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Mosca: da centrale elettrica a casa della cultura, il progetto di Piano

E' stata inaugurata la “Casa della Cultura” GES-2 progettata da Renzo Piano trasfomando un'ex- centrale elettrico di inizio '900

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GES2 Renzo Piano-credits photo di michel denancé RPBW

(Rinnovabili.it) – Il 4 dicembre 2021 ha aperto al pubblico “GES-2 House of culture”, una nuova Casa della cultura a Mosca progettata da Renzo Piano.

Sono serviti sei anni per convertire la storica centrale elettrica di Mosca di inizio ‘900, in una “Casa della Cultura”, un edificio molto apprezzato in Russia e dedicato alla promozione dell’arte contemporanea.

Il progetto GES-2 è stato commissionato al team di Piano dalla fondazione VAC, e si trova all’interno dell’attivo distretto “Ottobre Rosso”, destinato alle giovani generazioni.

I 4 Poli di GES-2

I quasi 20.000 mq dell’ex-centrale elettrica sono organizzati secondo 4 poli principali:

  • il Polo Civico, composto da spazi ed attività ad accesso libero per tutti, direttamente affacciato sulla piazza antistante la strutture, dove trovano posto la Biblioteca ed il centro Multimediale;
  • il Polo dell’Accoglienza, collocato al centro dell’edificio principale e accessibile dalla piazza interna.
  • Il Polo Espositivo, dove si svolgono le mostre articolato secondo spzi di differenti altezze per fornire tutte le condizioni necessarie ad aspitare ogni genere di installazione;
  • il Polo educativo, dove si trova anche la Scuola d’arte, i laboratori ed alcune residenze d’artista.

Recupero storico, natura e sostenibilità

GES2 Renzo Piano-credits RPBW
GES2 Renzo Piano-credits RPBW

Nel progetto per la Casa della cultura, il team di Renzo Piano building workshop (RPBW) ha incluso anche il recupero dei 4 camini in mattoni originari, trasformandoli in camini in acciaio blu che catturano l’aria pulita a 70 metri d’altezza, per riportarle attraverso la ventilazione naturale, all’interno dell’edificio, abbattendo così i consumi energetici.

Parte integrante del progetto è anche la foresta di 624 betulle appena piantate nella parte occidentale del lotto. Ben 5.000 mq sono riservati all’impianto fotovoltaico per la produzione di energia pulita.

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L’idea che ha guidato il progetto si ispira a due concetti chiave. Il primo concetto vuole creare un luogo dove i visitatori si sentano guidati dall’intuizione senza bisogno di guide. Il secondo riguarda invece la strategia di circolazione, una rete di circolazione fluida e visibile, “un pezzo unico concepito come una sorta di scultura spaziale, composta da scale, ascensori, corridoi, pensiline e piattaforme, che collegano tra loro tutti gli spazi e le attività, oltre a mettere in evidenza gli ingressi”.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.