E' stato completato a Taiwan il Taipei Performing Arts Center, un teatro futuristico progettato da OMA che rivoluziona la prospettiva scenica
Il Super Theater Taipei Performing Arts Center verrà aperto al pubblico il 7 agosto 2022
(Rinnovabili.it) – Taiwan inizia la settimana con il completamento del suo nuovo Grand Theatre, il Taipei Performing Arts Center progettato da Rem Koolhaas e David Gianotten di OMA.
L’edificio è già un’icona architettonica con i suoi particolarissismi volumi sferici e cubici inglobati nella facciata. Ed una volta aperto, il 7 agosto 2022, diventerà anche un’icona culturale offrendo nuove possibilità alle arti dello spettacolo.
Il Taipei Performing Arts Center è composto da tre teatri fusi all’interno di un unico cubo centrale dove trovano posto gli spalti e il backstage. I tre volumi sono: il Globe Playhouse, un teatro sferico da 800 posti, il Grand Theatre da 1.500 posti e una Blue Box da 840 posti.
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Il cubo centrale è sollevato da terra per lasciare spazio ad una piazza paesaggistica. Al centro di questo spazio, il Public Loop, permette ai visitatori ed ai semplici passanti, di vedere all’interno della struttura quegli spazi del teatro e della produzione solitamente nascosti.
“La configurazione di tre teatri collegati a un cubo centrale ha portato a nuovi meccanismi interni degli spazi performativi per ispirare produzioni inimmaginabili. The Public Loop espone i visitatori con e senza biglietti a queste nuove opere e ai loro processi creativi. Siamo entusiasti di come l’edificio generi costantemente nuove relazioni tra artisti, spettatori e pubblico”. Ha commentato Gianotten.
La rivoluzione del teatro contemporaneo
Il desiderio del Pritzker Architecture Prize Koolhaas era esattamente questo: separarsi dalla visione standardizzata dei teatri contemporanei.
Nel Taipei Performing Arts Center gli spazi sono estremamente flessibili e modificabili. I teatri possono essere separati o uniti per creare un effetto unico nel suo genere. La Globe Playhouse con un guscio esterno ed uno interno, crea uno spazio scenico dove sperimentare nuove inquadrature.
“Il teatro ha una tradizione molto lunga. Abbiamo visto i teatri di spettacoli contemporanei diventare sempre più standardizzati, con principi di funzionamento interno conservatori. Vogliamo contribuire alla storia del teatro. Qui a Taipei siamo riusciti a combinare tre auditorium in un modo particolare. Siamo interessati a vedere come questa architettura avrà un impatto in termini di estensione di ciò che possiamo fare a teatro”, conclude Koolhaas.