suddivisi tra il reparto di isolamento (24 posti letto), l’area di lavoro del personale medico, le aree funzionali ausiliarie per la gestione dell’energia, l’acqua, la ventilazione e l’approvvigionamento di ossigeno.

Ovviamente il fulcro del progetto è il reparto di isolamento concepito per essere completamente autonomo e controllato ad hoc.

La forma base è quella di un container standard implementato con componenti architettoniche aggiuntive anch’esse modulari. All’interno di ciascun modulo saranno gestiti separatamente i percorsi dei medici e dei pazienti infetti, troveranno posto i servizi igienici, 2 reparti di isolamento con quattro letti ed una zona cuscinetto. La massimizzazione dell’illuminazione naturale consente di risparmia energia per i macchinari, assicurando ai pazienti una migliore qualità della degenza.

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Il modulo dei servizi è concepito per essere completamente autonomo, nella gestione dell’acqua e dell’elettricità, mentre solo le piccole apparecchiature elettroniche come lampade o schermi dovranno essere installati direttamente in loco.

Quantità senza rinunciare alla qualità

Photo credit: Hanchenping Stuido, CUMT per gentile concessione di v2com
Photo credit: Hanchenping Stuido, CUMT per gentile concessione di v2com

L’ospedale temporaneo proposto per Shanghai punta inoltre al massimo comfort psicologico dei pazienti e del personale medico. L’involucro esterno sarà quanto più possibile riflettente, per mimetizzarsi con l’ambiente circostante abbattendo l’impatto visivo che una struttura temporanea di questo tipo potrebbe avere sul contesto.

Non servono fondamenta ma basta un team di 2 persone e tre ore di lavoro per completare l’assemblaggio del modulo, comprese le attrezzature e le strutture. Inoltre, dato che l’installazione di ogni componente avviene secondo una perfetta sequenza già pianificata, non serve personale qualificato ma è sufficiente una semplice formazione.

Il progetto prevede tra l’altro una duplice opzione per lo smaltimento post-pandemia: lo smontaggio e lo stoccaggio per il reimpiego futuro, o la riconversione dei moduli per usi differenti quali ad esempio hotel, bar, ristornati.